FOCUS – Fantasmi del passato, gridare o non gridare..?

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Qualcosa di simile è successo anche negli scorsi campionati.
Torti, scempi, settimane difficili che sono costate punti importanti nelle varie corse ai Play Off, sensazione di “contare” sempre troppo poco di fronte ad altre piazze.

Quanto successo a Foggia, con il gol di Okereke maldestramente annullato ed un rigore solare non concesso, riapre all’improvviso una ferita che da queste parti si riconosce subito.
Se agli uomini di Marino fosse stato dato il giusto, probabilmente oggi parleremmo di tre punti incredibilmente importanti, sofferti ma non certamente rubati.
Sarebbero stati, probabilmente, tre punti di grande maturità, visto l’atteggiamento tattico inizialmente guardingo mirato a smorzare sul nascere ogni possibile spazio, ogni focolare di entusiasmo in un catino ribollente di tifo.

Punti invece tolti ad una classifica che, dal nono al settimo posto, appare più come una volata che una corsa, dove decisivo è riuscire a strappare punti anche nelle giornate meno positive, e ancor più decisivo è far girare gli episodi dalla propria parte.
Il problema è che non sempre si può governare il proprio destino, con 25 uomini in campo tre dei quali sono chiamati a non fare danni.

La sconfitta casalinga del Perugia potrebbe anche apparire come una buona notizia, ma non la è, perchè lo Spezia è ancora sotto alla formazione di Nesta ed in più si è visto scavalcato, ancora una volta, da un Cittadella che fa il suo, e si trova ora incredibilmente con due punti in più.
Roba da non credere, per chi ancora ricorda la vittoria esterna contro i veneti di qualche settimana fa.

Gridare o non gridare questa ingiustizia?
La piazza è per il si, ascolta la pancia, vorrebbe una presa di posizione forte e, noi aggiungiamo, chi meglio di un dirigente navigato e rispettato come Guido Angelozzi potrebbe farlo?
Non sappiamo quanto possa influire, sulle prossime partite, una presa di posizione forte ed ufficiale della società.
Chissà che basti un richiamo all’attenzione, un piccolo “pianto”, cose che in altre piazze portano poi spesso ad una compensazione.

Non è giusto che la partita contro l’Ascoli, al “Picco”, diventi praticamente impossibile da sbagliare per rientrare nel treno Play Off.
Questo è il grande peccato, questa è la morsa emotiva che gli uomini di Marino meritavano di evitare, perché un conto è riparare ai propri errori, un conto è dover rimediare ad altrui volontà.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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