Il PAGELLONE di Napoli-Spezia – Erlic, Maggiore, Agudelo, ma è tutta una sinfonia

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PROVEDEL – 7 La sua prestazione nel complesso non è banale, perché se è pur vero che il Napoli non ha tirato tantissime volte in porta, di contro ha dovuto sbrogliare almeno due o tre situazioni delicate. Ottima l’opposizione a Mertens nel primo tempo e a Politano nel secondo, da posizioni defilate ma copre bene lo specchio. Si allunga bene sulla conclusione di Anguissa dal limite, sicuro nelle uscite, se la vede brutta quando Gyasi regala palla a Ounas, per fortuna c’è Erlic.

AMIAN – 7 Non immune da sbavature quando gioca da centrale, anche se ultimamente è il suo ruolo, stasera è più preciso del solito e costringe Lozano a tornare spesso sui suoi passi non riuscendo a superarlo. Si prende anche il lusso di accompagnare l’azione offensiva più di una volta, clamorosa l’occasione che gli capita nella ripresa quando calcia a lato su assist invitante di Maggiore. Sta riprendendo quella sicurezza che a Roma sembrava svanita.

ERLIC – 7,5 Nel primo tempo ci sono le percussioni di Mertens, Lozano e Zielinski da controllare, si prende cura a turno di chi arriva dalle sue parti senza mostrare il fianco agli inserimenti da fuori area che sono uno dei punti di forza degli uomini di Spalletti. Nella ripresa ha un riferimento preciso come Petagna e cerca di limitarlo usando tutte le sue qualità. L’attaccante napoletano vince solo una volta il confronto, ma lo fa aiutandosi palesemente con una spinta. Prestazione eccellente.

NIKOLAOU – 7 Bravo anche lui a chiudere tutti i varchi che portano verso Provedel, specie quando si accentra un cliente non certo facile come Politano. Si permette il solito lusso di uscire dall’area palla al piede e prova se possibile a ricominciare l’azione senza buttar via la palla. In questo è bravo perché ne sbaglia veramente poche, una delle sue prestazioni più convincenti.

GYASI – 6,5 Torna a usare il coraggio che gli consente di difendere ma anche offendere, aiutato da un Maggiore in grande giornata. Per questo Mario Rui e Lozano devono anche preoccuparsi della fase difensiva. Bravo a tener palla quando serve, rischia però di mandare a monte tutto con una leggerezza che per poco non manda in gol il Napoli, per fortuna Lozano non sfrutta il regalo di Natale.

MAGGIORE – 7,5 La sua gara è un crescendo, si vede sventolare un cartellino ingiusto, forse per proteste, dopo nemmeno venti minuti di gara, ma non arretra un centimetro, anzi nella ripresa trova il modo di alzare ancor più la qualità e la determinazione nelle giocate. Peraltro dalle sue parti gravita un certo Anguissa, non proprio cliente facile. La giocata che porta all’assist per Amian è tutta da rivedere, come tre o quattro accelerazioni che tagliano in due il centrocampo partenopeo. Reazione da grande capitano al periodo di critiche e di tensione, avanti così.

KIWIOR – 7 Mediano si mediano no, il ruolo tante volte lo fa la testa, specie se hai le qualità. La dimostrazione lampante la offre questa sera il ragazzo polacco, si qui con una manciata di presenze nella nostra serie A, ma con le idee chiare di cosa voglia fare da grande. Non ha paura di giocar palla anche in mezzo al traffico e soprattutto si posiziona bene li dove il Napoli fa densità per provare gli inserimenti verso i sedici metri. Anche a lui viene comminata un’ammonizione molto leggera, ma non si spaventa, anzi si prende il lusso di un anticipo a metà campo di quelli da palla o doccia anticipata, più che incoscienza, consapevolezza. Dopo questa prestazione più di qualcuno si dovrà ricredere e non è certo chi lo ha piazzato li intuendone qualità e caratteristiche.

BASTONI – 7 Il basto ci sta prendendo l’abitudine a disimpegnarsi li dove nacque la sua carriera. Gamba ne ha, piedi pure, deve solo ricordarsi qualche movimento e qualche giocata che si differenzia dal lavoro di fascia. Ma stasera il centrocampo gira, un po’ per la superiorità numerica che spesso si viene a creare quando anche Agudelo scende a dar manforte, un po’ perché sono tutti in buona serata fisica e mentale. La testa, proprio quella che a volte frena le gambe e offusca le giocate, bellissimo il suo cross per Manaj nella ripresa, senza lo zampino di Mario Rui poteva essere un gol spettacolare.

