Alla fine vince lui, Vincenzo Italiano, in un Picco infuocato che però non manca di ricordargli per tutto l’incontro, quanto sia stato inaccettabile nei modi e nei tempi il suo addio.
La Viola vince all’ultimo tuffo, ma non si può dire che non lo meriti, anche se i ragazzi di Thiago Motta, premiato prima dell’inizio della gara come miglior tecnico del mese di gennaio, non avrebbero certo rubato nulla portandosi a casa un punto.
Motta ripropone l’undici iniziale visto anche a Salerno, con Sala e Kiwior davanti alla difesa e Maggiore trequartista, così come difesa e attacco.
Italiano punta su Amrabat regista con Castrovilli e Maleh mezzali, davanti spazio ancora a Piatek.
Prima dell’avvio c’è il primo incontro tra lo Stadio e Vincenzo Italiano, anche la Curva Ferrovia non è tenera con l’ex tecnico.
Ma c’è da pensare alla gara difficile che è alle porte, contro una Fiorentina che vuole riscattare la netta sconfitta contro la Lazio in campionato.
In avvio sono i bianchi a iniziare con il piglio giusto provando a sorprendere la Viola laddove di solito è più preparata.
La gara risulta equilibrata, anche se gli ospiti piano piano prendono in mano il controllo del gioco, con lo Spezia pronto a ripartire in contropiede.
La svolta potrebbe esserci già dopo un quarto d’ora, quando Reca, scivolato poco prima, entra a contatto con Gonzalez, l’arbitro indica il dischetto.
Batte Piatek sulla destra di Provedel che si tuffa da quella parte, ma la sfera incoccia il palo e lo Spezia si salva.
La Viola va comunque in vantaggio a fine tempo, con un’azione rapida di ripartenza, viziata in avvio da una spinta di Odriozola su Maggiore.
La palla giunge a Maleh che crossa verso Piatek bravo a sfruttare il velo dello stesso Odriozola per mettere in rete.
Nella ripresa la Fiorentina prova a tenere il pallino del gioco pur senza creare tanto in zona gol, mentre Motta prova a cambiare l’inerzia con tre cambi: dentro Agudelo, Colley e Nzola, fuori Gyasi, Sala e Manaj.
Gonzalez impegna seriamente Provedel che si salva con bravura, un minuto dopo Agudelo soffia la sfera a Amrabat e si invola verso Terraciano, battendolo sulla sua sinistra.
Il pari galvanizza i bianchi che hanno un’altra occasione con Colley, troppo precipitoso nella conclusione su appoggio di Nikolaou.
Motta inserisce anche Buorabia per Maggiore, mentre Italiano punta su Saponara, Ikonè e Cabral, ma è Amrabat a deciderla con un diagonale da fuori area che passa tra le gambe di Kiwior e si spegne nell’angolo in basso alla destra di Provedel.
Era destino che finisse così, vani gli ultimi tentativi di uno Spezia che anche stasera ha comunque dimostrato di essere ormai una squadra.
Sempre in partita, gli uomini di Motta hanno solo avuto il difetto di non riuscire ad affondare il colpo nella metà campo avversaria, soffrendo a tratti oltre il dovuto l’aggressione alta delle squadra ospite, di sicuro più dotata a livello tecnico.
Non è il caso di far drammi, si riparte da Bologna, lunedì prossimo, consci di potersi giocare le carte salvezza al meglio da qui alla fine.
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