Era una sorta di ultima spiaggia quella di oggi per il Crotone di Stroppa, una gara da dentro o fuori, da vincere.
Di contro se i bianchi di Italiano avessero portato a casa l’intera posta, si poteva parlare di un’avversaria diretta quasi fuori dai giochi.
Per questo il tecnico spezzino non cambia l’impostazione della squadra, solo un paio di cambi, quello obbligato di Nzola, sostituito da Piccoli, e quello tattico di Gyasi, al quale preferisce la brillantezza di Agudelo.
L’avvio di gara dice in sostanza questo, con i bianchi a fare la partita e il Crotone a predisporsi per lanciare subito nella velocità Messias.
Un cannovaccio ben chiaro, ma non così semplice da limitare e che costa anche un paio di gialli pericolosi.
Il vantaggio di Messias arriva proprio da una ripartenza veloce, con Terzi che non riesce a coprire con la necessaria rapidità.
Ma la pressione alta fa si che dopo una decina di minuti arrivi il pari di Farias e da li il primo tempo i bianchi lo giocano nella metà campo avversaria, pur soffrendo in qualche ripartenza.
È l’inizio del secondo tempo a costare caro agli aquilotti, Italiano leva Ferrer e inserisce Sala, ma è tutta la squadra che sembra mostrare una minore attenzione nella fase difensiva tanto che prima Reca e poi Henrique sfruttano gli errori di linea difensiva per portare avanti di due reti il Crotone.
Questa volta la botta è troppo forte per i bianchi e anche i successivi cambi di Italiano poco cambiano, anche se qualche occasione i suoi riescono a crearla.
Nel finale arriva anche la quarta rete di Messias, ma li la gara è già chiusa e lo Spezia ha già la testa al Bologna.
Se e quanto questa sconfitta influirà sull’autostima di una squadra che stava disputando un campionato sorprendente rispetto alle attese, lo sapremo solo nelle prossime gare, ora però serve ripartire subito già da mercoledì con il Bologna.
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