Termina 1-2 la gara dell’Orogel Stadium “Dino Manuzzi” tra Spezia e Lazio: agli aquilotti non basta il gol di Nzola e i biancocelesti conquistano la vittoria grazie alle reti di Immobile e Milinkovic-Savic. Il tecnico dei liguri Vincenzo Italiano ha analizzato così la gara dei suoi.
“Siamo stati noi a fare la partita e a concedere quello che abbiamo concesso alla Lazio” – ha esordito l’allenatore bianco – “Sapevamo di non dover sbagliare perché loro hanno giocatori fenomenali nelle ripartenze. Penso che questa sia la nostra miglior partita a livello di gioco, ma anche in serie A talvolta paga meno giocare bene, ma chiaramente, se lo fai sempre, poi i risultati arrivano. Non posso dire nulla ai miei, solo che potevamo evitare qualche errore”.
In che senso paga meno giocare bene in serie A?
“Oggi abbiamo fatto una delle migliori partite, in cui abbiamo avuto sempre noi la palla e abbiamo gestito per tantissimi minuti; nel primo tempo abbiamo creato più che in tutte le altre gare giocate e raccogliamo zero punti. Però alla decima giornata se queste sono le prestazioni e le basi, da qui alla trentottesima, possiamo toglierci qualche bella soddisfazione. Per il resto mi sento di fare i complimenti ai ragazzi perché oggi abbiamo messo sotto una squadra che mercoledì ha giocato in Champions”.
“La strada da percorrere è questa, non aspetteremo mai l’avversario, ma cercheremo sempre di affrontare le gare con questo spirito, mettendo in campo quello che proviamo durante la settimana” – ha proseguito Italiano – “Oggi, tranne quelle due ripartenze ci eravamo riusciti: peccato, l’amarezza c’è perché perdere fa male, ma in questo modo ancora di più. C’è rammarico per i pali colpiti e tutte le occasioni non concretizzati”.
Sedici tiri, cinque nello specchio: chiede ai suoi giocatori un po’ più di concretezza?
“E’ normale che in questo momento servano incisività e concretezza; il fattore positivo è che arrivano tanti rifornimenti davanti e ci troviamo spesso in zona gol, ma ovviamente dobbiamo avere più cinismo”.
La prossima gara sarà contro il Crotone, uno scontro salvezza da preparare molto bene: che partita si aspetta?
“Le partite le prepariamo tutte allo stesso modo, sapendo che, se lo spirito non è quello mostrato oggi, ogni partita si può complicare. Bisogna andare in campo. creare tanto e concedere il meno possibile: ci rimbocchiamo le maniche e dobbiamo arrivare ad abbinare ottime prestazioni, come quella di oggi, a risultati positivi”.
Dovrebbe essere l’ultima partita giocata a Cesena per lo Spezia: cambierà qualcosa per voi, nonostante continuerà a non esserci il pubblico?
“Io ero abituato a fare un vantaggio di vari fattori per esempio le dimensioni del campo, sapermi orientare nel mio stadio e mi sentivo protetto, più forte: questo lo scorso anno ci ha accompagnato in tutte le partite in casa e ci ha permesso di ottenere la promozione. Sarà diverso tornare a giocare in casa anche perché venire qui a Cesena è stato come fare una trasferta ogni volta. Sono convinto che il nostro stadio, anche se vuoto, ci darà maggiore forza strada facendo e ci eviterà di fare 300 km per ogni gara casalinga e già questo è un grosso vantaggio”.
Avete le qualità per pensare di far un percorso di più anni nella massima serie?
“Vedendo le statistiche in questi primi anni in cui due delle tre neo promosse tornano in serie B dopo un anno, il nostro obiettivo è ovviamente non essere una di quelle due squadre. Come inizio dobbiamo riuscire a salvaguardare quello che ci siamo conquistati lo scorso anno, poi sarei ben felice se lo Spezia iniziasse a mettere radici, programmare il futuro e pensare in grande, ma tutto passa dalla prima annata, quindi dobbiamo fare di tutto per mantenere la categoria”.
