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Non vogliamo guardare chissà quanti avversari, nel ragionamento che andremo a fare e neppure ad altre partite che non riguardino noi.
Vogliamo guardare in casa nostra, ai nostri ostacoli, ai nostri punti di forza e alle nostre debolezze, il tutto rapportato alle regole per la disputa dei Play Off.
Con un occhio di riguardo, meritato, solo per un’altra concorrente.
E’ chiaro ed evidente quanto tutto si giochi attorno ai punti del Frosinone, del Perugia, forse del Benevento, e ovviamente i nostri.
Il cammino della squadra di Mimmo Di Carlo ha subito intoppi figli di evidenti colpe nate in estate, quando si sono fatte, o si sono dovute fare, alcune scelte che non hanno pagato.
Da qui il mercato di gennaio, con la società decisa a mettere una pezza ai primi mesi balbettanti, una squadra che ne esce sicuramente più completa, anche se ricoperta dalla nuvola Giannetti, una nuvola grande quanto mezzo cielo.
Errore o sfortuna lo capiremo a breve, a luci spente.
Quello che non va giù, pensando al filo sottile che tiene in bilico diverse formazioni in ottica Play Off, è il pensiero delle due partite disputate contro il Frosinone.
La squadra di Marino, all’andata, portò a casa un pareggio assolutamente disonesto, dopo quel gol clamorosamente annullato a Terzi ad una manciata di minuti dalla fine.
Sarebbero stati, probabilmente, un punto in meno per il Frosinone e due punti in più per lo Spezia.
Al ritorno, il ricordo del gol non dato a Granoche sullo 0-0 è ancora vernice fresca, nel mezzo di una partita equilibrata, in cui un gol avrebbe inevitabilmente cambiato direzione al match.
Il gol lo trova anche Dionisi, nella ripresa, e tutto logicamente cambia in favore dei laziali.
Una partita completamente falsata, ma dalla quale i canarini escono con 3 puntoni, contro gli zero delle aquile.
Non vogliamo fare altri conti, non vogliamo ripensare ad Avellino, a Benevento, a Brescia, al rigore non dato a Piccolo contro la Spal, altro episodio che avrebbe potuto restituire qualcosina del bottino di cui siamo stati derubati durante l’anno.
Non certo uno scandalo quest’ultimo episodio, certo è che anche in questo caso il fischietto di giornata proprio non se l’è sentita, di concederci qualcosa.
Sorridiamo, pensando a quanto sia per noi estremamente complicato ottenere qualcosa oltre al giusto, fosse anche un mezzo favore.
Restiamo, insomma, alle due partite contro il Frosinone e notiamo come già cambierebbe il mondo, pensando ad un esito regolare delle due partite, senza necessariamente contare una vittoria aquilotta nella gara di due settimane fa.
Questo non può e non deve andare giù.
Questo resta da gridare in ogni sede appropriata, ora e quando finirà questo torneo, quando non servirà più a niente o forse si pensando al futuro, ad un ruolo più incisivo e fortunato di questa società nei piani alti e dintorni.
Pensando magari ad un progetto serio riguardante lo stadio, con lavori prestabiliti, da mostrare in ogni ufficio della Lega Calcio.
Guarda caso, ciò che ha fatto il Frosinone in questi mesi.
A breve ci saranno le elezioni, a breve la società potrà sedersi attorno ad un tavolo più robusto, con la giusta fretta.
