Taglia, cuci, sostanza e gol: Tommaso Pobega

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E’ un momento magico quello che sta vivendo in questi ultimi giorni Tommaso Pobega, classe ’99 figlio di un nord-est italico che è spesso territorio generoso – per chi nasce da quelle parti – in tema di centimetri e stazza fisica.
4 gol nelle ultime 3 partite, per lui che è una mezzala, è qualcosa di assolutamente straordinario ma che non sorprende più di tanto chi lo ha seguito la scorsa stagione a Pordenone, in cadetteria; in maglia nero verde, infatti, il gioiellino scuola Milan si è messo in luce – anche di fronte ai nostri occhi – con 5 gol realizzati e una dote importante di legni colpiti e di assist realizzati.

Giocatore di pura sostanza, ottima continuità di rendimento, un fattore costante nelle due fasi in quella squadra tanto ostica; il tutto, nonostante la giovane età.
Fisicamente possente, tatticamente intelligente, un mix perfetto di taglia, cuci e sostanza li nella zona nevralgica del campo dove, oltre a fare gioco, devi fungere da muro, farti sentire con le buone e con le cattive. Piedi buoni e martello.
Nel campionato dello scorso anno ha brillato per palle recuperate e, appunto, nelle statistiche in proiezione offensiva.
Molti dei suoi gol o delle azioni nelle quali ha sfiorato la rete nascono con lo stesso marchio di fabbrica, cross dei compagni e inserimenti con tempi importanti nel cuore dell’area di rigore avversaria.

E’ uno di quei giocatori che magari noti di meno rispetto a chi emerge soprattutto da un punto di vista tecnico, e però ha un peso specifico all’interno dell’intero impianto di gioco.

Vincenzo Italiano non ha avuto grossi dubbi ad avallare il suo acquisto, sfruttando una buona intuizione del direttore Mauro Meluso e i buoni uffici con Casa Milan, società che detiene ancora il suo cartellino e che, prima di mandarlo nuovamente in prestito, ha avuto cura di rinnovargli il contratto a riprova della fiducia verso il ragazzo, serissimo, e verso il giocatore, un prospetto dal potenziale enorme.

Fin delle prime uscite il tecnico siciliano mostra massima fiducia, regalandogli immediatamente una maglia da titolare. Non ha mai sfigurato, l’ex Pordenone, sebbene si tratti anche per lui di una categoria, la serie A, mai affrontata fino ad oggi.
Un nuovo tipo di calcio, una condizione fisica non ottimale per chi ha una stazza tale che richiede qualche settimana in più per affinarla, poi però eccolo, nelle ultime settimane, in un crescendo di gamba, convinzione e prestazioni positive fino ai gol contro Juventus e Benevento, al termine guarda caso di due inserimenti che vanno a concludere una manovra avvolgente.
E’ fresca di ore, infine, l’ottima prova in Under 21 condita con una doppietta decisiva ai fini del 2-1 contro l’Islanda dell’ex Gudjohnsen.

Miglior viatico dunque non poteva esserci per conquistare ancora di più la maglia bianca e la maglia azzurra, per convincersi ulteriormente dei propri mezzi, per prendersi chissà un posto importante anche in un grande club, tra non molto.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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