Dopo la sconfitta con la Juve, nella quale i ragazzi di Vincenzo Italiano hanno retto bene per 65 minuti per poi soccombere sotto i colpi di Cristiano Ronaldo, a preoccupare il tecnico sono gli infortuni.
La gara di Cesena infatti lascia strascichi negativi anche da questo punto di vista, sono infatti due i giocatori scesi in campo al Manuzzi, ad avere riportato problemi fisici che li costringeranno a fermarsi per qualche settimana.
Paolo Bartolomei è uscito malconcio, pur avendo stretto i denti sino a fine gara, dopo un pestone subito nel corso del primo tempo che ne ha provocato la frattura composta del quinto dito del piede sinistro.
Un infortunio più doloroso che grave, il secondo quest’anno di questo tipo, dopo la micro frattura riportata qualche settimana fa da Deiola.
Infortunio muscolare invece per Daniele Verde, uscito a fine primo tempo con la Juve e vittima di una lesione all’adduttore lungo della gamba sinistra.
Probabile per lui uno stop più lungo, sino a un mese, per fortuna dopo Benevento arriva la sosta.
Due perdite importanti per Italiano che però a centrocampo sta inserendo gradualmente anche altri interpreti, a partire da Estevez che sta mostrando buone doti e crescendo dal punto di vista fisico.
In crescita nel mezzo anche Pobega, autore del gol con i bianconeri, mentre Deiola è pronto a giocarsi le sue chance nella trasferta di Benevento.
Non ancora al meglio invece Giulio Maggiore, dopo la positività al Covid, per lui a rischio la convocazione per la Campania.
Ci sarà invece Agudelo, già in gol a Parma, che sostituirà proprio Verde nella prossima importante sfida salvezza.
Proprio l’ampiezza della rosa sta rivelandosi preziosa, la strategia di Meluso in accordo con il tecnico di mantenere alto il numero di giocatori disponibili, anche in ottica Covid, ha permesso sino a ora a Italiano di schierare sempre i singoli nei propri ruoli.
Del resto l’attuale campionato, ma per lo Spezia vale già dalla passata stagione, sta dimostrando, anche in ottica 5 cambi, come la differenziazione tra titolari e riserve sia ormai un ragionamento obsoleto.
Fermo restando quindi le differenza tecniche tra un atleta e l’altro, l’identità di gioco e la mentalità della squadra stanno permettendo ai bianchi di affrontare ogni match senza sfigurare, e questo per una neopromossa alla prima esperienza, è un aspetto estremamente positivo.
