Calo spettatori al Picco? Diamoci delle risposte..

|

|

Anche in questa stagione, e forse più che in ogni altra, ci siamo ritrovati ad affrontare il tanto chiacchierato tema sul calo spettatori al Picco.
Una questione amara, dolorosa e forse anche un po’ scomoda, su cui però non si può più stare a sorvolare.
Anzi occorre piuttosto approfondire il problema, perché di problema si tratta, e provare a darsi delle risposte.

Anche perché ormai, al Picco, gli spazi vuoti stanno sempre più diventando una costante, una brutta prassi a cui i tifosi dello Spezia non vogliono e non devono abituarsi.
Nel giro di 3 anni, infatti, la situazione sembra essere precipitata: dai 5730 abbonati (con una media di 7102 a partita) della stagione 2016-17, alle 3719 tessere attuali (con 5447 spettatori di media).
In soldoni, in 3 stagioni 2000 tessere in meno, numeri sconvolgenti per una piazza come Spezia, che dal grande ritorno in Serie B del 2012 mai era scesa sotto la soglia dei 4000 abbonamenti.

Sul trend particolarmente negativo di questa stagione, pesa il mancato raggiungimento dei play-off sotto la gestione Gallo, fatto non digerito da una piccola parte dei tifosi, che, etichettata la passata stagione come fallimentare, non ha rinnovato la fiducia alla squadra nell’ultima campagna abbonamenti.
Aldilà, però, di questo episodio non più di tanto influente, per forza di cose ci sono anche altri motivi che devono essere portati a galla, soprattutto per dare delle risposte a chi, con la passione nel cuore, continua a dimostrarsi un vero tifoso.

La causa principale di questo assenteismo da stadio potrebbe essere l’esuberante e forse eccesiva gestione Volpi.
Perché da sempre, appena approdato a Spezia, il nostro patron ha esplicitamente ribadito la sua volontà di traghettarci in Serie A, peraltro in tempi quasi impossibili.
Gran parte del pubblico, purtroppo, ha quindi preso troppo alla lettera lo slogan “tra 5 anni vi porto in Serie A” con cui Volpi si presentò quando ancora lo Spezia militava tra i dilettanti.
Tutte le aspettative e le ambizioni che di conseguenza si sono venute a creare col tempo, a più di 10 anni di distanza da quel lontano 2008, si sono riversate anche contro la società stessa, da parte di quella fetta di pubblico che, esigentissima e pretenziosa, vorrebbe che le promesse del patron fossero mantenute al più presto.

Ma veniamo poi a questioni più generiche, non riservate esclusivamente al caso-Spezia, come il fattore economico.
Non solo perché, seppur superata, la crisi economica deve aver comunque lasciato qualche cicatrice anche nei portafogli dei tifosi, ma anche e soprattutto per le tariffe dei tagliandi, che al Picco sono tra le più elevate della cadetteria (al contrario degli abbonamenti che invece hanno prezzi contenuti).

Possiamo poi tenere conto delle pay-tv, che con gli anni si sono impossessate del monopolio del calcio professionistico, incollando al televisore migliaia di tifosi impigriti dalla possibilità di godersi la patita in poltrona, anziché bagnarsi o raffreddarsi.
Ma, ad aver trasformato i tifosi in pantofolai, è stato anche il cosiddetto “spezzatino” della Serie B.
Perché se fino a qualche anno fa, sostanzialmente il campionato andava in scena il sabato alle 15, ora la giornata viene spezzettata su più giorni.
Questo consente sì alle pay-tv di assicurarsi un pacchetto telespettatori maggiore, però toglie anche molta gente dagli stadi, perché si danno vita ad orari inconsueti, che rendono difficoltosa la presenza a certe fasce d’età.
Finora, infatti, soltanto 3 volte al Picco si è giocato il sabato alle 15.
Per il resto, dall’anticipo del venerdì o del sabato sera, al posticipo della domenica pomeriggio, fino addirittura al monday night.

Se non altro, per questa stagione non può più esserci la scusante delle “partite noiose” e del “gioco poco propositivo“, perché finora al Picco si son viste delle signore sfide, emozionanti e piene zeppe di gol.
Dunque ora che andare al Picco è tornato ad essere un puro divertimento, ci auguriamo che questo terribile trend si possa invertire dalla prossima stagione, anche perché questa squadra non si merita certo di vedere i seggiolini bianchi della Ferrovia.

Leonardo Stefanelli
Leonardo Stefanelli
Nato a La Spezia e Diplomato al Liceo Classico Lorenzo Costa, sta frequentando la facoltà di Lettere Moderne presso l'Università di Genova. Dal 2017 collabora come redattore di SpeziaCalcioNews.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui
Captcha verification failed!
Punteggio utente captcha non riuscito. Ci contatti per favore!

Ultimi articoli

News Italpress

Altri Articoli
Correlati

Il PAGELLONE della Stagione – Il CENTROCAMPO

BANDINELLI 5,5 - 33 Presenze, 1962 minuti giocati I Numeri...

Il PAGELLONE della stagione – La DIFESA

DRAGOWSKI 5 - 13 Presenze, 1170 minuti giocati.L'estremo difensore...

Il Sondaggio – Vota i tre migliori di Spezia-Venezia

Proseguiamo gli appuntamenti con il nostro sondaggio relativo all'ultima...

Il PAGELLONE di Spezia-Venezia – Esterni decisivi, ottima solidità, finalmente Pio in gol

ZOET 6,5 - Come è accaduto molto spesso nelle...
P