Oltre ai tre punti fondamentali conquistati lo scorso turno contro il Crotone al “Picco”, lo Spezia ottiene un’altra “vittoria” preziosa: poter affrontare i prossimi impegni senza particolari assilli o ansie da prestazione.
Potrebbe trattarsi di un particolare non di poco conto, data la mentalità di questa squadra e il verbo professato a chiare lettere da mister Italiano, che vuole undici giocatori propositivi, coraggiosi, attenti ai particolari ma desiderosi di guardare in faccia l’avversario, occhi alla porta da attaccare.
Giocare col piacere di farlo.
Nella conferenza della vigilia il tecnico aquilotto rimanda indietro ogni sorta di facile entusiasmo o di euforia derivante dai 32 punti conquistati.
Vuole una squadra estremamente concentrata e, come sempre, disposta a dare più del 100%.
Senza perdere mai di vista, insomma, quelle caratteristiche che hanno portato le aquile a toppare quasi mai nel massimo campionato italiano, contro qualunque avversario.
Vuole evitare qualunque forma di rilassamento, probabilmente non lo sfiorano neanche quei ragionamenti spiccioli riguardo al possibile punto da spartire tra due squadre, Bologna e Spezia, alle quali manca solo qualche mattoncino ancora per arrivare al proprio obiettivo. Qualche passettino ancora. Qualche briciola qua e la.
Contro i felsinei, in questa stagione, sono arrivati due pareggi nei 90 minuti – in Coppa Italia fu poi fatale ai rosso – blu la doppietta di Maggiore nei tempi supplementari – con qualche recriminazione che non se ne va del tutto, neppure a distanza di mesi, per quel gol da centrocampo di Barrow quasi allo scadere, al termine di una partita assolutamente ben controllata dagli uomini di Italiano nella gara d’andata.
Aver evitato la beffa finale, con Provedel che para il rigore della possibile sconfitta allo stesso attaccante ospite in pieno recupero, è solo un piccolo palliativo quasi dimenticato: quelli furono due punti scivolati via immeritatamente.
Servirà una partita con grande ritmo, feroce nell’uno contro uno e attenta sulle verticali, molto cercate, dai ragazzi di Mihajlovic.
Ci sarà la possibilità di trovare sovente superiorità numerica nel mezzo, contro una squadra che attacca con tanti effettivi ma che lascia anche spazi invitanti alle sue spalle.
Sarà, soprattutto, una delle prime, meravigliose occasioni per andare a strappare gli ultimi fondamentali punti per restare in questo paradiso calcistico, per far godere alla propria gente e godere i giocatori stessi di un tripudio di popolo che si preannuncia fragoroso nei prossimi mesi.
A costo di non mollare l’osso proprio adesso.
