PROVEDEL – 7 Non deve fare parate miracolose, però è attento in tutte le occasioni. Respinge bene una punizione di Marchizza, poi neutralizza un paio di conclusioni di Pinamonti.
AMIAN – 6,5 Tanto lavoro e tanta attenzione in aiuto agli altri due centrali. Copre tutta l’area seguendo soprattutto Di Francesco prima e Cutrone dopo. Quando può da una manmo a Gyasi sulla fascia destra.
ERLIC – 6,5 Pinamonti si muove molto quindi non lo segue a uomo, ma cerca di tappare i buchi dove si presentano. La difesa piuttosto bassa lo favorisce perché manca profondità agli avanti di Andreazzoli. Di testa prevale quasi sempre.
NIKOLAOU – 6 Per coprire l’inserimento di Cutrone provoca l’autorete del pareggio, peccato perché la sua prestazione era stata molto attenta e con meno fronzoli del solito. Nel finale subisce la botta del gol provocato e sbaglia qualcosa di più.
GYASI – 6,5 Più da applausi per il sacrificio che non per la propensione offensiva, almeno per oggi. È un po’ l’emblema del momento della squadra, vorrebbe produrre molto di più, ma ha paura di non essere poi efficace in copertura. Lui, come il resto della squadra, devono tornare ad avere quel coraggio che nella prima parte della stagione dava anche frutti efficaci in fase offensiva.
MAGGIORE – 6,5 Il capitano lotta, si prende un giallo leggero, si lamenta con l’arbitro si innervosisce, ogni tanto trova la giocata. La sua gara è questa, nemmeno lui è tranquillo, avrebbe bisogno di giocare più libero di testa, anche per la sua crescita, ma quest’anno al momento questa è la strada irta e difficile.
KIWIOR – 6 Davanti alla difesa più per difendere che per far gioco, sarebbe anche difficile chiedergli di fare il regista. Però non sfigura, si sbatte, è anche utile in quello che gli viene chiesto, inoltre ha comunque un buon sinistro e si nota quando la palla passa dalle sue parti.
BASTONI – 6,5 Motta lo preferisce a Kovalenko in avvio per mettere più corsa e più garra nel mezzo. Resta più un esterno che una mezzala, ma si impegna nel ruolo provando a dialogare con Reca o a rilanciare subito l’azione sulle punte. Qualche errore, qualche fallo, ma anche buona continuità sino alla sostituzione.
RECA – 7 Quando può spinge con costanza sulla sua fascia e quando spinge diventa una delle armi più importanti dello Spezia attuale. Non a caso anche oggi il gol scaturisce da una sua discesa sul fondo. Una delle certezze per Motta in questo momento.
NZOLA – 5,5 Si sbatte, ma ne tiene meno del solito, ha fatto penare molto di più difensori più forti di quelli dell’Empoli. L’intesa con Manaj è ancora da affinare al meglio, ma su quello influiscono molto le caratteristiche dell’ex Barcellona. È vero anche che, specie nel primo tempo, non era facile tenere palla lata, ma anche non riuscire mai a tirare in porta è un bel problema. E poi lo faccia per i compagni, lo faccia per i tifosi, esca assieme ai compagni a fine gara e si prenda i fischi o gli applausi assieme agli altri, non è una penitenza, è questione di rispetto.
MANAJ – 5,5 ha qualità nel ricevere palla e proteggerla, ma troppe volte vuole risolvere l’azione da solo, non riuscendoci mai. Manca un vero dialogo con Nzola, ma lo cerca poco anche lui. Ha fatto meglio con il Sassuolo, oggi nemmeno lui è riuscito ad andare al tiro.
AGUDELO – 6 Quando entra vorrebbe spaccare il mondo, questa voglia inevitabilmente lo rende troppo impreciso in alcune giocate. Comunque le sue accelerazioni si fanno sentire, si guadagnerebbe anche una punizione dal limite, ma il pessimo Maggioni non lo concede.
KOVALENKO – 5,5 Il suo ingresso è da incubo, prima sbaglia una palla in attacco causando un contropiede dell’Empoli, poi in area per rimediare fa un assist involontario per una conclusione dal limite respinta da Amian. Per fortuna si riprende e porta in fondo la gara senza altri errori.
COLLEY – 5,5 Ha velocità, tecnica, anche tiro, ma da troppo tempo non fa parlare di se in termini positivi. È vero che entra solo per spezzoni di gara, ma deve metterci tutto quello che ha. Un paio di spunti si vedono, troppo poco.
ALL. MOTTA – 6 L’Empoli era avversario di quelli che potevano punirti se non affrontavi la gara con un’attenzione particolare, tuttavia si continua a vedere una squadra troppo con il freno a mano tirato, che si slega un po’ a gara in corso, specie a inizio ripresa, guarda caso quando arriva il gol del vantaggio. Poi subentra il timore di non tenere il risultato e la squadra torna ad abbassarsi sino a prendere il gol del pareggio. I cambi mettono velocità ma levano fisicità, si rischia poco di fare il gol della vittoria, forse di più di prender quello della sconfitta, ma alla fine prevale la paura. Gli manca un regista, gli manca anche Sala, ha Bourabia in ritardo di condizione e Sher acerbo, ne consegue che continua a preferire un difensore a fare il mediano. L’Empoli li la fa da padrone e quindi è dura poi proporre gioco, ma in queste le sue colpe sono minime. Ora arriva Napoli, non certo un match facile, poi vedremo le scelte della società sulla sua posizione. Continuiamo a pensare che abbia colpe relative e qualche giocatore difficile da gestire…
Arbitro MAGGIONI – 5 Ci mette quasi 5 minuti per andare al Var e capire che Amian ha colpito la sfera con il petto e non con il braccio. Per il resto ne combina un cestino, specie quando concede una serie di punizioni dal limite all’Empoli la maggior parte della quali inventate. L’apice lo raggiunge quando non fischia un fallo evidentissimo su Agudelo al limite dell’area. Forse acerbo, forse inadeguato…
