Ritiro 2022 – Verde: “Il ritiro non mi piace, ma siamo una grande famiglia e si lavora bene”

Soffro il ritiro, lo ammetto, non lo negherò mai, anzi lo odio proprio, ma purtroppo bisogna farlo. Gotti è una persona seria, d'esperienza, per noi è una grande gioia potersi allenare con lui e cerchiamo di sfruttare al meglio tutto quello che ci insegna, ma si lavora bene anche con tutto lo staff, siamo una grande famiglia.

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Si suda da 5 giorni in Val Gardena con i ragazzi di Luca Gotti impegnati anche oggi in una doppia seduta di allenamento.

Fa il punto della situazione Daniele Verde, che alla domanda se preferisce il mare alla montagna precisa subito da napoletano “senza mare non posso vivere“.

Meglio il mare quindi, ma oltre alla montagna anche il ritiro pare indigesto per il forte attaccante aquilotto “Soffro il ritiro, lo ammetto, non lo negherò mai, anzi lo odio proprio, ma purtroppo bisogna farlo, siamo qui la prendiamo con filosofia e facciamo il conto dei giorni che passano“.

Ma come sono andati questo primi giorni di ritiro? “Siamo partiti alla grande abbiamo conosciuto tutto lo staff, il mister Gotti, persona eccezionale come tutti i suoi collaboratori, si può dire che siamo una grande famiglia. Questi giorni sono pesanti, ma abbiamo bisogno d’impegnarci in questo periodo per trarne poi vantaggio per il futuro“.

Ma Verde cosa pensa del nuovo tecnico Luca Gotti? “L’ho conosciuto la settimana prima dell’inizio del ritiro, è una persona seria, d’esperienza, una grande persona, per noi è una grande gioia potersi allenare con lui e cerchiamo di sfruttare al meglio tutto quello che ci insegna“.

Con Daniele poi non si può non parlare della grande amicizia con Kevin AgudeloKevin è una grande persona, un grande amico, non ne posso che parlar bene, l’amicizia è nata due anni fa, abbiamo un gran rapporto anche fuori dal campo, anch perché lo aiuto parlando con lui in spagnolo“.

Il ritiro porta sforzi, fatiche, fieno da mettere in cascina per il campionato, ma come può sentirsi uno che il ritiro non lo ama? “Fisicamente mi sento male, accuso tanto il ritiro, comunque la preparazione per me è pesante a livello anche psicologico, vi prego non mi fate più questa domanda…“.

Parliamo quindi del pubblico, di quanto ti manca l’affetto dei tifosi “Manca sempre, è bellissimo quando ci trasmettono il loro affetto, il loro calore, non vediamo l’ora che si torni a giocare al Picco per riabbracciarli“.

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