Verso Ascoli – Alla ricerca del killer instinct

|

|

Ricomincia da Ascoli la corsa dei bianchi alla ricerca degli alti lidi di questo campionato.
Ricomincia da Ascoli la voglia di mettere la freccia, li dove lo scorso anno Fabio Gallo toccò il punto più basso della sua gestione, una trasferta a noi storicamente ostile, con tanti KO e pochissimi punti raccolti.

La banda di Marino ha fame a sufficienza per voler correre e sorprendere, mancano per ora alcuni dettagli importanti per puntare con decisione ai vertici, il più importante dei quali è il cinismo che contraddistingue le squadre più complete.

Giocano bene le aquile, subiscono anche poco in proporzione al gioco d’attacco prodotto ed alla mole di gioco costruita.
Quelle poche imperfezioni createsi tra mediana e reparto difensivo sono state pagate a caro prezzo, mentre davanti si fa fatica a trovare il killer instinct necessario ad indirizzare le partite, o ad ucciderle, o a riprenderle.
C’è poca casualità in questo, per adesso; se non segna Andrej Galabinov, che già di per sé non è giocatore da 20 gol a stagione, difficilmente segnano gli esterni offensivi.

Okereke,  Bidaoui, Pierini, Gyasi, fin qui hanno mostrato buona gamba ed ottima rapidità, ma a parte i tre gol del nigeriano, che manca ancora di continuità nonostante una crescita evidente rispetto al passato, gli altri non bucano certo la rete.
Lo stesso Pierini, che ha esaltato ed illuso il pubblico del “Picco” con quella doppietta magistrale al Brescia, fatica a ritagliarsi un ruolo importante, chiuso in parte da Bidaoui, in parte da qualche sua prestazione successiva non esaltante, ed in parte da qualche malanno fisico che ne ha rallentato la disponibilità.

Domani mancherà il centravanti bulgaro, toccherà nuovamente ad Okereke spostarsi al centro dell’attacco ma la cosa preoccupa meno, trattandosi di gara in trasferta nella quale potrebbero crearsi spazi e dettami di profondità mancanti per forza di cose nella ripresa contro il Foggia.

Gyasi e Pierini si giocano una maglia, mentre Bidaoui ha qualcosa da farsi perdonare dopo tutti quei palloni lanciati al vento nell’ultima gara casalinga, un tesoro buttato via.
E’ difficile parlar male del belga-marocchino, lo stesso Pasquale Marino ieri in conferenza stampa ne ha tessuto in parte le lodi, essendo un giocatore che salta sistematicamente l’uomo.
Proprio per questo è fondamentale una sua crescita in termini di “scelta” dell’ultimo atto delle sue azioni personali, in fatto di concretezza sotto porta o di altruismo in area di rigore avversaria.

Di certo c’è che l’Ascoli è formazione di livello ma assolutamente alla portata, e questo Spezia deve trovare una formula per andare alla ricerca di quelle due-tre vittorie consecutive che consentano un balzo che tutti aspettano in classifica.
Un salto, però, direttamente proporzionale alla crescita dei suoi effettivi d’attacco, alla loro esplosione, alla qualità del loro pensiero.
Non si scappa da qui.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui
Captcha verification failed!
Punteggio utente captcha non riuscito. Ci contatti per favore!

Ultimi articoli

News Italpress

Altri Articoli
Correlati

Il PAGELLONE di Spezia-Venezia – Esterni decisivi, ottima solidità, finalmente Pio in gol

ZOET 6,5 - Come è accaduto molto spesso nelle...

Le Interviste – D’Angelo: “Vinto con le nostre forze, compiuto una grande impresa in un Picco straordinario”

Dopo la salvezza conquistata sul campo nell'ultima giornata di...

TOP & FLOP di Spezia-Venezia – Elia e Reca, esterni al potere!

Finisce 2-1 la gara del "Picco" tra Spezia e...

SPEZIA-VENEZIA: 2-1 SARA’ ANCORA SERIE B, PIO E RECA MANDANO IL ‘PICCO’ IN DELIRIO

Finisce con il 'Picco' in delirio che festeggia una...
P