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Un ritorno amaro, amarissimo, coinciso con l’immediato ritorno in Lega Pro: durerà infatti appena 257 giorni la cadetteria della matricola Como, ufficialmente retrocessa dopo l’uno a due casalingo contro la Ternana.
Ultimo posto in classifica, 30 punti, 4 partite vinte, 18 pareggiate e altrettante perse è il magro bottino sin qui raccolto dalla squadra prima di Sabatini, poi di Festa, quindi di Cuoghi. Nessuno dei tre è riuscito nell’impresa di invertire una rotta già segnata dalle prime giornate, a testimonianza di come l’allenatore sia sempre il primo a pagare colpe altrui, società in primis.
A caratterizzare la stagione stregata del prossimo avversario degli aquilotti, l’incapacità di gestire le situazioni di vantaggio, coincisa con un numero impressionante di punti persi per strada.
La sconfitta che ha sancito la fine di un’agonia ormai in atto da tempo è solo l’ultimo caso di un Como incapace di vincere dopo essersi portato avanti: contro Ternana, Pro Vercelli, Cesena, due volte Latina e Livorno, Virtus Lanciano, Novara, Trapani, Spezia, Cagliari, Bari, Virtus Entella, quindi Vicenza, i lombardi hanno segnato per primi, salvo poi perdere o pareggiare.
A nulla sono servite le 14 reti del gioiellino di casa Ganz, mosca bianca di una rosa troppo inesperta per fronteggiare al meglio un campionato lungo e asfissiante come quello della B. Non è un caso se, difatti, i numeri relativi ad attacco e difesa siano impietosi, con i lombardi primi nella speciale classifica dei peggiori.
Certi dell’ultimo posto, a due giornata dal termine, i ragazzi di Cuoghi – disposti in campo col 3-5-2, proveranno a regalare almeno una gioia al pubblico del Sinigaglia, ancora “promesso sposo” nonostante una stagione da archiviare nell’album dei brutti ricordi.