Colla e Volpi avanti a braccetto? Sarebbe la soluzione migliore..

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Vicini ad un passaggio epocale, all’ingresso di un nuovo socio o al semplice proseguimento del programma triennale di Guido Angelozzi?
I tifosi, la città, si interrogano sui risvolti che un cambiamento potrebbe portare nella gestione e conduzione della società di Via Melara.

Si perché lo Spezia rimane comunque una delle società ad avere più solidità economica dell’intero panorama Nazionale, questione forse non ben chiara a chi pensa che sia uno scherzo portare avanti una società di Serie B con ambizioni.
E’ Per questo che la trattativa che sta avvicinando Gianpiero Colla, imprenditore dell’alluminio in ascesa, alle quote, o parte di esse, della società spezzina, sta facendo discutere.

Un salto in avanti che l’attuale Patron dell’Albissola, per la quale la Serie C equivale ad un’Europa League per le maglie bianche, ritiene di poter assorbire senza problemi, ma che presenta numeri ben diversi.
A far la differenza è il Centro Sportivo “Ferdeghini“, che sposta di circa 10 milioni il valore totale della società, essendone a tutti gli effetti un bene a bilancio.

Due centri sportivi, includendo Follo, che costano allo Spezia parecchio in termini di mantenimento e che portano il bilancio annuale dai 12 ai 14 milioni di Euro totali.
Poi c’è la questione “valore” della società, lievitato nell’ultimo anno di una costante intorno ad altri 10/12 milioni, considerando gli attuali valori di mercato di Augello e Okereke, solo per fare i nomi dei più cercati.

Tutto questo porta a pensare che l’altro Gianpiero, Fiorani, che tratta la società per conto di Gabriele Volpi, abbia ben chiaro quanto chiedere per l’intero pacchetto societario, Ferdeghini compreso, una cifra che difficilmente il gruppo di Colla potrebbe sborsare tutto in una volta.
Difficile anche se la Social Sport rinunciasse ai 10 milioni del Ferdeghini, acquisendolo in carico per poi affittarlo alla proprietà subentrante.

Più plausibile quindi in un primo momento, sempre che venga trovato un accordo sul prezzo delle quote, una partecipazione azionaria di Gianpiero Colla, magari con progetto di aumento delle quote nel corso degli anni.
Una soluzione che permetterebbe di “cadere in piedi“, come si suol dire, permettendo allo stesso Guido Angelozzi di continuare con l’attuale ambizioso programma triennale.

La compagine societaria però ne potrebbe giovare a livello di entusiasmo e di partecipazione, una delle mancanze che l’attuale distacco del Patron hanno evidenziato nell’ultimo periodo.
Un socio che parli da finanziatore e non da stipendiato, coinvolgendo la piazza in maniera diversa.
Fermo restando che, sarà meglio per tutti, evitare i voli pindarici o le pretese di grandi scalate, specie se il passaggio avverrà per un’ampia fetta di quote, perché i livelli di Volpi, anche quello più morigerato dell’ultimo periodo, sono difficili da raggiungere per tutti, abbiamo esempio recenti, anche molto eclatanti.

Per questo ci auguriamo di non dover rimpiangere il passato, sempre che di passato tra qualche giorno si debba iniziare a parlare…

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