Il PAGELLONE dell’Andata – CENTROCAMPO

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RICCI – 6,5 Marino ed Angelozzi non hanno avuto grossi dubbi nel puntare sul talento classe ’94 per il ruolo di regista.
Più lo osservi, più hai la sensazione che sia nato per stare li, in quella centralissima mattonella del centrocampo, goniometro ai piedi.
Da subito e senza indugi il tecnico aquilotto gli dona le chiavi della mediana, la tecnica e la visione di gioco gli consentono i famosi “due tocchi” senza particolari problemi, è bello a vedersi, anche se a volte eccede e sbaglia per troppa sicurezza.
C’è da dire che tocca un’infinità di palloni, e che Marino gli chiede spesso di rischiare anche la giocata in verticale, o di tentare la giocata di prima.
Colleziona 17 presenze condite da tre gol, un’altra annata dunque di ottima gavetta in questa categoria, dopo l’anno a Perugia e quello a Salerno, due piazze importanti in cui ha sempre trovato il campo con regolarità.
Gli manca forse qualche chilo e qualche centimetro per fare la voce grossa pure in termini di interdizione, ma date le caratteristiche, non è affatto insufficiente il suo apporto anche da questo punto di vista. Anzi.

MORA Р6,5 Un deciso passo avanti rispetto alla scorso girone di ritorno, e questa ̬ notizia lieta per i tifosi aquilotti che tanto lo hanno aspettato.
L’inizio di stagione è inevitabilmente influenzato dagli ultimi mesi dello scorso campionato, Marino gli preferisce altri interpreti per il ruolo di mezzala ma lui lavora a testa bassa con grande intensità, fino al momento del suo nuovo lancio, in un periodo di squalifiche ed infortuni nella mediana bianca.
Sale in cattedra dunque quando meno te lo aspetti, con un crescendo di prestazioni positive che fanno perfino pensare di aver recuperato quel giocatore totale ammirato a Ferrara.
Buona gamba, buona legna, meno errori in disimpegno rispetto al recente passato, assist preziosi ed una ritrovata pericolosità in zona gol.
Un giocatore ritrovato, che vive un pieno di fiducia da parte del pubblico e di autostima personale, che si era un pò persa e che ora deve continuare ad essere il carburante sufficiente a non abbassare la tensione.

BARTOLOMEI – 7 L’ex Cittadella, classe ’89, è stato uno dei primissimi arrivi in casa Spezia questa estate. Angelozzi l’ha studiato attentamente nei due anni in maglia granata dove è risultato uno dei protagonisti degli ottimi campionati dei veneti.
Fin dal ritiro e dalle prime amichevoli dimostra le sue qualità tecniche e fisiche, tanta benzina in corpo ed una propensione agli alti ritmi, cosa che mancava terribilmente alla mediana della gestione Gallo.
16 presenze, due gol e diverse altre occasioni in cui l’ha sfiorato, la piccola macchia dell’ingenua espulsione di Salerno, dopo la quale fa un po’ fatica a tornare ai livelli altissimi della prima parte di stagione.
Ciò nonostante risulta sempre elemento vivo, presente, mai banale anche nelle giornate meno positive, con quel tiro perennemente in canna ed una visione di gioco che gli permette di servire, sempre con buona qualità, la palla in verticale per mettere i compagni nelle migliori condizioni per far male.
E’ uno dei beniamini del pubblico, uno con tempra da “Picco”, nel pieno della sua carriera e con tanta voglia di compiere ancora un salto in avanti, alla soglia dei 30 anni e dopo una carriera travagliata.

