FOCUS – Abbonamenti e passione, un’idea meravigliosa ci arriva da Terni

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Un’idea più ricca di quel che sembra, da studiare attentamente.

Sta facendo notizia, in questi giorni, il boom di abbonamenti strappati dalla Ternana in Lega Pro.
Prezzi letteralmente “stracciati“, un segnale forte della società per ripopolare il “Liberati” di tanti tifosi persi per strada negli ultimi anni.
5 euro in curva, 8 euro nei distinti, 10 euro in tribuna. Più della cifra in sé, però, conta l’idea.
Sono oltre dieci mila, ad oggi, le tessere vendute per una società che mira a ricreare entusiasmo prima ancora di completare l’opera del calcio mercato.
Chiamatelo marketing, a noi piace definirla “operazione simpatia“, ma anche qualcosa di molto vicino all’amore.

Chissà che questo esperimento, non originale forse ma senz’altro particolare e suggestivo, non possa essere seguito da altre società come la nostra, che vivono un particolare momento di difficoltà circa la fidelizzazione del proprio pubblico, vecchio e nuovo, storico e potenziale.
La vendita degli abbonamenti, visti i numeri non elevatissimi ed ad eccezione di qualche caso particolare, sono una voce ormai abbastanza irrisoria nella lista degli introiti di una società di calcio, soprattutto per quelle (poche) società in ordine coi conti ed in salute dal punto di vista economico, con Proprietà solide alle spalle.

Ripercorrere, anche solo in parte, la politica seguita questa estate dalla Ternana potrebbe apparire come il miglior messaggio di vicinanza possibile da parte di un Patron visto ormai fisicamente, e non solo, troppo distante dalla piazza.
Un segnale di vicinanza che non risulterebbe fine a se stesso, perchè in grado di ricreare nell’immediato fiducia, entusiasmo e vicinanza fisica allo Spezia Calcio, a quei gradoni ultimamente prosciugati di calore.
Occhi, i nostri, e telecamere, quelle delle Tv, che hanno immortalato troppi vuoti.
Al resto penserà Guido Angelozzi, intento in questi giorni a studiare centinaia di movimenti di mercato che gli ruotano attorno, alcuni dei quali dovranno necessariamente avere il giusto “peso” per alzare quell’asticella che lui stesso ha indicato come essenziale per puntare ai primissimi posti.

La scelta di Italiano come nuovo allenatore ha risposto ad una precisa voglia di far prevalere gli stimoli alle “carriere” dei candidati alla panchina aquilotta per il post Marino.
Ricreare da subito entusiasmo intorno a questo progetto, quindi, non potrà che fare bene a tutto l’ambiente, oltre che a questa idea meravigliosa del D.G.
Per questo ci permettiamo di chiedere al Patron, alla società Spezia Calcio, a Guido Angelozzi, di pensare ad una campagna abbonamenti che dia segno inequivocabile di una ritrovata vicinanza tra la società ed una tifoseria da tempo ormai un po’ “spenta” e persa per strada.

Un mancato guadagno oggi, per un profitto da raccogliere strada facendo con l’inizio della nuova stagione.
Qualcosa che certamente potrà avere il potere di spazzare via d’incanto ogni nube ed ogni grigiore coltivato da molti riguardo agli ultimi anni di gestione societaria, creando un feedback che potrebbe risultare finalmente esplosivo, capace di trascinare ad ogni risultato come nei momenti di massima simbiosi tra questo pubblico e la propria squadra.
La propria società.

Un ingaggio in meno, un pieno di entusiasmo in più.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

1 commento

  1. Non è una questione solo di prezzo. Lo Stadio è fatiscente, la curva non coperta e non c’è un progetto per renderlo più comodo e funzionale per le famiglie. La tribuna poi è originale…bisognerà coinvolgere le Belle Arti per metterci mano…
    La squadra non è presentata da anni ai tifosi. Manca comunicazione ad ogni livello se non 3/4 conferenze stampa dove mette la faccia solo il D.G. in situazioni estreme. Altrimenti SOLO assordanti silenzi e SOLO ingombranti assenze.
    Alcune esternazioni dell’A.D. in fase di presentazione di una campagna abbonamenti di un paio di anni da ed in altre situazioni hanno sdegnato chi tra problemi economici, fatica fisica se anziano, famiglia a cui “rubare tempo” ha fatto prevalere la passione per la maglia bianca.
    Continuiamo a dirci che ci siamo imborghesiti…ma questo è solo un piccolo spicchio di tifoseria. Quella che va allo stadio “per moda”. Ma un progetto VERO dovrebbe essere rivolto alla passione della gente. Prendete l’Atalanta: la presentazione della squadra è un evento cittadino. Tifosi storici, tifosi “per moda”, famiglie tutti raccolti a cantare ed applaudire squadra, presidente ed addetti ai lavori.
    A Spezia ci sono le “balle di fieno” che rotolano dando un segnale di desolante assenza. Assenza di progetto tecnico, sportivo e di comunità sportiva. Ci sono i soldi ed un Presidente serio che non ci abbandona sul ciglio della strada con un cartello: lo Spezia siamo Noi. E non è poco certo di questi tempi. Ed è da ringraziare… di questi tempi. Ma questi tempi rischiano di essere figli a se stessi se non cavalcati con passione. Perchè senza questa…di cosa stiamo parlando?

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