Thiago stavolta sbotta, ma il Presidente Platek si concentra sul campo..

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A bocce ferme la rabbia non passa, ci sono troppe situazioni nelle ultime gare che non quadrano e la preoccupazione per l’ultima parte del campionato non può che esserci.
E tutto questo al di là delle prestazioni della squadra che, gioco forza, sono da lotta per la salvezza, con tutte le difficoltà del caso.

Il primo gol della Viola macchiato da un fallo evidente su Maggiore, il fuorigioco molto dubbio non rilevato sul primo del Bologna e poi l’espulsione di ieri con Amian a pagare per due falli che singolarmente si fa fatica a considerarli da ammonizione, figuriamoci a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro.

Thiago Motta forse per la prima volta ha perso la pazienza, anche perché limitarsi a considerare l’episodio favorevole di San Siro come ago della bilancia per affermare che torti e ragioni si bilanciano è fuorviante.
Ciò non vuol dire fare le vittime sacrificali, di certo però, da qui in avanti il campionato entrerà nella sua fase decisiva e perdere punti per qualsiasi motivo potrà essere determinante.
Per questo Motta, dopo aver elogiato la sua squadra “credo che la sconfitta di oggi non sia meritata, sono orgoglioso della prestazione dei ragazzi, dello spirito che hanno dimostrato in campo contro una grande squadra come la Roma. Loro hanno giocato una partita molto offensiva, ma noi siamo riusciti a difenderci bene e a tenere testa fino all’ultimo minuto“, ha anche sottolineato come “i calciatori debbano essere i protagonisti principali, perché se invece diventano protagonisti gli arbitri e la tecnologia a tutti i costi si perde il significato del gioco del calcio“.

Riflessione sacrosanta, visto che troppo spesso ormai si usano giudizi differenti tra arbitro e arbitro e la stessa tecnologia viene usata a piacimento, troppo spesso delle squadre più blasonate.
Il tecnico si è anche soffermato sulla simulazione da parte del giovane Zalewski in occasione del primo giallo ad Amian, ricordando come lui perse una finale di Champions per un fatto analogo (quando militava nell’Inter e fu espulso in semifinale con il Barcellona, saltando poi la finale contro il Bayern vinta dai nerazzurri per 2 a 0).

Per smorzare in un certo senso le polemiche e riportare l’attenzione sul campo, ieri è intervenuto con una dichiarazione sul sito ufficiale anche il Presidente Philip Platek.
Il massimo dirigente ha sottolineato la prova della squadra “Il finale della gara disputata ieri è stato amaro e non ha premiato certamente il grande sforzo che i nostri calciatori hanno profuso fin dall’inizio contro una formazione attrezzata per ottenere risultati importanti, in Italia come in Europa. Nonostante un risultato che non può certamente renderci felici, voglio applaudire lo sforzo dei calciatori e il lavoro dello staff tecnico, conscio che tutti hanno dato il 100%“, per poi ricordare “Ora però dobbiamo pensare ai prossimi impegni, non può essere altrimenti, e non dobbiamo perdere di vista il nostro obiettivo, disperdendo energie fondamentali ai fini della corsa salvezza“.

Sulle direzioni di gara il commento è pacato “Il ruolo del direttore di gara è indispensabile in qualsiasi sport e chi arriva ad alti livelli, lo fa lavorando con serietà e impegno, pertanto la nostra fiducia nel corpo arbitrale è assoluta. Siamo convinti che chiunque sarà chiamato a dirigere una sfida sul terreno del “Picco” cercherà come sempre di fare del suo meglio, cercando di favorire lo spettacolo del gioco più bello del mondo“.

Poi il giusto tributo all’importanza che ha rivestito e che può determinare in futuro il pubblico del Picco nella lotta alla salvezza “La nostra è una piccola realtà dal cuore grande, in cui la passione dei tifosi ribolle per le strade quotidianamente, trovando il proprio apice nel giorno della partita, quando gli spalti del nostro stadio si riempiono e la voce del popolo aquilotto si alza alta. E’ da qui che dobbiamo ripartire. Dalla voglia di lottare per chi crede in questo Club e nella maglia bianca“.

Infine l’imperativo per il prossimo periodo “Dobbiamo restare concentrati e uniti, pensando esclusivamente al rettangolo verde, perché solo così potremo tornare a correre per tagliare esultanti il traguardo a cui tutti noi ambiamo. Concentrazione e lavoro: ripartiamo da qui per rialzarci al più presto. FORZA SPEZIA!“, ha concluso Platek.
Il segnale è chiaro, pensiamo esclusivamente a giocare, concentriamoci sui prossimi impegni, nella speranza aggiungiamo noi, che questo basti e sia veramente il campo l’unico arbitro di questa lotta appassionante.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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