IL PAGELLONE di Spezia-Juventus – Tutti positivi, Reca si eleva per continuità

La Juventus espugna il “Picco”, un risultato bugiardo con gli aquilotti che sia nel primo che nel secondo tempo, seppur con un po’ d'imprecisione hanno sfiorato il gol in più occasioni. Buona la risposta sul campo del gruppo dopo una settimana difficile culminata con l’esonero di Gotti. Prova sufficiente e convincente di tutti, brilla Reca.

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DRAGOWSKI S.V. – costretto ad abbandonare il campo per un problema muscolare dopo 25 minuti. Quasi mai impegnato.

MARCHETTI 5,5 – Prima presenza in maglia bianca per l’ex Lazio che non giocava da Maggio 2021. Anche lui poco impegnato anche se forse ci si aspettava un po’ più di reattività sul gol di Di Maria che era sì angolato, ma non molto potente. Forse lo inganna il fatto che la sfera passa sotto le gambe di Ampadu.

AMIAN 6 – Torna nel ruolo di terzino con il cambio di modulo e, nonostante la Juve arrivi al vantaggio proprio sulla sua fascia di corrispondenza, il francese ha poche colpe e anzi concede poco a Kostic.

AMPADU 6 – Indietreggia nella linea di difesa e all’inizio sembra un po’ spaesato, poi però torna ad essere roccioso e impeccabile come sempre ancor di più quando, con l’ingresso di Caldara, torna a centrocampo.

NIKOLAOU 6,5 – Vero, il greco perde Kean in occasione del vantaggio della Juve ma insieme proprio ad Ampadu è bravo a contenere Vlahovic che trova pochissimo raggio di azione.

RECA 7 – Il vero uomo in più della manovra offensiva aquilotta oggi. Accompagna sempre l’azione, salta l’uomo e mette molti cross interessanti per i compagni. A questo aggiunge una perfetta prestazione difensiva annullando Cuadrado.

EKDAL 6,5 – Interpreta bene il ruolo d’interdittore davanti alla difesa riuscendo a recuperare molti palloni e a rilanciare velocemente l’azione. Vince il duello con Paredes in mezzo al campo e a differenza di altri prende coraggio e prova il tiro dalla distanza.

BOURABIA 6 – Alterna buone giocate e buone letture difensive a passaggi imprecisi in uscita ma nel complesso sufficiente la sua prova.

GYASI 6,5 – Beneficia del cambio di modulo piazzandosi a destra sulla trequarti, un ruolo più congeniale alle sue caratteristiche rispetto alla punta e all’esterno tutta fascia. Più coinvolto nella manovra offensiva e più cercato dai compagni, va vicino al gol in un paio di situazioni.

AGUDELO 6 – A tratti sembra essere quello in grado di accendere lo Spezia, poi succede che esagera o si perde al limite dell’area, quando la soluzione migliore sarebbe il tiro dalla distanza. L’ora di gioco che resta in campo però la fa a mille all’ora e questo è un grande merito.

VERDE 6,5 – Parte da destra, ma ha libertà di agire e spaziare su tutto il fronte d’attacco. Lo fa molto bene per un’ora arrivando anche spesso alla conclusione e creando diversi pericoli poi cala fisicamente alla lunga.

SHOMORUDOV 6,5 – Non riesce a trovare il gol e viene forse poco servito dai compagni però l’uzbeko dimostra grande voglia e un buon atletismo riuscendo in un paio di occasioni a sgusciare via a Rugani e a ripartire velocemente verso la porta. Sta crescendo di condizione.

NZOLA 6 – Rientra dopo l’infortunio che lo ha tenuto fermo per un po’. Non riesce a incidere, ma mette molti minuti nelle gambe in vista dei prossimi impegni fondamentali.

MALDINI S.V.

CALDARA S.V.

ALL. SPALLA 6,5 – Viene chiamato a guidare lo Spezia, assieme a Lorieri e Terzi, in attesa dell’annuncio del nuovo allenatore e in una serata storta dal punto di vista del risultato ridà vita alla squadra. Propone un 4-2-3-1 che all’apparenza sembra molto offensivo ma che si rivela equilibrato con due mediani quali Bourabia e Ekdal a fare da schermo davanti alla difesa. Gli aquilotti concedono pochissimo agli avversari e tengono il pallino del gioco sia nel primo che nel secondo tempo. L’imprecisione sotto porta e un po’ di sfortuna non gli danno ragione però da questa partita si possono ricavare informazioni importanti per il futuro.

Arbitro LA PENNA 6 – Amministra bene una partita molto spigolosa, soprattutto in mezzo al campo, mettendo subito in chiaro a tutti il metro di giudizio quando estrae un giallo a Locatelli, dopo appena 20 secondi. Resta qualche dubbio sul contatto in area di rigore tra Danilo e Gyasi, anche se quest’anno la tendenza è quella di non punire i contatti lievi.

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