ZOET – 7,5 L’esperienza che serve in determinati momenti, tra i pali dà il meglio di sé, due parate provvidenziali su Joao Pedro e Pereira e altri piccoli, preziosi interventi.
FERRER – 6,5 Diligente al punto giusto, attacca senza strafare e rischiare di lasciare praterie, difende col passo giusto negli uno contro uno, sa dialogare bene sullo stretto con Gyasi e con Ricci.
ISMAJLI – 7 Non è facile murare e annullare quel giocatore potente, rapido e imprevedibile che risponde al nome di Joao Pedro. Lui ci gioca sopra una grande partita, pur con qualche naturale sofferenza. Ruvido quanto occorre ma mai cattivo o irruento, rischia sempre poco e bada alle pulizie generali con ottima applicazione.
ERLIC – 6,5 Deve lasciare il campo prima del novantesimo per i postumi di una settimana fisicamente non ottimale, Italiano non rinuncia più a lui e la spiegazione di ciò risiede nella marcatura presso che perfetta su Pavoletti.
MARCHIZZA – 6 Solo un tempo per lui, non semplice in fatto di letture, su Nandez. In un paio di circostanze concede il fianco all’esterno rossoblu, quando viene preso d’infilata va in difficoltà.
RICCI – 7 Primo tempo di assoluto valore nelle due fasi, toglie l’aria a Duncan e gestisce tanti palloni con la sua consueta pulizia tecnica. Fresco di convocazione in Nazionale – complimenti Matteo! – dimostra a Mancini che la decisione appare pienamente fondata.
MAGGIORE – 7,5 Un’altra grande prestazione per Giulio, che inanella da mesi prestazioni sempre più di qualità e di spessore, cariche d’intensità, ritmo e imprevedibilità; a farne le spese è Nainggolan e la mossa di Italiano è da applausi. Trova perfino fortuna, in tutti i sensi, in area avversaria al termine dell’ennesimo inserimento corretto. Manda in porta se stesso e i compagni. Un giocatore in continuo completamento, intelligente, in grande ascesa sotto qualunque punto di vista. Ne beneficiano tutti..
POBEGA – 6,5 Si nota poco ma fisicamente, nei primi 45 minuti, è un fattore importante della guerra in mediana. A lui si chiede soprattutto questo, impatto, gamba. Per i gol e gli inserimenti in area avversaria c’è bisogno di uno step successivo dal punto di vista atletico.
GYASI – 7 Non parte benissimo, ma è un diesel, un otto rovesciato, e come di consueto è arma indispensabile per andare a fare una partita di sostanza anche senza palla. Assist bello e vincente per il gol di Piccoli, nella ripresa lo trovi un po’ dappertutto, tanto che per poco non “scippa” pure il gol a Maggiore..
FARIAS – 6,5 Buona applicazione, un paio di sortite di grande qualità in area che rischiano di fare molto male a Rugani e alla difesa ospite. Sciupa una palla d’oro a inizio ripresa dentro l’area avversaria, ma c’è, è vivo, ripiega, dialoga bene coi compagni. Chissà che in questo rush finale non arrivi finalmente la sua giornata, una giornata che da tempo tiene sempre un po’ in canna.
PICCOLI – 7,5 Il gol che spezza l’equilibrio, bello, di testa, imparabile per Cragno, roba che avrebbe fatto venir giù la Ferrovia in tempi normali. Poco prima sciupa col sinistro un’ottima opportunità dopo essere riuscito a bucare centralmente la difesa cagliaritana. Prima ancora, e nel mezzo, tanti duelli vinti con Godin che permettono di far salire la squadra, farla rifiatare, talvolta distendersi. Ci sarà tanto bisogno di lui da qui in avanti, con la sua uscita dal campo lo Spezia perde sostanza davanti.
BASTONI – 6,5 Entra subito nella ripresa e impatta come meglio non potrebbe il match, mostrando coraggio, passo e progressioni delle sue palla al piede che spezzano le linee avversarie. Che bel dualismo interno con Marchizza, due giocatori diversi, alternabili a seconda delle esigenze del momento.
NZOLA – 5,5 Non è al meglio e lo sappiamo, ma mostra qualche indolenza di troppo nei minuti successivi il suo ingresso in campo, quando c’era bisogno di mangiare il campo e far guerra coi portatori di palla avversari.
LEO SENA – 6 Con lui Italiano prova l’arma della gestione della palla dopo aver trovato il vantaggio, ci riesce con discontinuità e non con la disinvoltura delle ultime uscite, ma risulta sempre un appoggio sicuro. Non toglie mai la gamba quando si tratta di fare anche legna.
TERZI E ACAMPORA – S.V.
All. ITALIANO – 7,5 Trova, finalmente e meritatamente, anche quel po’ di buona sorte indispensabile che gli permette, alla fine, di strappare tre punti di capitale importanza in uno scontro diretto teso, sentito, contro una squadra che presenta giocatori di assoluto valore e di grande esperienza, al di là dell’andamento negativo della stagione. Gioca a scacchi prima e durante il match, piazza la verve di Maggiore sulle smorfie di Nainggolan, inibendo diverse giocate all’ex Roma e Inter e costringendolo a una gara dispendiosa. Pobega dà equilibrio e fisicità in una zona nella quale il Cagliari concede centimetri e muscoli. L’inserimento di Bastoni a inizio ripresa influisce eccome sull’ottimo avvio di secondo tempo dei suoi, ripresa sulla quale i bianchi piazzano l’accelerata decisiva per la vittoria. Tenta in tutti i modi di recuperare Nzola alla causa, togliendo Piccoli dal campo probabilmente non senza avvertire qualche dolore. Sceglie Terzi e non Chabot nel finale perché punta sull’esperienza e sulle letture del capitano in un momento delicatissimo del match. Dopo aver incassato i complimenti ufficiali di Zeman arriva una vittoria fondamentale per affrontare col giusto spirito, senza affanni, le prossime gare.
“Solo orizzonti..”.
Arbitro MARIANI – Tiene i gialli nel taschino per quasi tutto il primo tempo, poi li estrae per bloccare il gioco duro degli ospiti in qualche occasione. Forse il giallo per simulazione a Farias potrebbe risparmiarlo visto che il giocatore sembra più scivolare, di conseguenza si prende un cartellino anche Italiano. Sul gol finale fa ciò che dice il VAR.
