Un primo tempo da applausi, simile a quelli di Udine e Benevento, con il vantaggio meritato e sin troppo stretto per i ragazzi di Italiano.
Nella ripresa il Cagliari la riprende con Joao Pedro, bravo e fortunato nel trovare il rimpallo giusto e la conclusione chirurgica, va avanti con Pavoletti, sfiora il terzo gol, ma i bianchi restano in partita e la riprendono con merito su rigore di Nzola.
La fotografia della gara è questa, una gara però che fa vedere molto altro, dalla solita spavalderia degli aquilotti alla qualità degli attaccanti isolani, dal gioco corale dei bianchi, alle accelerazioni in contropiede di un Cagliari contro il quale devi tenere sempre le antenne alzate.
Il gol del vantaggio di Gyasi è un pezzo di bravura assoluta di un giocatore che sta sorprendendo tantissimo in positivo come Bastoni: slalom in mezzo a tre avversari e cross perfetto per la prima rete di Gyasi.
Nel primo tempo tiene i suoi a galla Cragno che è bravissimo su una giocata di Farias e conclusione di sinistro, mentre nel secondo è Provedel a salvare i suoi su Sottil.
Nel mezzo i due gol del Cagliari, il secondo dei quali frutto di una disattenzione sulla sinistra, con cross deviato in rete di tacco da Pavoletti, comunque bravissimo.
I ragazzi di Italiano hanno il merito di non disunirsi più di tanto e con le forze fresche messe in campo dal tecnico, riescono a mettere in difficoltà la difesa dei padroni di casa.
Sfiora il gol Chabot su azione d’angolo, Farias sciupa un paio di buone occasioni e Cragno è sempre attento.
La mossa vincente però è quella dell’ingresso di Piccoli che va a fare la seconda torre in area cagliaritana creando scompiglio e, soprattutto, guadagnandosi il rigore del pareggio su passaggio filtrante di Farias.
La freddezza di Nzola fa il resto e i 10 punti in 9 gare (record di punti fatti da una debuttante assoluta, eguagliato il Siena), sono assolutamente meritati.
Tutte le informazioni sul match a questo indirizzo.
