A circa un mese di distanza dal primo dei due ricorsi presentati al giudice sportivo, la Curva Ferrovia rompe il silenzio e lo fa, come di consueto, attraverso un comunicato ufficiale.
La tifoseria prende parola non tanto per contestare i ricorsi, che, a detta della curva, non sono altro che mosse politiche proprie “di chi fa calcio senza onore e senza dignità, non accettando le sconfitte“, perché per quello “sarà il tempo ad esprimere il proprio giudizio“.
Quanto piuttosto per “spronare e mobilitare una città intera” a difesa di questa squadra, etichettata dai tifosi come “patrimonio inestimabile della nostra città“.
Nel comunicato si esorta all’attivismo, perché “il momento del silenzio è finito“.
“Non è più possibile rimanere fermi e porgere l’altra guancia, perché la nostra città, la nostra tifoseria, la nostra maglia e questi fantastici ragazzi meritano rispetto da noi e dall’Italia intera“.
Un chiaro messaggio di solidarietà alla società, che va a sottolineare quel profondo legame che unisce tifoseria e squadra, quasi a voler ribadire il concetto del “non siete soli“, per citare il nostro inno. Perché “è nelle difficoltà“, dice la Ferrovia, “che lo spezzino ritrova la propria identità“.
Poi conclude con l’invito, a tutti i tifosi aquilotti, di prendere parte alla cena di Mercoledì 27 marzo, presso l’Area Verde di Melara, evento al quale parteciperà tutta la rosa.
Il tutto “per far capire a questi ragazzi che insieme vinceremo anche questa battaglia“, firmato Curva Ferrovia.