Thiago Motta va verso la conferma sulla panchina aquilotta, panchina che è stata meno in bilico di ciò che mediaticamente è sembrato in questi giorni.
Ma non è certo tutto tranquillo in casa Spezia, coinvolte tutte le componenti, e non solo per il mercato bloccato o per le miriadi di vicissitudini che si sono succedute da quest’estate.
In questi giorni si è rincorso a più riprese il nome di Marco Giampaolo, già contattato dal Chief Football Operations Officer Riccardo Pecini la scorsa estate.
Più uno scambio di vedute per dare la disponibilità a un eventuale subentro che non una proposta di chiusura in tempi rapidi, perché gli ultimi risultati ottenuti da Motta e dal suo gruppo sono stati soddisfacenti.
Quello che non soddisfa l’area tecnica e la società, va ricercato nei rapporti tra le singole componenti e più in dettaglio tra la squadra e lo stesso tecnico italo – brasiliano.
Come è noto Motta ha una gestione del gruppo piuttosto severa, improntata sul rispetto delle regole e forse anche su pretese di alto livello verso ogni singolo elemento del gruppo.
Lui è stato un grande atleta ad alti livelli e punta quasi allo spogliatoio perfetto.
Mettiamoci pure che, avendo poca esperienza, possa aver paura di perderne il controllo, rischiando però di arrivare all’effetto contrario.
Questo ha portato alcuni elementi della squadra a soffrire di più le decisioni del tecnico, ma in generale il gruppo nella sua interezza gradirebbe un tecnico meno ossessivo su certe questioni.
Poi che per alcuni giocatori influisca anche l’aspetto tecnico legato a certe richieste è innegabile, ma qui entra in gioco quella che deve essere la professionalità del singolo, perché sino a prova contraria è pur sempre l’allenatore che deve darti le indicazioni sul ruolo da svolgere nella sua squadra e non viceversa.
Tutto questo ha portato la società a fare riflessioni sulla gestione del gruppo da parte del tecnico, in vista di quello che sarà un lungo periodo senza mercato, anche se si spera nella clemenza del TAS.
La squadra in sostanza ha bisogno di remare unita e di portare questi elementi in là con il tempo senza rischiare di compromettere anche tutto il lavoro fatto in sede di mercato da parte di Pecini stesso.
Mercato chiaramente improntato al futuro, inevitabilmente, ma su questo argomento abbiamo già scritto a sufficienza.
Quindi ora che succede?
Innanzi tutto tra oggi e domani, al rientro da Lisbona di Thiago Motta, ci sarà un incontro con Riccardo Pecini per discutere di quelle che sono le problematiche in seno alla squadra, facile pensare che la richiesta del CFOO sia quella di fare un passo indietro da parte del tecnico.
Magari un faccia a faccia con la squadra il 29 potrebbe chiarire certe visioni contrastanti, insomma dovranno metterci del loro un po’ tutti per proseguire uniti in quella che si prevede sia una battaglia difficile.
Chi sta peggio di noi al momento potrà fare mercato, concedergli il vantaggio di un gruppo che va per conto suo sarebbe troppo.
La squadra dal canto suo, smossa della contestazione dei tifosi, ha risposto d’orgoglio e di gruppo, dimostrando di potersela giocare sino in fondo.
Se la volontà di tutte le parti collimerà, Motta proseguirà la sua avventura sulla panchina dello Spezia, un’avventura che può e deve portare esperienza nella sua giovane carriera.
Altrimenti i tempi saranno ristretti e si dovrà sfoderare il piano B, ma vogliamo sperare che non serva..
