Dopo il pareggio casalingo con il Benevento, il tecnico dello Spezia Vincenzo Italiano ha parlato nel post gara, analizzando tutti i temi cruciali del match.
Uno Spezia che è terzo in classifica per pali colpiti, cosa che dimostra il vostro gioco offensivo. Il gol però oggi è arrivato dopo tanto tempo: c’è rammarico? Pensava di ottenere qualcosa di più da questa partita?
“Si vede spesso perdere partite come questa, ma noi oggi siamo stati bravi a reagire e pareggiare: abbiamo chiuso il Benevento nella loro metà campo e ci è mancato solo il secondo gol. La prestazione a mio parere è stata superlativa da parte dei ragazzi perché hanno fatto tutto quello che abbiamo provato in questi tre giorni di allenamenti”.
Il gol di Gaich è nato da un vostro errore: quanto la fa arrabbiare questa cosa?
“Sapevamo della qualità in ripartenza del Benevento e ci eravamo detti di non forzare palloni e non regalare situazioni simili: nell’unica che abbiamo concesso, abbiamo preso gol, ma dovevamo fare molto meglio in quell’occasione. Ci teniamo questo pareggio e la reazione avuta perché, se la squadra avrà questo atteggiamento nelle prossime partite, bisogna essere fiduciosi”.
Nzola non è al meglio della condizione fisica, anche per questo lo ha sostituito?
“Se vogliamo che cresca in condizione fisica dobbiamo dargli minutaggio e aspettare che ritrovi la forma che aveva prima dell’infortunio. E’ stato un stop pesante e il giocatore ha bisogno di smaltirlo: quando tornerà il giocatore di due mesi fa, ovviamente ne trarremo vantaggio”.
Il vostro gol viene da un inserimento di Maggiore che era appena entrato: forse i centrocampisti titolari hanno aiutato poco l’attacco?
“Si, esatto: all’inizio ho pensato di sfruttare il fatto che i nostri avversari potevano lasciarci degli spazi e ho scelto tre centrocampisti bravi nel palleggio. Però, una volta arrivati sul fondo, in area mancavano degli uomini, quindi ho scelto di fare entrare Maggiore e si è rivelata una buona scelta”.
Con questa regia molto pulita che ha trovato con Sena, forse potrebbe rischiare il doppio centrocampista che si inserisce, quando Pobega starà bene, schierandolo insieme a Maggiore?
“Si, è vero: Estevez, Ricci e Sena sono dei palleggiatori e la strategia si sceglie di partita in partita: oggi pensavo che la mia scelta iniziale potesse darci dei benefici. Ovviamente Pobega e Maggiore hanno caratteristiche diverse perché sanno arrivare dentro l’area e colpire, quindi nelle prossime partite cercheremo di sbagliare di meno le scelte iniziali”.
Cosa la preoccupa per la corsa salvezza? Vede un particolare punto debole nella sua squadra?
“Più che preoccupazione, ho la speranza di vedere in queste ultime partite la squadra che ho visto in campo contro il Milan: tutti concentrati, attenti a preparare in maniera perfetta la partita. A tratti ho rivisto quell’atteggiamento nel secondo tempo di Parma e in quello di oggi, ma se vogliamo salvarci, dobbiamo avere questa voglia sempre”.
Forse la sua squadra ha perso un po’ di umiltà?
“No, no, da questo punto di vista non mi preoccupo: posso dire che ci sono partite e partite. In quella contro il Milan ci eravamo esaltati per quanto riguarda il recupero di palla e le ripartenze, ma da ora in poi nessuno deve sbagliare, né io nelle scelte, né i ragazzi in campo. Per quanto riguarda l’umiltà, penso che sarà l’ultima cosa che prederà questa squadra, perché sa il valore che ha e che deve soffrire tantissimo da qui alla fine”.
