Nell’attesa che anche il Benevento produca effettivamente il suo ricorso, le carte del ricorso precedente, cioè quello del Livorno, sono già state trasmesse dal Giudice Sportivo alla Procura Federale.
In ballo la solita questione, quella del tesseramento di David Okereke, giunto dalla Nigeria nel 2015, ancora minorenne e tesserato per la Lavagnese, per poi passare allo Spezia il 6 gennaio del 2016 da maggiorenne.
In buona sostanza l’avvocato Grassani che ha presentato il ricorso per il Livorno, ritiene di avere le prove che il calciatore sia stato effettivamente tesserato per una società Nigeriana, non necessariamente l’Academia di Abuja, disputando alcuni tornei.
In realtà al momento del tesseramento italiano, la Figc ha interpellato la Federazione Nigeriana per avere conferma dell’inesistenza del tesseramento stesso, ricevendone la certificazione, per cui rimane difficile capire come le nuove prove, o presunte tali, in mano al legale possano portare ad uno stravolgimento della situazione in essere.
Peraltro non mancano i casi analoghi, decine se non centinaia di ragazzi che arrivano dalle Accademie in Africa e Sud America e continuamente tesserati in Europa.
Ne può aggiungere molto alla questione l’inchiesta Penale della Procura spezzina, che va ad interessare il modus operandi utilizzato per far arrivare in Italia detti giocatori e per il quale non è mai stata aperta altrove nessuna azione simile.
Ma che in sostanza non da nessun impulso nuovo a quello che è il ricorso di Grassani, incentrato sull’eventuale tesseramento precedente, non certo sulla procedura.
A nostro parere, ma anche rispetto a quello di diversi legali esperti di diritto sportivo, la questione non sembra così complicata e non può esserlo rispetto anche ad un parere della Procura Federale che può e deve dare un responso in tempi brevi, di modo che il Giudice Sportivo Battaglia, possa omologare le due gare in sospeso, possibilmente prima che il campionato, per lo Spezia, ricominci.
Utopia? No, atto dovuto nei confronti dello Spezia, dei suoi tifosi e del Campionato di B che deve affrontare la fase cruciale della stagione.
Perché si stanno sprecando fiumi di inchiostro e di pagine sul web, talvolta ben poco rispettose nei confronti una società tra le più virtuose del panorama calcistico nazionale.
Una decisione che non può essere diversa del confermare le vittorie acquisite sul campo, visto che nessun precedente ha mai portato a punti di penalizzazione o partite perse in passato e lo Spezia non può e non deve diventare capro espiatorio di un modus operandi più che diffuso nel panorama calcistico europeo.
