FOCUS – Keep Calm & recuperiamo tutti..

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Ora si, si può parlare di crisi, di questa brutta parola con la quale quasi tutte le formazioni, ciclicamente, devono fare i conti in maniera più o meno pesante.

Per gli uomini di Marino il periodo buio è arrivato senza ricevere campanelli d’allarme evidenti, anzi, subito a ridosso del periodo migliore, dopo quei mesi di grandi prestazioni ai quali è seguito un filotto di nove risultati utili che avevano fatto pensare in grande.
Era stata presa una scia importante, in classifica.

Quella rocambolesca sconfitta di Carpi ha fatto riaprire improvvisamente gli occhi, al “Cabassi” è avvenuta la prima vera dispersione di un patrimonio, una partita già vinta buttata alle ortiche negli ultimi 5 minuti contro un avversario in grande difficoltà.
Il Padova, sabato scorso al “Picco”, ha rappresentato la seconda grande dispersione, perchè poi, perdere contro Verona e Pescara ci può stare eccome.

Sarebbe bastato, dopo quei nove risultati utili consecutivi, vivere un pò di altalena, una sconfitta la, una vittoria qua, e via cosi. Sarebbe bastato per difendere una buona posizione all’interno di quella griglia Play Off che non vede formazioni arrembanti o dall’andatura decisa.
A Cittadella, probabilmente, non credono neppure ai loro occhi: essere davanti a noi avendo persino una partita in meno, e dopo che lo Spezia ha vinto, dominando in casa loro, solo poche settimane fa. Ma tant’è.

In un campionato come questo non serve compiere un miracolo per centrare quanto meno l’ottava piazza, certamente però è indispensabile una minima andatura costante, qualche filotto di un paio di vittorie consecutive, non di più.
E, cosa fondamentale, godere il più possibile di buona salute nei tuoi interpreti più importanti, oltre a saper strappare punti anche in maniera un pò sporca e fortuita, nelle giornate meno brillanti.
Particolari, questi due, che non arridono alle aquile, incapaci a volte di strappare punti perfino al termine di prestazioni importanti, o comunque non cosi deludenti, e vittime spesso di vere e proprie emergenze che attanagliano interi reparti.

L’attacco andato in scena contro il Padova è emblematico di tale situazione, qualcosa che forse non giustifica la sconfitta interna contro il fanalino di coda del campionato, e però può svelare qualcosa di importante: un attacco Vignali Okereke Pierini, per vari motivi, non ha grossi argomenti per fare la voce grossa e consentire quegli spunti in grado di conquistare a mani basse l’intera posta in palio.
Se a questa squadra mancano di volta in volta due, tre, quattro interpreti importanti per il gioco del tecnico siciliano, ecco che la faccenda si fa dura, a maggior ragione se non si è sorretti da buona sorte, da portieri miracolosi o da giornate fortunate dove peschi il jolly magari da un calcio da fermo, da uno stinco avversario, da una deviazione che anzi che sulla linea di porta, manda la palla nell’angolino imprendibile per portiere e difensori avversari.

Insomma, c’è un pò di tutto dentro questa brusca frenata, e non tutte sono colpe evidenti.
Di sicuro fa specie, dopo il calcio prodotto per mesi, dopo i complimenti di tutti, vedere questa squadra attualmente fuori dalle prime otto, e con una prospettiva presente tutt’altro che rosea per via del calendario.

Non rimane che stringersi, senza piangersi addosso e prendendola anche un pò con filosofia, noi che conosciamo ormai tutti i dettagli e gli increspamenti di questa categoria.
Non rimane che ritrovare una giusta dose di brillantezza e, soprattutto, recuperare Capradossi, Bidaoui, Gyasi, quel Da Cruz ammirato contro il Livorno.
Scuotere e ridare fiducia ad Okereke, convincere Galabinov a tirare fuori finalmente le sue qualità ed un briciolo di orgoglio almeno per questo finale di stagione.

Sarebbe un peccato buttare via del tutto questa annata, anche se Angelozzi ha già pronto righello, penna, bilancia e calcolatrice: chi lo meriterà, a luglio riprenderà un filo del discorso che, comunque vada questo finale di campionato, appare già imbastito chiaramente.
Un filo la cui tela necessiterà di tre, quattro ritocchi in grado davvero di regalare quel quid in più che fin qui è mancato.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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