FOCUS – Mattone dopo mattone

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Paiono avvertirsi perfino nell’aria i dolci sapori dei tre punti strappati ieri in terra emiliana dalla banda di Vincenzo Italiano.
Che poi per la gente di mare è cosi, avverte sempre sulla propria pelle – o immediatamente di fronte ai propri occhi – ogni sterzata positiva o negativa delle temperature, del cielo. Dell’aria appunto, amplificandone molto spesso gli effetti, nel bene e nel male.
Spesso non ci sono grandi vie di mezzo, o fa caldo o fa freddo, tira vento o mare piatto, sarà magnifico o sarà tempesta: mare aperto, destino incerto.

L’entusiasmo che ha portato una frangia calda degli appassionati ad aspettare il pullman in arrivo da Reggio Emilia appare come il giusto epilogo di una settimana tutt’altro che normale, sancisce nel migliore dei modi la settimana della compattezza, come l’abbiamo ribattezzata noi.
Una settimana che potrebbe avere inciso notevolmente sul futuro di questa società e di questa squadra.
Alzi la mano chi sospettava i tre punti ieri, con questo contesto societario e con le consuete problematiche legate ad alcune defezioni importanti, di fronte a un avversario di assoluto valore.
Eppure il mattone è stato trasportato in pullman, custodito accuratamente.

Tre punti di vitale importanza arrivati con una prestazione a tratti oltre i propri limiti, che è quel che spesso colpisce di queste aquile.
C’era ferocia, c’era tenacia, c’era organizzazione al capello, ingredienti tipici di chi sa di non avere altre armi per emergere, per continuare a mantenere una pur minima zona luce tra sé e chi segue in classifica in questa battaglia per la sopravvivenza nella massima serie.
C’era personalità, voglia di andare a mettere bastoni su bastoni tra le ruote di ogni palleggio, di un fraseggio, di un’uscita palla al piede. Centimetro su centimetro.
Il Dio del calcio premia questo coraggio e, una volta tanto, concede ai ragazzi di Italiano due gol da palla ferma, quei gol troppo poco trovati fin qui ma che possono incidere un’enormità su ogni computo finale, quando si tira una linea.

Il Dio del calcio premia il coraggio e la motivazione di Italiano, andato a sfidare in terra nemica De Zerbi buttandogli sul muso ogni pedina a disposizione, eccezion fatta per Provedel.
Una porta in faccia continua, ossessiva, un meccanismo quasi perfetto, interpreti che recitano per fame e non per gloria spicciola. Che rosicano un’altra piccola fetta importante di una torta da dover dividere.

Ancora tre spezzini in campo, ognuno con un ruolo importante, non fanno altro che aumentare i decibel di orgoglio di una città sempre più meravigliata, appassionata, compatta intorno a questo gruppo.
Qualcosa che andrebbe forse ancor più celebrato e sottolineato, un risultato figlio della vecchia buona politica di una società pronta nelle prossime ore a lasciare, chissà se con qualche rammarico, le chiavi degli uffici di via Melara.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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