[ot-caption title=”Sciarpata in Curva Ferrovia – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/09/Curva-Ferrovia.jpg”]
E’ lo Spezia dei giovani, del talento e della voglia di arrivare.
Su questo non ci piove, la strada del mercato ha parlato chiaro fin da subito, tra fiducia e malumori più o meno evidenti e giustificati.
Poi ci sono i giovani fatti in casa, che non restano nelle distinte ma lottano in campo, e allora la soddisfazione è doppia per tutti; è sinonimo di strutture, di politica giovanile seria e di coraggio, coraggio di puntare su chi ha ancora molto da dimostrare ed ha qualità per farlo.
Il tutto, in mano ad un tecnico top per la categoria. Una miscela già vincente da altre parti.
Lo Spezia dei 10 punti non ha trovato fin qui una ribalta consona a quello che è il risultato di un mese di campionato.
A livello nazionale, se non anche regionale e provinciale, si fa fatica a parlare di questi colori, di questa gente, di questa società, dei risultati dell’ultimo anno.
Le ribalte, fino ad oggi, le hanno prese matricole terribili, nobili decadute e società sull’orlo del precipizio.
La simpatia mediatica, probabilmente, va guadagnata e sudata sotto molteplici punti di vista, e su questo aspetto, da queste parti abbiamo sempre avuto molti “nemici“, dichiarati e non.
Chissà, restare all’angolo delle luci dei riflettori potrebbe perfino giovare, in un ottica di superstizione da preservare, e pressione da controllare.
Di sicuro, il pubblico di Spezia si sta rendendo conto ogni giorno che passa del piccolo tesoro che ha tra le mani.
Forse inaspettato, forse no.
In attesa che i big acquistino gamba e trascinino questo gruppo ancora più in alto, questa piazza sta scoprendo la bellezza della pazienza, il perdono per un passaggio sbagliato, e quella mente libera che porta in automatico più fiducia, anche in campo.
Un circolo virtuoso che non può che far bene. Un passaggio radicale ma forse inevitabile, ora che questa categoria è diventata materia un po’ più comprensibile, rispetto agli anni scorsi.
Ora che sappiamo che la “fame” può arrivare persino oltre al “nome importante”, se questa è accompagnata da buona qualità.
Lavoro, sfrontatezza, qualità e solidità difensiva. Ingredienti e ricette chiare, in mano ad un mister che ha una voglia pazza di vincere e di sorprendere.
