Il Pagellone – Difficile valutare 18 minuti su 90, così si rovina il calcio e la passione dei tifosi…

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[ot-caption title=”Catellani e Candussio a confronto nella gara con il Pescara – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/03/Catellani-e-Candussio.jpg”]

Le pagelle lasciano spesso il tempo che trovano, anche perché frutto di giudizi ed impressioni personali, più che di inconfutabili dati di fatto.
Detto questo, oggi di scrivere un numero vicino ad un giocatore qualsiasi dello Spezia, dopo quello che ho visto ieri sera, non me la sento.
Mi limiterò quindi a qualche considerazione di fondo su quel che si è visto nei primi minuti della gara, nefandezze arbitrali comprese.

Inizio gara:

Che le cose avrebbero potuto prendere una brutta piega, lo si capisce dopo pochi secondi di gara, De Las Cuevas anticipa Stoian e viene colpito dalla gamba a martello del giocatore calabrese alla caviglia, a centrocampo, in maniera palesemente intimidatoria. L’arbitro Peruzzo si limita ad una ramanzina verso il giocatore, quando la giusta punizione sarebbe stata probabilmente il rosso diretto, visto anche il metro usato successivamente.
Il Crotone mette così in pratica la parte iniziale di gara studiata a tavolino, attaccare lo Spezia sulla sua destra, cercando di recuperare palla il prima possibile. La strategia riesce, anche perché lo spagnolo, intimidito, da poco appoggio alla fase difensiva e lo stesso fa Brezovec, con il risultato che, da quella parte, Milos e Datkovic vanno in grossa difficoltà e Padovan porta in vantaggio i locali. A quel punto scatta la fase due, impedire ai bianchi di ragionare, continuando nell’intimidazione. Non si spiega altrimenti l’intervento a gambe tese di Claiton, sempre a centrocampo, su Nenè, che questa volta viene punito con il giallo da Pezzuto.

La scientifica follia:

Arriva così il diciottesimo, con lo Spezia che riesce a riprendere in mano la gara ed inizia ad attaccare. Francesco Migliore entra in area e anticipa Claiton in velocità, cadendo poi a contatto con il difensore, rigore e secondo giallo, trasformati da Peruzzo in ammonizione per simulazione. Passano 50 secondi e sul successivo attacco del Crotone, Migliore viene a contatto in maniera scomposta sulla fascia con un avversario, toccando anche la palla con la mano in maniera involontaria. Peruzzo estrae il secondo giallo, si capirà poi dalle immagini e dalla sua mimica, non per il fallo di mano, ma per l’intervento a gamba alta sull’avversario. Le immagini smentiscono il direttore di gara, perché si tratta di un normale scontro di gioco, non certo punibile con un cartellino giallo. Il Capitano limita anche le proteste ed esce dal campo, ma la gara è irrimediabilmente compromessa…

Reiterata cocciutaggine:

Non è finita qua, passano quattro minuti e Catellani entra in area di rigore, inseguito da un paio di avversari, con mestiere rallenta la corsa e viene palesemente agganciato da dietro. Peruzzo avrebbe una chance per fare finalmente una cosa giusta ed invece complica la sua serata, e quella dello Spezia, ammonendo Catellani per proteste. Adesso è proprio finita, perché il nervosismo da parte spezzina prende il sopravvento e la squadra perde forze e lucidità.

Considerazioni:

Il resto del match ha poco senso, falsato da ciò che è successo prima, ma un particolare getta ulteriore sconcerto, nel secondo tempo Maiello, già ammonito, interviene da dietro su Catellani sulla trequarti, Peruzzo sembra mettere mano al taschino, poi si avvede di aver già ammonito il giocatore e ci ripensa.
Questo l’andamento di un match surreale, condizionato da un direttore di gara al primo anno di B, forse inadeguato, forse condizionato, certamente sfasato, incomprensibile.
Ciò che preoccupa è il susseguirsi di episodi unilaterali, quasi che, per sfortuna divina, allo Spezia sia precluso approfittare di un qualche episodio favorevole, nemmeno per sbaglio.L’aspetto positivo è che, finalmente, si torna a parlarne, la società è uscita dal guscio di correttezza e si è gettata all’attacco, a cosa porterà, lo vedremo, ma tutto l’ambiente spezzino merita rispetto e soprattutto merita di potersi giocare la serie A con le stesse possibilità delle altre squadre, non crediamo di chiedere la luna, ma solo ciò che ci spetta.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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