Lo Spezia esce sconfitto dal ‘Gewiss Stadium‘ nell’ultimo turno infrasettimanale di questo campionato. L’Atalanta si è imposta per 3-2 sugli aquilotti che, comunque, giocano alla pari della Dea per quasi tutto il match e forniscono quella reazione chiesta dai tifosi dopo la prova incolore contro il Monza.
L’11 titolare, ancora privo di Nzola in attacco e Zurkowski in mezzo, aveva bisogno di alcuni cambiamenti dopo l’ultima uscita, nella quale, soprattutto il centrocampo, ha sofferto molto e, allo stesso tempo, si è mostrato poco propositivo.
Ecco che Semplici, per questo motivo, opta per una mediana più dinamica e fisica, con Bastoni e Ampadu per contrastare la velocità e gli inserimenti delle retrovie di Gasperini.
Stesso ragionamento anche sulla scelta del più imprevedibile Agudelo rispetto a Verde, riposo iniziale in vista del big match con la Cremonese per il faro del centrocampo Ekdal.
Gli aquilotti partono subito forte applicando un pressing alto per stroncare sul nascere le trame della dea con Bastoni e Bourabia che si alzano al livello di Gyasi e Agudelo.
Proprio questo pressing porta subito al vantaggio firmato da Gyasi, pallone recuperato sulla trequarti, Bastoni già in posizione avanzata trova Emanuel che da pochi passi non sbaglia.
L’Atalanta pareggia con un gioiello di De Roon e lo Spezia incomincia a indietreggiare pericolosamente al calar del primo tempo.
Nei primi minuti della seconda frazione il blackout che porta al doppio vantaggio bergamasco.
Sembrano quasi tre gol in fotocopia: calci d’angolo ribattuti fuori più o meno bene dalle aquile e De Roon, Zappacosta e Muriel che colpiscono dalla lunga e media distanza.
Comune denominatore di questi gol presi, la tendenza a schiacciarsi delle linee difensive sui calci piazzati, per fornire così il fianco alle conclusioni dal limite avversarie.
I bianchi sbandano, Dragowski salva il risultato ancora su Zappacosta, ma il merito è quello di non capitolare definitivamente.
Anche perché Semplici si accorge che qualcosa non va e che Ampadu e Bastoni, ammoniti, rischiano di compromettere il match sia per un’eventuale doppia ammonizione e sia perché incapaci di intervenire liberamente.
Perciò, dentro Ekdal e Esposito con Bourabia chiamato a fare la voce grossa qualche metro più avanti.
Detto fatto, inserimento del numero 6 aquilotto e Spezia che accorcia le distanze.
A 10 dal termine il tecnico dei bianchi vede che Ekdal e Esposito reggono bene anche da soli in mezzo al campo e decide di giocarsi il tutto per tutto.
Dentro Verde e Krollis e Spezia a trazione anteriore in una sorta di 4-2-4.
Purtroppo gli aquilotti, nonostante la traversa di Verde, non trovano il pareggio ma la gestione nel secondo tempo degli uomini in campo funziona, tanto che nel finale è la Dea a preoccuparsi di difendere il risultato.
I numeri del match mostrano come l’Atalanta abbia condotto il gioco per buona parte della gara, possesso palla che tocca il 57% e 12 calci d’angolo a 3 sono i dati che saltano all’occhio.
Nonostante ciò, in quanto a occasioni create e tentativi verso la porta il divario è minimo, 6 a 4 per la Dea.
Serata tiepida, terreno ottimo. Recuperi: 2' - 4'
VOTI:
ALL. GASPERINI - 6,5
ALL. SEMPLICI - 6,5
Arbitro MARINELLI - 6,5