MAGGIORE – 6 Giulio, che dire. Lo spazio è stretto in questo centrocampo, ricco come poche altre volte di giocatori esperti con un buon mix di qualità e quantità.
Il tira e molla della firma sul rinnovo contrattuale lo tiene in disparte per buona parte dell’estate, a questo si aggiunge qualche inconveniente muscolare, tanto basta per restare ai margini ad inizio stagione.
La firma sul contratto ed il pieno recupero fisico gli consentono di guadagnare terreno tra le considerazioni del mister che, comunque, mai l’ha perso di vista nelle prime settimane.
Giulio ripaga la fiducia cercando sempre il suo calcio di qualità, trovandolo a sprazzi, ma dando sempre tutto come nella sua natura.
Un calcio fatto di corse in avanti e di ritmo da abbinare alle sue indubbie qualità tecniche.
Mette insieme 10 presenze, certamente un numero inferiore alle sue abitudini, complice anche un nuovo infortunio che lo toglie dalla lista dei disponibili nell’ultimo periodo del girone d’andata.
Allenatore, direttore, la piazza, tutti sono ancora in attesa di un suo ulteriore salto di qualità, di qualcosa che ha nelle corde e che deve uscire con prepotenza, sbaragliando la concorrenza.

CRIMI – 7,5 Fino all’infortunio che lo costringe ai box nell’ultimo mese e mezzo, è l’anima del centrocampo spezzino. Testa, cuore, polmoni.
Un mostro di rendimento, di carattere e di furbizia, macina chilometri lanciandosi in pressione sui portatori di palla avversari, grazie a lui lo Spezia riconquista tanti palloni col baricentro alto. Parte da mezzala e finisce molto spesso a giocare tra le linee della tre quarti avversaria, sotto punta, poi dopo tre secondi te lo ritrovi già testa bassa a sbrogliare situazioni complesse nei pressi della nostra area di rigore.
Un grande acquisto, il suo, giocatore che conosce a memoria la B e che ha assaggiato un po’ di A quando, qualche anno fa, pareva destinato a quella categoria.
Pasquale Marino lo riavrà a pieno regime contro il Venezia, con lui e Maggiore ristabiliti, con questo Mora, il centrocampo aquilotto non avrà bisogno di alcun che nel mercato di gennaio.

DE FRANCESCO – 6 Dopo i mesi positivi trascorsi sotto la gestione di Fabio Gallo, in questa stagione resta ai margini, chiuso com’è da un centrocampo qualitativamente e numericamente più completo e meglio assortito rispetto allo scorso anno.
Pareva destinato a fungere da regista in competizione, o in alternativa, a Matteo Ricci, ma l’esperimento di mister Marino è rientrato.
Indossa una maglia da titolare a Crotone e risponde “presente” con un gran gol e sfiorandone un altro.
Sarebbe stata una doppietta da tenere in seria considerazione.
Vale quanto meno la nostra sufficienza, nonostante i pochi minuti racimolati.

VIGNALI – 6 Non sapevamo se inserirlo tra i difensori, suo ruolo ormai formale, o tra gli attaccanti, ruolo maggiormente praticato negli ultimi tempi.
Nel dubbio, lo inseriamo nel mezzo.
E’ chiaramente un jolly prezioso per questa squadra, uno che non spicca ancora per intraprendenza ed incisività ma che sa calpestare diverse mattonelle di campo con buona disciplina. E non è poco.
Fino ad un paio d’anni fa pareva destinato a diventare un’ottima mezzala, dati il fisico, la corsa e la capacità di inserirsi con buon tempismo in area di rigore, poi Mimmo Di Carlo l’ha trasformato in terzino destro, senza grossi risultati apparenti; la stessa strada l’ha ripercorsa Marino, in questa stagione, quando si è trattato di mettere per un momento in naftalina De Col.
Finisce, appunto, in attacco, causa l’emergenza che negli ultimi tempi ha colpito il settore. Per lui la porta è sempre molto piccola, però sa creare scompiglio e “vede” i compagni in area, la prestazione di Crotone è il suo miglior biglietto da visita.
Può e deve crescere ancora tanto, col recupero di tutti gli attaccanti tornerà a rendersi utile in altre zone di campo. A meno che Marino….

ACAMPORA – S.V.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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