Il Pagellone di Spezia-Reggiana: I gol dal sangue sprugolino, giovani ed esperti sugli scudi

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[ot-caption title=”Il gol di CeccaroniFoto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/08/Gol-di-Ceccaroni.jpg”]

BASSI – 6  Solo un intervento degno di nota, in presa bassa sugli sviluppi di un pericoloso colpo di testa diretto nell’angolino. Poi solo normale amministrazione. Roba che Chichizola conosce a memoria..

TERZI – 7  Concede le briciole agli avanti reggiani, ma a pensarci bene, forse nemmeno quelle. Sposta di qualche metro sulla destra il suo raggio d’azione rispetto allo scorso anno, ricomincia da colonna portante del reparto. Sicurezza, leadership e tanta voglia di recitare un ruolo da play arretrato, dati i suoi educatissimi piedi.

GIANI – 6,5  Posizionato al centro della difesa a 3, l’ex capitano della Spal imposta, sbroglia e mostra un grande senso della posizione. Ricorda per certi versi il Pietro Fusco giocatore, tempismi pregevoli nel gioco aereo, a dispetto della statura. Potrebbe trovare gol pesanti sui calci piazzati in zona offensiva, quelli che sono mancati la scorsa stagione. Lui e Terzi dispensano esperienza e personalità in un reparto probabilmente rinforzato ancora di più, rispetto a qualche mese fa.

CECCARONI – 6,5  Ha il grande merito di sbloccare il match e portare la prima ventata (immaginaria) di piacere in un pomeriggio bollente. E’ elegante, gioca semplice e sa quando badare al sodo. Può crescere ancora tanto, sarà questa la stagione in cui dovrà fare la voce grossa e tirare fuori quella tempra da combattente sulla quale può, e deve, lavorare ancora un pò.

DE COL – 6  Quando spinge, dimostra già buona gamba. La sua forza è la fase difensiva, di fronte ad una Reggiana che gioca in ampiezza si concede pochi voli, preoccupandosi di mantenere la posizione. Cresce nella ripresa, quando scodella in mezzo all’area  dei palloni interessanti.

MIGLIORE – 6  Anche per lui vale il discorso tattico fatto per De Col, primo tempo più di guardia che di freccia. Però è bello rivederlo ancora qui, autentica bandiera ormai del club bianco. Nel secondo tempo, in seguito all’inferiorità numerica granata, ha più campo e libertà d’azione, quindi inizia a divertirsi  e a divertire, pur senza strafare.

ACAMPORA – 6,5  Parte malino, ma va detto che è adattato da Gallo nel ruolo di Play, viste le assenze di Juande e di Maggiore. Perde qualche palla pericolosa quando si intestardisce nel tener palla e nel voler giocare più di due tocchi. Cresce in intensità agonistica nella ripresa, prende a fiancate il centrocampo granata. Più che operare da regista, è questo il suo pane. Da interno potrà fare ancora meglio. Chissà che sia, finalmente per lui, questa la stagione della consacrazione.

VIGNALI – 7  Ha il pregio di cercare sovente la giocata rasoterra e in rapidità, nonostante un fisico importante. Va vicino al gol più volte fino a trovarlo con un destro al volo di rara bellezza. Non è un terzino, è una mezzala di grandissima prospettiva, Gallo lo sa benissimo perchè il centrocampista spezzino era un punto di forza imprescindibile di quella sua Primavera delle meraviglie.

SCIAUDONE – 7  Nei primi minuti del match cerca a più riprese la verticale con Granoche, fatica a carburare ma lotta su ogni palla. Il 3-5-2 è disegnato anche su di lui, esuberante allenatore in campo per come sprona e guida i compagni. Come Acampora, cresce anch’egli alla distanza. Si divora un gol per lui forse troppo semplice a metà ripresa, difatti poco dopo segna un gol complicatissimo e bellissimo. Lo conosciamo..

FORTE – 7  Ha lampi di talento purissimo, di lui colpisce la facilità di palleggio nello stretto ed il modo col quale dialoga coi compagni. Tanto movimento per e intorno a Granoche, sfiora il gol nel primo tempo con un bel sinistro a giro, ed in generale dà la sensazione di “esserci” sempre in zona pericolo, su ogni palla buttata in area. Non è poco. Da affinare l’intesa col diablo, ma pare già poter essere un punto fermo e preziosissimo dello Spezia di Gallo.

GRANOCHE – 6  Ricomincia da dove ha lasciato: corre, lotta, si sbatte, recupera palloni che sembrano persi e trova in Forte un compagno di reparto in grado come lui di fare a sportellate. Una partita senza grossi strappi, ma se pensiamo che ad agosto lo scorso anno neppure l’avevamo visto…

PICCOLO – 6  Ancora da decidere il suo futuro, ma se sarà qui, il tecnico spezzino avrà un elemento sul fronte offensivo in grado di dare cambio di passo ed imprevedibilità. Se non si perde, come troppo spesso gli capita, in un bicchier d’acqua, e se ritrova spunti del giocatore che avevamo conosciuto al suo arrivo in maglia bianca.

MASTINU – S.V.

CANDELA –  S.V.

All. GALLO/CHIAPPARA – 7  La squalifica di Gallo manda Chiappara in panchina, ed è già emozionante vederlo li, per chi si è innamorato del sindaco – giocatore. La prima al “Picco”, in una partita comunque sentita dalla tifoseria, fila liscia come l’olio. Lo Spezia dimostra talento, fame e corsa. Ingredienti che si sposano alla perfezione con le mura ed i gradoni del secolare impianto di viale Fieschi, col suo spirito. Mancano solo un paio di puntelli, se saranno di peso, ci potremo divertire oltre quelle che ad oggi sono le aspettative.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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