Il PAGELLONE di Spezia-Atalanta – Conferme esaltanti, mentalità di ferro

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PROVEDEL7,5 Nell’ultima parte di gara dice no a più riprese a Pasalic e Gosens. In particolare è prodigioso all’83’, tre interventi in uno che sbarrano con forza e tempismo la strada ai due atalantini: in tre secondi un’uscita perfetta coi piedi, poi in allungamento con le mani, fino al miracolo finale in tuffo, su botta ravvicinata. Colpisce anche la naturalezza con la quale trattiene ogni palla, pure in uscita. Coi piedi è sempre puntuale e affidabile. Libero aggiunto nella prima frazione, quando i suoi riescono a stare col baricentro alto. Poi, come dicevamo, sontuoso nella ripresa. Decisivo. Impeccabile negli ultimi 20 minuti.

VIGNALI6 Esordio assoluto per il fante di bragarina. Del resto, un pezzetto di questa serie A è anche sua, meritata. Non impatta male la gara, si gioca molto dalla sua parte e alla lunga difetta in precisione su qualche disimpegno di troppo. Si riprende sul finire del primo tempo, quando trova anche lo spazio per un paio di percussioni di fronte alla panchina aquilotta. Esce dopo pochi minuti della ripresa. Meritava questa gioia.

ERLIC7,5 Monumentale il suo primo tempo francobollato su Zapata. Il centravanti di Gasperini prova a svariare su tutto il fronte, e a parte nella circostanza del palo, non ha tempo e respiro per essere pericoloso negli ultimi 25 metri. Si tratta di uno degli attaccanti più forti a livello assoluto, in Italia e forse anche in Europa. Provvidenziale un suo intervento a pochi passi dalla linea di porta ancora su Zapata, ad inizio ripresa. Chiude qualunque varco, anche quel che gli compete in seconda battuta. Un rientro sontuoso il suo.

TERZI7 Guida sicura per tutti, da destra a sinistra della linea difensiva. Anche oggi i tempi dell’ off side sono presso che perfetti e molto è merito suo. 70 minuti di indispensabilità.

BASTONI 7 Tiene botta eccome su Ilicic, sul quale raramente soffre l’uno contro uno. Mostra anche in più occasioni coraggio, gamba e voglia di offendere, di strappare. Lo fa con tecnica pregevole, il che gli permette di non perdere palloni che diverrebbero sanguinosi. La sua crescita è direttamente proporzionale alle difficoltà che incontrerà Marchizza per riprendersi quella maglia da titolare…

RICCI7 Un giallo dopo 2 minuti di gioco consiglia prudenza e poco gioco sporco. Per fortuna si gioca molto sulle fasce ma è sempre puntuale e fastidioso su Gomez. Una sua verticalizzazione nel primo tempo per un nulla non manda in porta Gyasi. Nella ripresa funge in maniera più marcata da schermo di fronte ai due centrali, rendendosi prezioso in fase di non possesso, di fronte a un’Atalanta che nell’ultima mezzora tenta di alzare a più riprese il proprio baricentro e il proprio ritmo. Provvidenziale una sua chiusura al 91′ su Pasalic a pochi passi da Provedel.

ESTEVEZ 7 Quanta potenza, quanta velocità di pensiero. Fa quasi sempre la cosa giusta, a tratti giganteggia sulle seconde palle e il suo voto schizzerebbe alle stelle se al 65′, dopo una percussione esaltante in duetto con Maggiore, non cincischiasse un pò, finendo per farsi recuperare da una difesa ospite in affanno. Nel primo tempo scatta puntuale, come a Benevento, l’operazione “pressing alto” con Pobega, che mette in imbarazzo a più riprese la manovra di Gasperini. Una conferma esaltante, la sua. Un potenziale ancora indecifrabile, in senso positivo.

POBEGA 6 Le fatiche della Nazionale si fanno sentire, ma dà tutto quello che ha per 45 minuti. Pressione costantemente alta, buoni disimpegni, si cerca e si trova tanto con Ricci e con Estevez, un bellissimo strappo palla al piede dei suoi per servire un lanciato Farias, prova la botta al 32′ dal limite trovando uno stinco beffardo. C’è sempre, dietro e avanti, ben che non si tratti certo della sua miglior prestazione.

