L’editoriale – La correttezza non ha portato a nulla: serve rispetto e tutela!

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[ot-caption title=”L’arbitro di Crotone-Spezia, Pezzuto di Lecce” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/03/Arbitro-Pezzuto.jpg”]

Su queste pagine ci sforziamo da sempre di mantenere equilibrio di giudizi, privilegiando il calcio giocato, la passione dei tifosi, le sensazioni che questa squadra può regalare.

Ma ci sono momenti in cui viene difficile parlare di tutto questo, specie quando c’è di mezzo qualcosa di unico, nel momento più alto della nostra storia.

Momenti in cui la misura è colma, in cui non si può più credere che il tutto sia frutto di sfortunate coincidenze negative.

Basterebbe fare un montaggio degli episodi a favore e di quelli a sfavore per rendersi conto di che razza di sproporzione ci sia da inizio anno, una situazione difficile da annoverare nella “normalità“.

Spesso ci si rifugia negli episodi arbitrali, per nascondere i limiti della squadre, per mascherare i problemi, ma qui siamo di fronte a qualcosa di molto diverso, a una sequela di nefandezze difficilmente spiegabili.

Le vessazioni improbabili e scientifiche, subite una gara si ed una anche, che portarono Nenad Bjelica a sbottare in sala stampa, alla fine del girone ascendente, allora, forse, sembravano esagerate e da evitare.

Ma con tutta probabilità il mister aquilotto ci aveva visto bene, aveva annusato qualcosa di poco chiaro e, con il senno di poi, aveva capito che si doveva provare a denunciare questo stato di cose.

La società ha deciso la linea morbida, ha imposto il silenzio arbitrale, adottando una strategia di estrema correttezza e rispetto verso gli organi federali e la classe arbitrale.

Per tutta una serie di partite, pur costellate spesso da situazioni poco chiare, nessun commento è uscito dalla righe, nessun attacco è stato fatto, fuori e dentro al campo.

Eppure si sono susseguite designazioni arbitrali a dir poco bizzarre e incomprensibili, solo raramente intervallate ad altre all’altezza dalla situazione, come si sono ripetuti episodi discutibili.

E’ sufficiente dare uno sguardo imparziale ad una gara dello Spezia, specie quelle con squadre di minore tasso tecnico, per rendersi conto della scarsa tutela verso una squadra che prova sempre a giocare a calcio, non a calci.

Emblematico il fallo dopo pochi secondi ai danni di De Las Cuevas, nemmeno punito con il giallo, per poi vederne sventolare due a Migliore assolutamente inventati, nel giro di 50 secondi.

Leggere dietro a tutto questo un disegno preciso, magari frutto delle deliranti parole di qualche dirigente federale, non sembra obiettivamente plausibile, forse nemmeno credibile, ma è lecito chiedere chiarezza e soprattutto uniformità di trattamento, perché così si rischia seriamente di veder falsato il campionato.

Ammesso che si possa attualmente affermare che, sino ad ora, ci sia stata una sufficiente regolarità.

Del resto, che la misura sia colma, si è capito anche dalle parole di Guido Angelozzi dopo la gara dello Scida: troppo importante mettere un punto ad otto gare dalla fine, troppo importante far capire che c’è chi porta soldi nel calcio e permette a questo sport di andare avanti, evitando che si ripetano casi come quello del Parma.

Una svolta necessaria, a cosa porterà? Forse a nulla, ma certo continuare a fare gli “scemi del villaggio” non piace a nessuno, tanto meno a Gabriele Volpi, uno di quelli che a perdere non ci sta, a farsi prendere per i fondelli, ancora meno.

Inoltre la tifoseria è giunta al limite della sopportazione e qualche altro episodio negativo al Picco, potrebbe scatenare reazioni pericolose.

La speranza è però una sola, quella di vedere partite non condizionate dal protagonista di turno, vedere vincere, o perdere, parlando solo di calcio, saremo degli illusi, ma crediamo ancora che alla fine vinca il migliore

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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