Avevamo iniziato con questo articolo, nel quale in poche parole si prevedeva che quella che stava andando in scena tra Vincenzo Italiano e la Fiorentina del Presidente Commisso, sarebbe stata una “grana” non di poco conto, per tutti, Spezia e la sua tifoseria come parte lesa, compresi.
Questa grana sta diventando una telenovela delle peggiori, che poteva e doveva forse interrompersi prima, magari con un dietro front del tecnico ai primi problemi, o magari alla prima cena di Pradè con Fonseca, andata in scena a Forte dei Marmi martedì scorso.
A oggi non è arrivato nessun bonifico o assegno da parte di Italiano, con la cifra pattuita come clausola, unica possibilità per liberasi dallo Spezia e che Commisso ha cercato di aggirare in tutti i modi, senza riuscire a smuovere i Platek, fermi alle richieste iniziali, come da contratto.
I motivi non è dato saperli, mancanza di liquidi o sottovalutazione della forza societaria spezzina?
Qualunque sia la spiegazione, pare che nel pomeriggio Commisso abbia chiesto di mollare la trattativa Italiano, per mettere in primo piano quella che porta all’ex tecnico della Roma Fonseca.
Uno stallo che rischia di rimandare in riva al Golfo Vincenzo Italiano, più che mai sopraffatto dalla vicenda, tanto da rischiare di rimanere fuori delle panchine sia dello Spezia che della Fiorentina.
C’è da dire però che la società bianca in questi giorni è stata molto chiara, Italiano è ancora il tecnico dello Spezia, i problemi sono della Fiorentina.
Partendo da questo presupposto quindi, è probabile che, se con la Viola le trattative dovessero interrompersi definitivamente, il tecnico verrà messo di fronte a un contratto da rispettare.
E qui torna in auge la “grana” iniziale, perché la situazione che si è venuta a creare, rischia di far male a tutti alla fine.
Alla Fiorentina, come credibilità, ma anche come scorrettezza, a Italiano che si troverebbe con una larga parte della tifoseria da riportare dalla propria parte, ma anche lo Spezia, costretto a decidere se continuare con il tecnico, dopo il mancato “tradimento“, accettandone scuse e motivazioni, oppure arrivare a un accordo consensuale di rescissione del contratto.
Di certo i Platek, attesi alla Spezia lunedì prossimo, avrebbero evitato di buon grado questa “grana“, dopo aver speso parole importanti per il tecnico e cercato di accontentarlo in tutto in vista del rinnovo di contratto.
La Viola però deve chiudere l’acquisizione del nuovo mister e quindi è probabile che la vicenda arrivi alla fine prima dell’arrivo dei proprietari americani.
A questo punto la tifoseria si sta dividendo, tra chi accetterebbe di buon grado il ritorno del mister e chi invece si mostra intransigente.
Del resto lo stesso Italiano dovrà dire a chiare lettere se intende chiedere venia alla tifoseria, oppure andare al muro contro muro con la società, chiedendo magari la rescissione del contratto, firmato peraltro venti giorni fa.
Logico che Italiano non potrebbe usare la rescissione per poi accasarsi altrove, senza pagare la clausola, quindi la vicenda resta ingarbugliata.
È certa solo una cosa al momento, non è mai troppo tardi per fare gli uomini e i professionisti seri, a buon intenditor…
