Lo Spezia ritrova i tre punti dopo più di due mesi (1-2 alla Feralpisaló).
Gli aquilotti si sono imposti sempre per 1-2 contro l’Ascoli di Castori facendo respirare la propria classifica. Hristov, match-winner al minuto 88, regala il primo successo sulla panchina dei bianchi a D’Angelo.
Una vittoria tutt’altro che semplice visto che i padroni di casa hanno impostato una gara fatta di pressing, schierati 3-4-1-2 con gli esterni Adjapong e Falasco molto alti.
D’Angelo ha invece riconfermato il 4-3-2-1 che ha ben figurato con il Parma, unico cambio Cassata per Zurkowski.
In apertura di partita, le due squadre, forse più attente a non prendere gol, si studiano senza cercare di affondare il colpo.
Le cose cambiano dopo il vantaggio dello Spezia su calcio di rigore siglato da Verde.
La spinta dell’Ascoli si fa insistente soprattutto da sinistra dove Falasco e Rodriguez combinano costringendo Amian ad affrontare un due contro uno.
Incominciano a spiovere cross in area di rigore per Pedro Mendes e anche centralmente Masini e Milanese cercano di inserirsi in area.
Nel primo caso è molto bravo Nikolaou a giocare sempre d’anticipo sul colosso portoghese, mentre nel secondo è Esposito ad abbassarsi e a fare da filtro davanti alla difesa.
La situazione nel secondo tempo non cambia di molto e i cambi di Castori, D’Uffizi per Milanese, mettono ancora più in difficoltà Amian.
Nonostante ciò, gli aquilotti riescono a reggere senza troppi affanni. L’Ascoli finirà la partita con soli 3 tiri verso la porta tenendo anche il pallino del gioco con una percentuale del 54% di possesso palla.
Paradossalmente, i bianchi, pur tenendo meno la palla, riescono a tirare per ben 5 volte verso la porta.
Merito sicuramente di due giocatori in particolare: Kouda e Bandinelli. Il primo, con il solito movimento tra le linee, riesce a sfruttare al meglio le tante sponde offerte da Pio Esposito e a impegnare Viviano in tre occasioni.
Il secondo ha sostenuto costantemente l’azione d’attacco posizionandosi in fase di possesso quasi sulla linea di Verde e dello stesso Kouda.
Anche Zurkowski, entrato a partita in corso, ha saputo dare manforte all’attacco aquilotto con inserimenti e accelerazioni improvvise.
I due centrocampisti ex Empoli hanno dimostrato quanto sia fondamentale l’apporto delle mezzali in termini di densità negli ultimi 16 metri.
Meno bene, invece, Verde e Antonucci decisamente troppo statici sulla trequarti.
Lo Spezia si è trovato in più situazioni di ripartenza costretta a rallentare a causa del poco movimento senza palla dei suoi terminali offensivi.
Nel finale, comunque, arriva il colpo di testa di Hristov che regala i tre punti a D’Angelo e riaccende il popolo spezzino.
I passi in avanti si vedono e fanno ben sperare, anche se i problemi in zona gol rimangono come testimoniano le due reti realizzate da palla da fermo.
Tutti i numeri del match qui sotto: