PROVEDEL – 7 Due grandi interventi su Mihaila e su Kucka, non può nulla sui due gol ospiti.
VIGNALI – 6 Tiene botta non sempre in maniera impeccabile su Mihaila, c’è da dire che l’esterno parmense è l’attaccante più in forma tra i giallo – blu. Una ripresa fatta di maggior ordine, recuperi, qualche dribbling subìto ma anche qualche giocata delicata e riuscita in ripiegamento.
ISMAJLI – 6 Non impeccabile in fase di disimpegno, ma è dinamico e un osso duro per tutti. Sale di livello la sua prestazione nei minuti finali, salva la baracca con un intervento alla disperata, ma con tempismo perfetto, davanti a Provedel.
ERLIC – 6 Non funziona al meglio il gioco dei raddoppi con Bastoni su Karamoh, sufficienza stiracchiata.
BASTONI – 5 Vede i sorci verdi sul miglior Karamoh dell’anno, e ti pareva che il talento francese doveva svegliarsi dal letargo proprio oggi. Molto più del solito, poi, mancano lucidità e pulizia tecnica in fase di spinta, palla al piede, nonostante il bell’assist per Maggiore vanificato dal VAR.
RICCI – 5,5 Italiano glielo chiede, lui non riesce proprio a prendere in mano il match nella prima frazione di gioco. Non gli riesce neanche la voce grossa in fase di pressione, ciò che invece ultimamente gli è riuscito alla grande. Lascia presto il campo, con un’ ammonizione che funge da spada di Damocle sulle sue spalle.
ESTEVEZ – 5,5 È sua l’imbeccata più bella nell’azione più fluida del primo tempo. Anche lui, però, come Ricci stenta troppo nel prendere in mano il pallino del gioco, qualche timidezza non giustificata di fronte a Kurtic. Non è da lui..
MAGGIORE – 7 Non parte forte, ma il suo lavoro in pressione cresce in quantità e in qualità col passare dei minuti. Trova anche un bel gol di testa su cross di Bastoni, gioia che il VAR gli cancella. Nella ripresa suona la carica facendo quel che gli riesce meglio, la giocata: l’assist che spalanca a Gyasi l’appuntamento con la rete è da vedere e rivedere per quel che concerne la preparazione e il servizio a centro area. Dopo il 2-2 si costruisce una ghiotta opportunità per sotterrare il Parma ma arriva forse stanco al diagonale sul quale Sepe gli dice di no. Grinta da capitano.
GYASI – 7,5 Prezioso come sempre in fase di ripiegamento, stavolta però merita la palma di migliore in campo per una doppietta fondamentale dal punto di vista mentale, oltre che della graduatoria spicciola. Il secondo gol è tutt’altro che semplice. Freddezza da centravanti, che sia di buon auspicio per il futuro in questo fondamentale che, dovesse far suo come oggi, potrebbe davvero lanciarlo in orbita sotto qualunque punto di vista.
SAPONARA – S.V. Partenza poco brillante, chiede il cambio dopo 25 minuti per un fastidio al piede.
AGUDELO – 5,5 Lontano parente del “falso nueve” ammirato contro Sassuolo e Milan, ne vede poche e incide pochissimo.
VERDE – 6,5 Scaraventato improvvisamente in campo poco prima della mezzora di gioco, fatica a carburare ma ha il peperoncino in quel baricentro basso e in quelle leve che paiono dover sempre mettere in moto con forza un motorino a pedali. Nella ripresa fa e disfa, ma sembra in ogni momento poter avere nelle corde l’imbeccata giusta, quella che gli riesce sulla mattonella di sinistra quando fa partire un fendente indirizzato a cercar gloria a centro area. Gyasi raccoglie l’invito per il 2-2.
ACAMPORA – 7 Ingresso in campo fondamentale per portare dinamismo e forza fisica. Tanto lavoro sporco davanti alla retroguardia aquilotta, mostra la consueta duttilità tattica facendo anche il terzino – e bene – dopo l’uscita di Bastoni. Il problema è che in quei minuti Gennaro mancava tremendamente in mezzo al campo, mattonella che Italiano gli riconsegna per gli ultimi, infuocati 5 minuti.
LEO SENA – 7 Rileva Estevez e ha il compito di cucire il gioco, di guardare maggiormente a testa alta la mediana parmense rispetto a quanto riuscito a Estevez. Ci riesce. Ha piede, forza nelle gambe, intelligenza, acciuffa anche un buon numero di falli grazie a un primo passo di assoluto livello. Ottimo impatto sul match, ulteriore conferma della sua crescita.
NZOLA – 6 Neanche il tempo di rientrare nei giochi che i difensori del Parma gli regalano immediatamente sportellate, al limite della regolarità, mai sanzionate da Orsato. Urge anche forza fisica nel reparto offensivo di questa squadra, deve ritrovare il suo calcio, la sua fame, i suoi gol.
DELL’ORCO – S.V.
All. ITALIANO – 6,5 I suoi non impattano al meglio la gara, è un po’ il solito discorso già fatto riguardo a questa tipologia di partite. Richiama spesso il centrocampo a buttare il petto in fuori, Bastoni non frena Karamoh, ma in generale le gambe di tutti non girano come nelle migliori occasioni e si fatica oltre modo a cercar gloria davanti a Sepe. Il doppio svantaggio è una mazzata, usa l’intervallo per infondere alla truppa tutta la sua energia, mette nel motore Acampora e Leo Sena e i due fanno subito capire al Parma che il registro del centrocampo aquilotto è cambiato in positivo. Acciuffa un pareggio fondamentale per come si era messa, tiene a distanza di sicurezza i ducali e mantiene il morale a livelli accettabili, in attesa del risultato del Cagliari a Crotone. Forse, sul 2-2, dopo una buona sfuriata nei secondi immediatamente successivi al pareggio nei quali il Parma pareva vistosamente barcollare, avrebbe potuto ridisegnare, con un centrocampista in più, una squadra più corta e compatta dopo alcune avvisaglie di ripartenze molto pericolose. A quel punto il 2-2 doveva portare maggiore lucidità e ordine, senza necessariamente perdere in forza offensiva, invece lo Spezia presta il fianco con troppa facilità a una squadra zeppa di ragazzi rapidi, contro un attacco privo di potenza ma dotato d’imprevedibilità.
Un punto che nel confronto coi gialloblu vale oro, che non è un mattone per la salvezza ma un mattoncino forse si, in attesa di Crotone – Cagliari.
Arbitro ORSATO – 6 Dirige con la solita autorità, ma con qualche sbavatura.
