[ot-caption title=”Josip Brezovec, cuore da Picco – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2014/09/Brezovec-salta-Russo.jpg”]
La vittoria che tutta la piazza aspettava è arrivata, ed insieme alla vittoria è arrivata netta la sensazione di aver trovato la giusta chiave mancante da troppo tempo nello scacchiere bianco.
Quel giocatore in grado di spaccare in due la squadra avversaria e la trequarti, che sappia unire potenza e tecnica, che sappia soffrire ed inventare, che sappia creare superiorità numerica.
In due parole, Josip Brezovec.
Centrocampista “totale“, grande tecnica, grande temperamento, tanta pressione, tanta precisione, tanta corsa.
Uomo da tackle, da ultimo passaggio, cane randagio per l’avversario e perfino pericolosità al tiro e dai calci da fermo.
Il piede è caldo, da Rijeka confermano e masticano amaro, mentre il Picco si scioglie e non solo per il caldo.
Josip Brezovec, dinamismo e faccia giusta, faccia da Picco, faccia da battaglie future e un andatura che ricorda a tratti quella a testa bassa e raccolta di Paolino Ponzo.
Quell’applauso che tutto uno Stadio gli ha regalato dopo aver sfiorato il gol nel secondo tempo equivale al terzo gol che in realtà non è mai arrivato, o forse vale più di un gol.
Era un applauso liberatorio, un applauso di chi pensava “vai Josip, prendici per mano“.