Il PAGELLONE di Parma-Spezia – Nuovi ottimi orchestrali, belle conferme, ma Nzola è un portento..

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PROVEDEL 7,5 Miracoloso su Karamoh e negli uno contro uno durante quella sfuriata finale dei padroni di casa. S’è rivisto il portiere di grande spessore che conoscevamo in cadetteria. Non sempre impeccabile in uscita, ma offre sufficiente sicurezza al reparto.

SALA 6 Dalla sua parte agiscono sempre giocatori di grande spessore, oggi era il turno di Gervinho. Fa fatica a contenerlo quando parte in progressione o palla al piede, ma è cosi per tutti. Alla distanza tiene botta, senza falle e affanni.

TERZI 6 Un errore forse più figlio di scarsa lucidità, in quell’intervento finale in area di rigore su Cornelius che costa due punti. Fin li, quindi per 90 minuti, solita grande partita in ogni lettura, cosi come in avvio di azione. Regista arretrato di ottima qualità. Nonostante l’ingenuità finale, non può meritare un’insufficienza.

CHABOT 7 Suo il gol che sblocca il match, una frustata di testa imparabile per uno Spezia che, finalmente, va in gol da situazione di corner con uno dei suoi centrali. Anche per lui, come per Terzi, partita di grande attenzione e temperamento, anche se può poco in quei minuti finali nei quali i bianchi di casa arrivavano un po’ da ogni parte. Altra prestazione maiuscola per il gigante tedesco, una delle sorprese più liete di questo avvio di stagione.

BASTONI 6,5 Anche oggi l’inizio è un po’ cosi e cosi, ma ha sempre il pregio di non abbassare la testa dopo i suoi errori. Anzi, da li riparte con sempre maggiore forza. Nel primo tempo si permette anche uno slalom sulla trequarti di casa terminata con un bolide a fil di palo. Da queste due ultime prestazioni deve prendere la forza per spiccare il volo da un punto di vista mentale, più che tecnico.

AGOUME 7 Un bell’esordio per questo giovanissimo francese fin qui relegato ai margini dall’ottimo impatto di Ricci con la categoria. La defezione dell’ultimo minuto del regista aquilotto gli consegna una maglia da titolare e nel vivo del gioco, contro quel marpione esperto di Kucka. Deve prendere le misure, scrollarsi di dosso un po’ di torpore, poi la sua partita è un crescendo sotto ogni punto di vista. Bei piedi, gran fisico, buona interdizione, un palo che grida vendetta, usa destro e sinistro con ottima dimestichezza. Un’arma in più per Italiano e per il centrocampo aquilotto. Più che il suo procuratore Damiani, siamo contenti noi..

BARTOLOMEI 6 Senza infamia e senza lode. Buona applicazione, supporta Agoume in quei primi minuti complessi per il francese, alza il baricentro e la fiducia nel secondo tempo. Per questione di centimetri, nel miglior momento dello Spezia, non trova Gyasi a pochi passi dalla porta. Sarebbe stato un cioccolatino dei suoi. Bene cosi.

POBEGA 6 Sufficienza stiracchiata per il gigante biondo ex Pordenone. Vale per lui un po’ il discorso fatto per Bartolomei. Sulla falsariga delle sue recenti apparizioni, può e deve crescere anche sotto il punto di vista della personalità.

AGUDELO 7 Frizzante, e questa volta molto bravo anche in fase di ripiegamento, laddove mostrò qualche falla nelle prime apparizioni. Il gol del raddoppio è una piccola perla, un fendente imparabile di prima intenzione su servizio di NZola, dopo un movimento dentro al campo che è figlio del calcio di Italiano.

GYASI 6 Nei primi minuti fiuta e trova la porta mancando sempre la necessaria cattiveria in un paio di situazioni interessanti. La sua è una gara senza grossi picchi verso l’alto, se si esclude qualche dialogo e ripartenza interessanti con Nzola nella ripresa.

NZOLA 7,5 Forza, tecnica, imprevedibilità, fa reparto da solo, tiene costantemente in apprensione la retroguardia parmense, gioca e fa giocare tutti con metri di campo dinanzi a loro. Un portento il suo impatto con la serie A.

FERRER 5,5 Questa volta il suo ingresso in campo non è esente da qualche pecca, Karamoh per poco non ringrazia.

ESTEVEZ 6,5 Anche per l’argentino è ora di esordio. Entra e colpisce subito un palo clamoroso, con un tiro di prima intenzione diretto al palo lontano che meritava miglior sorte. Una coordinazione degna di nota. Il suo spezzone di partita colpisce anche per temperamento. Un altro tassello di un puzzle di qualità, tempra e piedi di puro stampo argentino.

VERDE 6,5 Irrompe nella partita con tutta la sua qualità. Cerca sempre l’uno contro uno e quasi costantemente sguscia via, colpisce anch’egli un palo dopo un bel taglio palla al piede al limite dell’area, non trova la porta per poco in un’altra situazione da uno contro uno in area di rigore. Assatanato, concentrato, preziosissimo.

DELL’ORCO6 Quando Bastoni alza bandiera bianca, c’è sempre la buona diligenza dell’ex Lecce.

PICCOLI S.V.

All. ITALIANO 7,5 Scampoli di secondo tempo da grande squadra, che colpisce non tanto noi che conosciamo a memoria il suo calcio, quanto avversari e cronisti imparziali.
Una neo-promossa che gioca con tale personalità, che mostra questa mentalità, che vince in trasferta e non specula, ma anzi va vicina al terzo gol in almeno cinque occasioni – in tre delle quali colpisce i legni – beh.. c’è poco da dire. Non ha cambi per dare magari ossigeno a un capitan Terzi che arriva sempre sfinito ai 90 minuti cosi da irrobustire il reparto, su questo il Parma fa affidamento negli ultimi 15 minuti di gara costati caro. Solo un’ingenuità a pochi secondi dalla fine non consente ai suoi di strappare tre punti che sarebbero stati incredibilmente importanti, anche per come sarebbero stati colti. La sensazione, però, è quella che ci si trovi di fronte a un altro piccolo capolavoro. L’impatto con questa categoria, dribblando problematiche di ogni sorta, è semplicemente da applausi. Oggi, per altro, trova nuove frecce al suo arco, e altre presto ne ritroverà. Vince il suo duello personale con Liverani, per lunghi tratti di partita il Parma sembra tramortito e indeciso sul tipo di partita da andare a fare. Sembra capirci davvero poco, fino a quel finale figlio più della disperazione e di un calo fisico evidente della retroguardia aquilotta.
Ce n’è abbastanza per andar fieri di questo avvio di stagione.

Arbitro MARINI – 6,5 Decide di usare subito i cartellini e ne sventola due in pochi minuti, ma tutto sommato riesce a tenere in pugno la gara. Il rigore su Cornelius è uno di quelli che di solito si concede, anche se l’attaccante è bravo a procurarselo.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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