[ot-caption title=”Josip Brezovec, tra i migliori al Dall’Ara – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/04/Brezovec-e-Mancosu.jpg”]
Chichizola – 7 – Non deve effettuare interventi strabilianti, ma tutto ciò che fa è senza sbavature e da sicurezza al reparto. Si oppone con i pugni ad una punizione tagliata di Sansone nel primo tempo, respinge d’istinto la conclusione potente di Krsticic nel secondo tempo. Il resto sono uscite sicure. Sicurezza.
De Col – 6,5 – Sta crescendo in fiducia e fisicità. Meno timoroso rispetto alla gara con la Ternana, si fa notare soprattutto per la buona tenuta difensiva. Meno propositivo in spinta offensiva, avrebbe pure la palla buona per segnare, ma viene anticipato da Masina. Redivivo.
Datkovic – 6,5 – Acquafresca o Mancosu che siano, non si scompone e sfodera una prestazione di rilievo, senza soffrire più di tanto, specie in fase aerea. Peccato che debba lasciare il campo per il riacutizzarsi delle noie al polpaccio. Acciaccato.
Bianchetti – 7 – Il palcoscenico importante lo rende più sicuro ed attento, bravo in tutto, in anticipo, nelle situazioni di palla da fermo, nei recuperi. Parte dalla sua sicurezza la fortuna o la sfortuna della difesa attuale, se è su questi livelli, possiamo stare tranquilli. Protagonista.
Migliore – 7,5 – Il difensore del Bologna Ceccarelli sta ancora cercando di capirci qualcosa, lui e Situm non gli hanno certo fatto passare un pomeriggio piacevole. Ottimo in fase difensiva, sempre pronto ad aiutare il croato in fase di spinta, disputa una delle più belle partite dell’anno. Inesauribile.
Brezovec – 7,5 – Grande platea, grande Brezo. Preciso nelle giocate come non mai, ha il merito di trovare l’assist giusto al 93′ per lanciare Catellani a rete. Ma è anche in fase difensiva che si fa apprezzare, pressando per 90 minuti tutti gli avversari che passano dalle sue parti. Brezottimo.
Juande – 7 – Sa sempre dove mettersi, specie quando la squadra perde le misure sbilanciata in fase offensiva. Lo abbiamo visto fare il difensore centrale a tratti, il mediano di chiusura e l’uomo d’ordine. Classe ed intelligenza tattica, queste le sue doti, che dimostra anche in questa gara. Cervello.
De Las Cuevas – s.v. – Inizia bene, ma la sua gara dura poco, probabilmente per una distorsione alla caviglia. Peccato, era la sua gara. Sfortunato.
Catellani – 7 – Se mette in rete la palla all’ultimo soffio di gara, il voto felliniano non glielo toglie nessuno. Purtroppo non è andata così, un po’ per la sua imprecisione, un po’ per la bravura di Da Costa. Ma la sua gara è fatta di così tanta qualità e quantità che non si può condensare il voto ad un singolo episodio. L’anima di questo Spezia. Trascinatore.
Situm – 7 – Inizia il match alla grande, imprendibile sulla sinistra, lui e Migliore confezionano le azioni più pericolose, specie nel primo tempo. Nella ripresa cala un po’, ma riesce comunque a rendersi ancora pericoloso con le sue giocate. Su un suo cross, Masina salva su De Col un gol quasi fatto. Speedy Situm.
Nenè – 6 – Si fa notare quasi di più per l’aiuto che da alla squadra, anche in fase difensiva, che non per le iniziative offensive. Non è in un gran momento di forma, ma quando gli arriva la sfera, non è mai banale. Nel finale del primo tempo calcia a botta sicura, ma Casarini si immola davanti alla porta sguarnita. Generoso.
Kvrzic – 7 – Il bosniaco deve entrare in campo dopo venti minuti per sostituire De Las Cuevas e non ci mette molto a mettere in difficoltà Masina, creando un paio di grosse occasioni in area di rigore avversaria. Nella ripresa potrebbe fare meglio in fase offensiva, ma si dimostra molto utile ed attento in quella difensiva. Se migliora, proprio in questo fondamentale, la sua integrazione nel calcio italiano, può dirsi completata. Talentuoso.
Piccolo – 6,5 – Compone la coppia con Bianchetti dell’ultima parte della gara, entrando con decisione e sicurezza. Se nell’ultima mezzora di gioco il Bologna non crea più occasioni da gol, è merito anche suo.
Gagliardini – 6 – Bjelica rischia la terza sostituzione in anticipo per passare al 4-3-3 e lo inserisce per mettersi a fianco di Juande e Brezovec. Il risultato è positivo ed il ragazzo di proprietà Atalanta, dimostra di le qualità che conosciamo.
Mister Bjelica – 7 – Se qualcuno pensava ad uno Spezia più coperto a Bologna, aveva sbagliato di grosso. Prosegue nel lavoro portato avanti in questo girone di ritorno, mantenendo il 4-2-3-1, andandosi a giocare la gara a viso aperto, come detto alla vigilia. E’ costretto ad effettuare due sostituzioni forzate, ma le scelte di Kvrzic e Piccolo si dimostrano quelle giuste. A metà del secondo tempo rischia il terzo cambio inserendo Gagliardini e e passando al 4-3-3 per provare a portare a casa l’intera posta, ed anche qui non sbaglia. In settimana ha evitato di mettere pressione alla squadra, privilegiando gli allenamenti con la palla alla tattica. Nel dopo gara, nell’intervista su Sky, non le manda certo a dire, rivendicando disinteresse e superficialità nei confronti della sua squadra. Ma purtroppo questa ormai è storia vecchia.
Arbitro Fabbri – 5,5 – E’ uno dei migliori della categoria e su questo siamo d’accordo, ma l’impressione nella gara di ieri era quella che per concedere un rigore agli aquilotti servisse un cataclisma. Quando Matuzalem, già ammonito, si disinteressa della palla e mette a terra Migliore, gli estremi del penalty ci sarebbero di gran lunga. Il probabile fallo di mano, sulla conclusione di Nenè, nel finale di primo tempo, può essere ritenuto involontario, mentre c’è una spinta su Situm nel secondo tempo, anche quella al limite. Nel finale di gara diventa improvvisamente molto casalingo, quasi intuisca che lo Spezia si sta facendo pericoloso oltre misura. Per noi non arriva alla sufficienza.
