Termina 0-0 la gara tra Spezia e Atalanta: nonostante il pareggio a reti bianche, una partita ricca di occasioni da entrambe le parti. Il tecnico dello Spezia Vincenzo Italiano ha commentato così la partita nella consueta conferenza.
“E’ stata una bellissima partita, nonostante sia finita 0-0: ci sarebbero potuti essere anche dei gol, sia da una parte che dall’altra” – ha esordito il mister aquilotto – “Sono molto contento per Provedel che è un portiere, ma sa benissimo che anche lui può essere determinante sia quando deve gestire la palla con i piedi che quando viene chiamato in causa per delle parate. Per noi era importante dare valore all’ultima vittoria a Benevento, visto che c’è stata anche la sosta; siamo contenti perché abbiamo fermato una squadra che è una vera corazzata e tra pochi giorni giocherà in Champions“.
La squadra ha giocato molto alta e corta: questo atteggiamento è stato sufficiente finché l’Atalanta non ha effettuato i cambi nel finale. Cosa ne pensa?
“Si, è normale che accada questo: quando gli avversari inseriscono forze fresche e fisicità si concede qualcosa, ma sappiamo che se vogliamo avere qualche chance contro queste squadre, dobbiamo avere anche coraggio, rischiare e concedere qualcosa; poi c’è la linea difensiva e c’è il portiere e oggi hanno fatto il loro lavoro egregiamente”.
Dopo la vittoria a Benevento sono stati accesi i riflettori su di voi, ma avete mantenuto la calma e la voglia di giocare bene, malgrado l’aumento della pressione psicologica di questi giorni.
“Ho detto ai ragazzi che i complimenti ci devono far piacere, ma non dobbiamo mai abbassare la guardia perché siamo una neo promossa e dovremo essere bravi a reagire nei moneti brutti e difficili che arriveranno nel nostro percorso, ma se approcciamo in questo modo le partite la sofferenza sarà minore di quanto ci potremmo aspettare, quindi continuiamo su questa strada”.
La retrocessione dello Spezia ad inizio campionato era quotata a 1,06: questi 9 punti e l’ottimo impatto con la serie A sono una risposta a chi non credeva in voi?
“Queste cose le abbiamo lette anche noi all’interno dello spogliatoio e se ci tieni e hai un po’ di orgoglio, sono cose che ti possono dare un’ulteriore spinta. Noi dobbiamo entrare in campo, dare tutto e onorare la maglia e oggi ci siamo riusciti”.
Oggi salgono a 32 i giocatori utilizzati dallo Spezia: è un fattore che coinvolge maggiormente tutti e rende più partecipi al progetto?
“In settimana cerco di trattare tutti allo stesso modo, poi ovviamente devo fare delle scelte perché in campo ne posso schierare solo 11. Ma tutti devono sapere come si devono comportare quando vengono chiamati in causa; stanno rispondendo tutti bene, oggi lo hanno fatto anche Vignali e Mattiello, al loro esordio stagionale”.
Cosa vi siete detti nell’abbraccio iniziale con Gasperini?
“Ci siamo salutati e gli ho fatto i complimenti: nutro grande stima per lui, per quello che ha fatto in passato e per quello che sta facendo ora all’Atalanta; per tutti i giovani è un modello da seguire e un grande maestro”.
“Mi fa piacere la stima del Direttore Faggiano, che tra l’altro avevo già conosciuto a Trapani” – ha proseguito Italiano – “Per me è stata una soddisfazione essere contattato da lui, ma come ho già detto, qui allo Spezia è nato un legame unico con la piazza, con la società, con i tifosi e con i miei giocatori. E’ stato semplice per me sposare questo progetto e ottenere la salvezza con questa squadra per me sarebbe come vincere gli otto campionati consecutivi che ha vinto la Juve: ci tengo a fare bene, è questo il mio obiettivo”.