RECA – 6,5 Quando Politano sposta di continuo la palla con le sue finte è difficile per tutti stargli dietro, lui ci prova, anche se non sempre ci riesce appieno. Si prende però la rivincita quando sale sulla fascia per le sue solite sgroppate, li i problemi li provoca a Di Lorenzo che non sempre riesce ad arginarlo. Da tutto ed è come avere da qualche settimana un nuovo acquisto, giocatore di spessore e corsa che sarà molto utile nel corso del campionato.

MANAJ – 6,5 Quando si va in battaglia vuole sempre essere in prima linea. Non sarà delizioso nei movimenti e nelle giocate, ma la palla su ce la tiene eccome, anche se è più uno di quelli che la porta vuol sempre provare a vederla invece che giocarci alle spalle. L’accoppiata con Agudelo da più di un grattacapo alla difesa del Napoli, con Juan Jesus che, specie dopo l’autorete, si fa prendere più di una volta d’infilata. A volte prova conclusioni improbabili, a volte attacca a testa bassa come un toro impazzito, però spesso da la sensazione di poter incidere nei sedici metri. Peccato per quella palla di Bastoni che poteva regalargli un gol da copertina. Finisce stremato.

AGUDELO – 7 Eccolo agu è tornato, laddove lo avevamo visto essere un fattore l’anno passato in alcune gare. Più che fare il falso nove stavolta fa il tuttocampista alle spalle di Manaj, libero di recuperare seconde palle o di artigliarne in ogni dove e poi di ripartire con le sue leve corte e difficili da contenere. Una gara di grande corsa e sacrificio, condita però di spunti interessanti e di utilità per la squadra. Anche lui è praticamente un nuovo acquisto e quanto ci era mancato..

COLLEY – S.V. Entra per spezzare il ritmo al Napoli negli ultimi istanti di gara.

All. MOTTA – 7 Per tutte quelle che ha sopportato forse merita anche un voto più alto. Intendiamoci non sarà esente da colpe, ma chi lo è quando fa il suo mestiere? La sostanza dice che, nonostante le vicissitudini, gira a 16 punti, più 5 sulla zona rossa a un paio di punti dal giro di boa dello scorso anno, anche se questo fa tutto storia a se per mille motivi. Sceglie le brigate fedeli per giocarsi questa battaglia e non sbaglia. Prepara bene la gara andando a chiudere i varchi la dove di solito gli azzurri fanno più male. Certo ai padroni di casa mancano fiori d’interpreti da Insigne a Osimhen e compagnia, ma quando a lui ne mancavano dieci gli avversari avevano un vantaggio anche maggiore. La sensazione che ti lascia questa gara è proprio quella di aver rivisto lo Spezia disastrato d’inizio anno quando andava a giocarsela con il minimo sindacale, ma con una maggior consapevolezza, di poter fare anche di più. Non sapremo mai se i cambi non li fa perché non vuole modificare un meccanismo che funziona quasi alla perfezione o se ha paura di far entrare qualche sovversivo. Qualsiasi cosa sia, un tecnico che va a fare una vittoria del genere non solo merita una chance, ma al contrario merita tutto l’appoggio possibile da chi con lui ha condiviso più o meno la creazione di questa squadra. Perché ora la classifica parla chiaro, sarebbe salvo e non per poco, quello che la società gli ha chiesto a inizio anno, semmai se nello spogliatoio qualcuno rema contro, c’è chi deve preoccuparsene, alla faccia di procuratori irrequieti o di mal di pancia di comodo. Chi ha già deciso, se veramente è così, stia molto attento perché se andiamo a ricercare colpevoli nessuno è immune e ci si sta giocando la permanenza nella categoria…

Arbitro MASSIMI – 6,5 Le ammonizioni di Maggiore e di Kiwior sono un po’ affrettate forse, ma ha il merito di dirigere con grande decisione senza farsi condizionare dal blasone. Aiutato dal Var, giudica bene tutti gli episodi controversi.

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