Il commento – Eppure è ancora tutto sul tavolo…

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[ot-caption title=”Diego Fabbrini – Foto Ezio Tassone” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/03/Fabbrini.jpg”]

Incredibilmente, come la serie cadetta insegna sovente ogni anno, a primavera tutto il banco è sul tavolo, li da prendere o da perdere. Ma c’è, te lo puoi giocare, e dipende solo da te.

La sconfitta dell’Entella nel posticipo contro la Salernitana, a Chiavari, unito al tonfo del Bari tra le mura del Trapani e alle sconfitte di Benevento e Cittadella, appiattiscono quella parte calda della classifica.
Se da una parte questo dato lascia ancora più l’amaro in bocca per quello che avrebbe potuto significare una vittoria a Brescia, dall’altra fa tirare comunque un sospiro di sollievo, quando ti accorgi che pure in un pomeriggio non del tutto fortunato, sei rimasto li, guadagnando addirittura un leggero soffio di terreno sulle concorrenti.

Oltre che per guadagnare posizioni importanti in graduatoria, il bottino pieno a Brescia avrebbe fatto indirizzare le antenne al match in trasferta contro il Cittadella con animo più sereno, con mente leggermente più sgombra da obblighi di risultato particolari.
Un dettaglio, questo, che in parte sta alla base del galoppo inarrestabile della Spal, per esempio, come di tutte quelle formazioni che in questi anni hanno preso la rincorsa per non fermarsi quasi mai, sorrette da gambe e morale alto, mente libera e spensieratezza.

Più che delusa, una parte consistente della piazza pesa la sua amarezza alla bilancia di continue occasioni mancate d’un pelo, vuoi per colpe tue, vuoi per marchiani orrori arbitrali che sono costati punti preziosissimi ai ragazzi di Mimmo Di Carlo.
Punti che, chissà, avrebbero fatto molto comodo proprio in termini di mente sgombra e morale alle stelle, come detto poc’anzi, guidando tutto il gruppo ad un cammino leggermente più agevole.
Non c’è rabbia, non c’è contestazione, c’è solo consapevolezza che si possa senz’altro ottenere di più dalle proprie qualità, e si debba, invece, ottenere quanto ci spetta da terne arbitrali troppo spesso inadeguate e troppo spesso condizionanti in negativo, nel contesto dell’equilibrio che regna nella zona Play Off, dove due o tre punti in più o in meno possono significare una vicinanza fondamentale alle porte del paradiso, o dell’anonimato.

La società, rimasta almeno ufficialmente abbastanza in sordina dopo il fattaccio di Brescia, non potrà più tollerare oltre, perché davvero il momento è di quelli caldi e questa piazza, questi dirigenti e parte di questi giocatori, hanno già subìto troppo negli ultimi anni. La misura è stracolma e qualcuno dovrà pur accorgersene.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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