Alvini si presenta: “Voglia di fare e senso di appartenenza, non ho un modulo fisso nella testa”

Lo Spezia vuole ripartire e farsi trovare pronto, vuole fare un campionato nel miglior modo possibile per tornare nella categoria che gli appartiene. C’è assolutamente chiarezza, abbiamo le idee chiare su quel che c’è da fare. Per la prima volta alleno una città di mare, Seneca disse 'Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare' e io so perfettamente in che direzione andare.

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A introdurre il mister nella sua nuova avventura spezzina è il Chief Football Officer Eduardo Macìa.

“Dopo i momenti duri della retrocessione, abbiamo la motivazione massima per ricominciare. Tornare preparati in Serie A è l’obiettivo e non come una semplice squadra di calcio. Ci vogliamo sviluppare nel tempo con mister Alvini. Questo sarà il nostro obiettivo e ringraziamo il mister Alvini per essere qua”.

Prende la parola il nuovo allenatore dello Spezia, Massimiliano Alvini.

Cosa farà lo Spezia quest’anno?
“Lo Spezia vuole ripartire e farsi trovare pronto, vuole fare un campionato nel miglior modo possibile per tornare nella categoria che gli appartiene. Vogliamo fare il massimo, lavorando giorno per giorno. Inutile girarci intorno proveremo a tornare in A”.

Lei è stata la prima scelta della società tra gli allenatori vagliati, come mai questo colpo di fulmine con lo Spezia?
“Da parte mia allenare lo Spezia è motivo di enorme soddisfazione, essere stato scelto dalla società fa sicuramente un gran piacere, stiamo lavorando con lo staff per fare il meglio possibile. Non vedo l’ora di iniziare, non so cosa sia scattato ma c’è stata da subito sintonia”.

Ha già un sistema di gioco in mente?
“In questo momento parlare di sistema di gioco, anzi in questo contesto storico non ha molto senso. Negli ultimi anni si può dire che le squadre di Alvini hanno sempre avuto una certa base ma un allenatore deve studiare il materiale che gli viene messo a disposizione. Non c’è un sistema di gioco fisso nella mia testa. Il mio percorso è talmente lungo che ho lavorato in più modi”.

Si aspettava che lo Spezia e la Cremonese retrocedessero? È soddisfatto dei giocatori che attualmente sono in rosa?
“Una retrocessione è sempre dolorosa però il calcio è così, lo Spezia ha giocatori importanti. Colgo l’occasione per ringraziare anche la Cremonese. Sono tutte e due società serie e per quanto riguarda lo Spezia secondo me poteva farcela. Spero di avere gli stessi giocatori, mi auguro di riuscire ad allenarli”.

Discorso tifosi, lei si sente un uomo da picco come lo fu Italiano? E cosa ne pensa dei tifosi spezzini?
“Il Picco è tosto quando spinge spinge e spero possa spingere anche per me e per lo Spezia in generale. Mi piace che la gente venga allo stadio e si diverta, si identifichi nello Spezia serve empatia e spero che questa ci sarà”.

Crede che i giocatori che rimarranno avranno la testa per tornare in Serie A?
“Giocare per lo Spezia è importante, è senso di appartenenza, io mi auguro ci sia la voglia e l’entusiasmo di affrontare questo campionato. C’è assolutamente chiarezza, abbiamo le idee chiare su quel che c’è da fare”.

Macia: “Dinamiche di mercato portano sempre sorprese ma il 75-80 per cento della squadra sarà questa. Non è immaginabile non dare una squadra a un allenatore entro fine luglio. La retrocessione è una caduta e noi dobbiamo essere bravi a fermare il colpo. Molti dei nostri giocatori hanno già esperienza in B, la B è un campionato aggressivo serve un certo atteggiamento. Non abbiamo messo nessuno sul mercato, nessuna situazione di giocatori che ci hanno chiesto di partire. Poi vedremo abbiamo idee molto chiare di come gestire la squadra. Giocatori che arrivano devono avere mentalità giusta”.

Melissano: “Sicuramente giocatori che non vogliano stare a Spezia non li vogliamo o sono 100 per cento nel progetto o non possono stare qua. Ad oggi nessuno ci ha comunicato di voler andare via perciò quando qualcuno arriverà noi saremo pronti ad ascoltare”.

La retrocessione è sempre un fattore deleterio, come pensa di dare fiducia alla squadra?
“Il colpo c’è stato, anche io ho preso un colpetto, è la mia 23esima stagione consecutiva nel calcio, è motivo di soddisfazione, di entusiasmo. Lo Spezia deve fare un campionato che cancelli quello che è successo. Per la prima volta alleno una città di mare, Seneca disse «Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare» e io so perfettamente in che direzione andare”.

Ha già studiato le avversarie, quale saranno le più insidiose?
“Serie B è un campionato molto competitivo, con il Perugia siamo arrivati sino ai playoff, io credo che lo Spezia riuscirà a giocarsi questo campionato”.

Parlerà con i giocatori motivando chi vuol rimanere?
“Voglio allenare giocatori che sentano dentro Spezia, che abbiano un certo desiderio di indossare questa maglia già a partire dal ritiro di Santa Cristina”.

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