Il Pagellone – E’ Mario Situm l’uomo in più del Picchi, ma sono in tanti a meritare il sette

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[ot-caption title=”La squadra esulta sotto la Curva – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/09/Tutti-sotto-la-Curva.jpg”]

Chichizola – 7Dopo tanti gol subiti senza poterci far nulla, per fortuna di quella categoria ieri gliene capita solo uno, la rasoiata di Pasquato nel secondo tempo. E’ bravo invece nel primo tempo, specie sul diagonale di Jelenic che poteva far male. Impegnato.

Martic – 6,5Ha da tenere a bada il cliente più complicato, quel Fedato che, pur non essendo al meglio, costituisce sempre un possibile pericolo. Alla fine del match, visto il “non pervenuto” dell’esterno livornese, non si può che considerare molto positiva la sua prova. Di contro forse spinge poco in fase offensiva, ma da quella parte ci pensa Situm. Francobollo.

Postigo – 6,5Ottima gara come ormai gli capita da un po’, si sta integrando al meglio con il nostro calcio e con il compagno Terzi, con il quale si scambia consigli e consegne. Si fa forse anticipare ingenuamente da Jelenic nel primo tempo, ma è l’unica sbavatura di una gara di estrema concretezza. Quadrato.

Terzi – 7Lui praticamente non sbaglia nulla, posizione, sicurezza, inoltre esce spesso palla al piede dalla propria posizione, per servire con lanci precisi sugli esterni. Non è un caso che mancasse proprio a Bari. Sicurezza.

Migliore – 7Aramu non lo vede mai, come non lo vede la difesa del Livorno quando va a dettare il passaggio a Catellani per poi servire a Situm il pallone per il gol del vantaggio. Bravo anche su Vajushi nel finale di gara, quando serve anche l’assist sulla fascia a Situm che poi va a far segnare Calaiò. Efficace.

Brezovec – 6,5Nel primo tempo potrebbe fare di più, ma è tutto il centrocampo che non trova il modo di fare il giro palla consueto, sbagliando molto. Nella ripresa entra con un piglio diverso, aggredisce di più gli avversari, va ad impegnare il portiere e guadagna falli preziosi. Camaleontico.

Juande – 7Partita di grande sagacia tattica, forse anche lui non riesce a prendere in mano il centrocampo come al solito, ma nella ripresa è molto efficace, raddoppi compresi, semmai se gli si può fare un appunto, va un po’ molliccio sulla finta di Pasquato che stava preparandosi al tiro vincente. Calamita.

Acampora – 6All’inizio sente un po’ il derby, sbaglia qualche appoggio in alcuni casi, in altri tende troppo a portar palla, finendo per perderla. A lungo andare sbaglia meno e convince di più. Lottatore.

Situm – 7,5 Lui preferisce la sinistra ed infatti è partendo da lì che decide la gara, ma anche a destra può essere decisivo. Nel primo tempo gli arrivano pochi palloni, ma quando fa il movimento giusto per andarselo a cercare, segna il gol del vantaggio. Bjelica dice che è da Nazionale, noi diciamo da sempre che se prenderà piena coscienza dei propri mezzi, diventerà devastante per la categoria. SuperMario.

Nenè – 6Spesso anticipato in avvio di gara, riesce poco a far salire la squadra. Poi con il passare dei minuti, specie nella ripresa, contribuisce di più alla causa, e comincia a tenere più palloni e a scambiare meglio con i compagni. Incostante.

Catellani – 7Mezzo punto in più di partenza per il colpo di tacco che smarca Migliore in occasione del gol del vantaggio, il resto se lo guadagna per la voglia di lottare, anche di fisico, con buone giocate. Il rapporto con l’arbitro non è certo idilliaco, si becca anche un giallo. Ispirato.

Canadjija – 6Entra al posto di Acampora e da manforte al duo Juande – Brezo sino al termine, buona diga ne mezzo.

Calaiò – 7L’arciere mette dentro il suo primo sigillo, lo festeggiamo con la vittoria ed un bel sette in pagella.

Ciurria – s.v. – Non si può che essere contenti di rivederlo in campo, anche se solo per qualche minuto.

Mister Bjelica – 7Tre vittorie consecutive, per scacciare subito qualche critica, palesemente eccessiva e ingiustificata, che lo aveva colpito specie al termine del primo match a Bari. Dal canto suo mantiene la lucidità che lo contraddistingue, parlando di un primo tempo non all’altezza di come lo aveva preparato con la squadra, elogiando invece la buona seconda frazione. Nelle ultime due trasferte gioca sempre con il 4-3-3, variando anche il terzo interprete, Canadjija a Salerno, Acampora a Livorno, ma continuando a rinunciare ad Errasti, evidentemente più visto dal tecnico come alternativa a Juande che non agli interni di centrocampo. Davanti poi continuano le rotazioni, specie tra Nenè e Calaiò, mentre quello che gioca sempre è Situm, anche perché è quello che dimostra di avere più birra in corpo degli altri, specie se poi decide le partite allo scadere. Pretende di più dai suoi, nonostante le vittorie, ma non gli si può certe dar torno, se sei vuole lottare per le primissime posizioni.

Arbitro Di Paolo – 6Al di là dei precedenti con lo Spezia, almeno gli ultimi non certo positivi, non lo consideriamo uno dei più bravi. L’inizio gara è un po’ da protagonista, con i plateali rimproveri, specie ai giocatori spezzini, discutibile anche qualche scelta sui cartellini, ma per fortuna non fa errori decisivi per il risultato della gara.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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