SPEZIA-VERONA: 1-3 LO SPECCHIO DELLA STAGIONE, SI RIPARTE DALLA SERIE B

Uno spareggio che assomiglia molto alla sintesi di una stagione travagliata, anche sfortunata, costellata da errori ma che poteva essere salvata, anche stasera, Si torna in Serie B con tanto rammarico, anche tanta rabbia, forse senza meritarlo sino in fondo.

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Uno spareggio che è lo spechi o di una stagione, travagliata, disgraziata, con errori certo, ma anche con tanta tanta malasorte.
Non si può non vederlo chiaro anche nella gara del “Mapei”, aperto da un’autorete e chiusa dalle parate a ripetizione di Montipò, dopo che Nzola aveva gettato via il rigore del possibile 2 a 3 con ancora una vita di gara da giocare in superiorità numerica.

Uno Spezia arrivato alla gara più importante dell’anno incerottato come non mai e con la tensione di doversi giocare tutto in novanta minuti, dopo essere stato in zona rossa, in tre intere stagioni, solo per tre giornate, lascia la categoria con tanti rimpianti e tanta amarezza.
Inutile sbizzarrirsi come faranno i cultori del ve l’avevo detto e del so tutto io in queste ore, ci sarà tempo e modo di parlare di quello che è andato storto nei prossimi giorni, ci limiteremo a descrivere una serata che non avremmo voluto vivere in questo modo.

Lo facciamo a bocce ferme, quando l’alba accenna già a intravedersi su una città che torna in B dopo tre anni ma che ora deve mostrare la maturità per tornare nel paradiso del calcio.
Perché non è dando colpe a tutti che si accetta una retrocessione, come non è plausibile che una tifoseria che ha dato un grande segnale di attaccamento, lanci fumogeni in campo a mezzora dalla fine mentre la propria squadra attacca per recuperare un risultato.

Avremmo anche voluto che la sconfitta fosse accettata con più maturità a fine gara, perché chi è sceso in campo meritava probabilmente applausi per averci provato.
Ma prendiamolo pure come un segno dell’attaccamento e della delusione, fatto sta che, come accennato in partenza, nella gara di ieri sera si è rivista tutta la stagione, si sono rivisti gli errori, come la cattiva sorte, si è visto anche in campo chi faceva già fatica a scenderci ma ha stretto i denti, emblema di una serie di infortuni che se non devono costituire un alibi, di sicuro hanno limitato la squadra.

Il Verona alla fine l’ha vinta con le sue armi, con l’ossessivo uomo su uomo sin che le gambe hanno retto, con qualche fallo, anche intimidatorio, ma efficace e soprattutto con la grande serata di Ngonge che ha sfruttato anche la buona stella, ma soprattutto qualche evitabile errore difensivo di un giocatore come Ampadu che di partite ne aveva sbagliate poche, specie da centrale difensivo.

Neanche il pari raggiunto proprio con il gallese, ha cambiato una gara che si è complicata terribilmente prima della fine del primo tempo, ma che poteva riaprirsi in maniera decisiva con l’espulsione di Faraoni.
Ma il film era già stato probabilmente scritto e non c’era modo di cambiarne il finale, neanche con la stoica presenza di un Verde che è mancato troppo in questa stagione, o di uno Shomurodov che ha concluso in crescendo.

Montipò ha eretto il muro, la buona sorte aiutato chi doveva salvarsi e che forse non lo merita affatto.
Ma chi siamo noi per pretendere di dare queste sentenze?
Il miracolo non avviene seppure i presupposti parevano essersi materializzati all’improvviso, il finale è un piccolo dramma sportivo, con la squadra sotto la curva, le accuse, qualche insulto di troppo, ma il calcio regala anche pagine come queste, bisogna solo e sempre saper ripartire.

Anche la dirigenza non viene accolta bene sotto il settore, non c’erano da aspettarsi lanci di fiori e applausi, ma di certo chi sta permettendo il calcio a certi livelli nella nostra città, investendo anche sulle strutture, forse meritava un saluto diverso.
Da oggi inizieranno i processi, è auspicabile non siano sommari o improntati sui sentito dire, ma so bene che la mia speranza sarà solo un’illusione.
Da parte nostra non mancheranno le analisi, anche se la delusione è tanta, ma bisogna ripartire, lo sport come la vita, continua..

Tutte le info sul match a questo indirizzo.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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