L’Editoriale – Se una sostituzione diventa più importante di un orrore arbitrale…

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[ot-caption title=”Granoche e Sciaudone esultanoFoto Ezio Tassone” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/03/Esulta-0-1-Sciaudone.jpg”]

Partiamo dal presupposto che, per fortuna, stiamo parlando di calcio, argomento che si presta a mille interpretazioni e che si porta dietro un’aleatorietà che lo rende argomento aperto a tutti.
Perché sotto sotto, anche chi vede una partita alla settimana si sente allenatore, come chi dichiara amore eterno ad una maglia, si sente nel diritto di chiedere alla squadra sempre il duecento per cento.

Giudizi dei tifosi, giudizi tecnici, giudizi giornalistici, tutti giudicano, ma per giudicare ci vogliono comunque termini di paragone, qualche conoscenza dell’argomento che si tratta, obiettività di giudizio…

Non stiamo parlando di teorie astruse o di massimi sistemi, ma di giudicare e valutare lo svolgimento di un evento sportivo, di una partita di calcio: lo scopo di questa, lunga e forse superflua, introduzione era essenzialmente votato ad affermare che probabilmente se ci  mettiamo in 10 a giudicare la stessa gara, ne verranno fuori 10 giudizi diversi.
Ora che abbiamo scoperto l’acqua calda, veniamo al punto focale, la gara di sabato scorso a Brescia, il bel primo tempo, i gol sbagliati, l’orrore arbitrale, i cambi, il pareggio e il fine gara: quale di questi argomenti va sottolineato di più? In quale ci sono appunti da fare? Siamo in grado di scegliere?

Ma soprattutto sulla base di cosa discutiamo? In base a quale principio o a quali certezze?
Perché questo è il punto, queste le questioni difficili da stabilire…

Bene, allora proviamoci: partiamo dalla versione “senza peli sulla lingua”, quella intransigente.

Lo Spezia parte bene, fa un gol ma ne fallisce almeno altri tre nei primi venti minuti, poca cattiveria sotto porta, poco cinismo.
Per il resto del primo tempo, ottimo controllo dell’avversario, mai pericoloso, ma tendenza a gestire troppo la gara, senza magari cercare con maggiore insistenza la rete.
Inizio del secondo tempo sulla falsariga del primo, un paio di situazioni pericolose, poi il gol non gol di Granoche che cambia la gara.
Di Carlo sostituisce Fabbrini, uno dei più positivi, anche se non il migliore, con Baez, uno dei più negativi in questo campionato, e il Brescia prende fiducia, anche perché alla mezzora trova il gol.
Il mister invece di provare con le due punte, visto l’ingresso di Giannetti, preferisce togliere Granoche, tanto che nel finale sono solo i padroni di casa che sfiorano la vittoria…
Morale della favola: Una sostituzione decisiva, poco coraggio della squadra, addirittura impaurita nel finale, gol non dato che passa in secondo piano.

Proviamo invece a vederla in positivo, diciamo la versione “ottimista”.

Gran primo tempo degli uomini di Di Carlo che sfiorano il gol con Valentini, lo segnano con Sciaudone, poi nel completo controllo della gara, di fronte ad un Brescia annichilito, meriterebbero di chiudere la frazione con almeno tre gol di scarto.
L’inizio della ripresa non cambia il canovaccio con altre opportunità per gli ospiti, sfociate in un gol regolarissimo di Granoche, non visto dal miope assistente di linea dell’arbitro Martinelli.
Di Carlo è costretto a sostituire Fabbrini, trattato male a più riprese da Untersee, senza essere tutelato dal direttore di gara, reo anzi di averlo anche ammonito.
I bianchi si innervosiscono, di contro il Brescia, anche per merito di un paio di sostituzioni azzeccate da Cagni, mette la testa fuori dal guscio, trovando un gol per certi versi casuale, con il peggiore in campo, sino a quel momento, Mauri.
Il calcio è strano e una gara chiusa, come sarebbe stata sul doppio vantaggio spezzino, si riapre in modo clamoroso, ed anche se lo Spezia, con l’ingresso di Giannetti, prova lo stesso a vincerla, vanno più vicini a farlo i padroni dni casa con due ghiotte opportunità nel finale.
Morale: Pareggio ingiusto, specie per la rete negata, diventata determinante visto l’esito finale, di una gara dominata dagli ospiti per almeno 70 minuti.

Qual’è la versione più “giusta” quella che media le due? O magari quella che da peso a tutto e cerca di fare un’analisi completa, considerando le implicazioni già ben note alle vigilia, come il cambio del tecnico in casa bresciana, con annessi e connessi, compresa la forza dei padroni di casa dalla cintola in su.

In sostanza, ognuno la veda come vuole, metta in croce la squadra ed il tecnico, o ne tessa le lodi incondizionatamente, basta però che non ci veniate a raccontare che è più importante una sostituzione di un undicesimo della squadra, rispetto ad un gol regolare non concesso, perché questo, se permettete, non lo accettiamo…

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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