GYASI 7 Mister Italiano decide di dargli la fascia destra, ma lui non si scompone. Dà una mano preziosa a Vignali, tenta un dialogo ficcante e rapido con N’Zola nei primi 45 minuti soprattutto, quando sempre per un niente non riesce a rendersi davvero pericoloso. Sempre un po’ troppo timido quando si tratta di andare alla conclusione, è però bravissimo nella ripresa in occasione di un taglio dentro l’area con movimento ad aggirare il difensore e sinistro interessante da posizione però leggermente defilata. Fondamentale il suo lavoro in ripiegamento in quegli ultimi minuti di sofferenza.

FARIAS7 Un palo clamoroso dopo pochi giri di lancetta, con una conclusione a giro delle sue dopo un bel taglio verso il cuore del limite dell’area. Poco dopo spreca dentro l’area, dopo una bella iniziativa personale palla al piede. Pare avere il bostik nelle scarpe per la capacità di difendere palla, girarsi e far partire tante azioni pericolose di rimessa, specialmente nella seconda frazione di gioco, quando risulta meno ficcante negli ultimi metri ma determinante nel gioco verticale. Qua e la trova anche il tempo per qualche pertugio tecnico sullo stretto degno del suo passato e del suo talento. Regge molto bene i 90 minuti e questa è una grande notizia. Ah, corre molto bene, anche in ripiegamento.

NZOLA 6,5 Mezzo voto in meno per quelle due situazioni favorevoli dentro l’area di rigore atalantina quando, con un pò più di cattiveria e concretezza, avrebbe potuto scagliare bombe decisive nello specchio della porta. Primo tempo di sofferenza al cospetto di un difensore arcigno come Romero, che lo bracca conoscendone perfettamente le qualità e la pericolosità. Sale maggiormente il suo apporto alla manovra nella ripresa, quando riesce a tenere e smistare con forza e qualità un buon numero di palloni. Un’altra piccola mattonella che sancisce l’ottimo impatto con questa categoria.

MAGGIORE7 Entra a inizio ripresa e il suo impatto col match è di quelli importanti. 45 minuti nei quali mette in mostra tutte le sue migliori qualità, la sua intelligenza calcistica, il suo calcio verticale. Spreca una buona palla che, in ripartenza e in superiorità numerica avrebbe messo Gyasi a tu per tu con l’estremo ospite. ma poi regala a Estevez un cioccolatino d’esterno che manda l’argentino in porta coi giri giusti, dopo aver mandato a vuoto la retroguardia nerazzurra. Entra praticamente in tutte le proiezioni offensive aquilotte, come nelle sue migliori versioni degli ultimi anni.

MATTIELLO6 Rileva Vignali e finalmente trova il campo, dopo un infortunio che gli ha fatto saltare questo avvio di campionato. Ha gamba e voglia e si vede lontano un miglio.

MARCHIZZA6 Con questo Bastoni, come detto, sarà dura riconquistarsi un posto al sole li, al largo della retroguardia aquilotta. Non va mai in difficoltà, spinge e rincula, è ordinato. Entra bene in partita in un momento nel quale occorre forza e prestanza fisica.

DEIOLA6 Dà manforte alla mediana per l’ultimo tratto di match nel quale c’è anche da correre un pò di più dietro agli avversari.

ALL. ITALIANO 7,5 Il filo del discorso è sempre lo stesso, indipendentemente da chi si trovi di fronte. Partita monumentale dei suoi, considerando la forza dell’avversario e le difficoltà di ogni genere che tutti conosciamo. Si sprecano gli aggettivi per lui, oggi anche a livello nazionale, all’interno dei salotti che contano. Di fronte a Gasperini fa un figurone e fino all’80’ i suoi sono addirittura più pericolosi dei bergamaschi in fase offensiva, giocando due tempi di gioco a tratti differenti ma assolutamente intelligenti e coraggiosi. Non c’è un momento nel quale i suoi rinunciano a giocare. Quasi una partita a scacchi col maestro, uno spettacolo notare quanto quella linea difensiva voglia e debba restare alta anche nei momenti di maggiore pressione avversaria. Mentalità di ferro, applausi da ogni dove.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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