Al di là dei numeri, i bianchi hanno gli stessi punti della passata stagione a questa giornata di campionato, c’è un dato che dice tutto, con le dirette concorrenti lo Spezia ha quasi sempre vinto.
Questo sta consentendo d’incrementare ulteriormente le chance di salvezza, divenute già molto alte dopo la vittoria con il Venezia all’ultimo tuffo.
Poi certo, i successi chiave rimangono quelli con Napoli e Milan, non solo per i tre punti, ma anche per l’importanza che hanno rivestito nella crescita dell’autostima della squadra.
I bianchi inoltre, hanno acquisito a lungo andare una solidità difensiva che senza dubbio è superiore a quella nello stesso periodo della passata stagione.
Merito della presenza di Kiwior davanti alla difesa, della crescita di Erlic e Nikolaou e di una batteria di terzini affidabili.
Ma soprattutto c’è la mano di Thiago Motta ed è ormai lampante.
Magari si potrà opinare su una minore concessione all’ariosità e spettacolarità del gioco, se in termini del genere si può descrivere la ricerca dell’estetica, ma ciò poco sposta rispetto all’obiettivo finale da raggiungere.
Del resto è perfettamente inutile stare a elencare tutte le vicissitudini che si sono succedute nel corso della stagione, mercato bloccato in primis, perché non ha consentito di fare gli aggiustamenti a campionato in corso.
Paradossalmente però è proprio dal periodo del mercato in poi che la squadra ha solidificato la propria classifica grazie alle vittorie pesanti, specie come detto negli scontri diretti.
Nello stesso periodo sono anche arrivate sconfitte negli ultimi minuti e qualche decisione arbitrale molto discutibile, per cui sentire talvolta parlare di ‘fortuna’ appare al limite del ridicolo.
Peraltro la fortuna spesso te la cerchi e questa squadra ha dimostrato di essere capace e di avere il carattere per trovare anche episodi favorevoli e probabilmente ne avrebbe meritati altri.
Detto questo, diventa anche superfluo discutere le scelte del tecnico, sia in sede di utilizzo dei giocatori che d’impiego degli stessi durante le gare, perché i numeri gli stanno dando abbondantemente ragione.
Inoltre sta sempre più entrando nel cuore della tifoseria, sia perché ormai ne incarna sentimenti e comportamenti sul campo, sia per quelle che sono le dichiarazioni prima e dopo gli incontri.
Eppure ne avrebbe avuti di motivi per lamentarsi, specie quando per metterne in campo undici credibili, doveva fare i salti mortali.
Ora manca l’ultimo passetto, che potrebbe anche essere rappresentato da un paio di punti, poi si potrà guardare al futuro, sperando che tutti si guardi al bene dello Spezia e vengano dati i giusti meriti a chi li ha.
Ne parleremo a tempo debito, ora godiamoci le ultime sette fatiche a iniziare da Empoli, provando poi a fare qualche sgambetto alle big che passeranno dal Picco, così magari qualcuno la smetterà di parlare di fortuna.