Il PAGELLONE di Spezia-Roma – Provedel spettacolare, centrali gladiatori, Agudelo instancabile

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PROVEDEL – 8 Semplicemente strepitoso in almeno tre occasioni, su Pellegrini, Mkhitaryan e Zaniolo, in sostanza non passa nulla e quello che passa si stampa su palo e traversa. Ottimo nelle uscite, pochi errori nei rilanci, vicinissimo a prendere il rigore di Abraham. Da Nazionale subito, non meritava la sconfitta più di tutti…

AMIAN – 6 Un po’ timido, non spigliato come in altre occasioni sin che resta in campo, ma il suo lo stava facendo discretamente, specie in fase difensiva. Poi Fabbri decide di punirlo per due falli che avrebbero meritato giusto di essere fischiati senza estrarre cartellini, ridicolo.

ERLIC – 7 Baluardo difensivo a tutto tondo. Chiude di testa e di piede, fa a spallate con Abraham, respinge cross e conclusioni. In crescita continua, peccato che l’anno prossimo sarà altrove.

NIKOLAOU – 7 Spalla inesauribile di Erlic, lo completa con la velocità e la rapidità nelle chiusure. A volte non proprio ortodosso, ma sempre propositivo in uscita palla al piede, ci mette l’anima e qualcosa di più, anche se alla fine non basterà.

RECA – 6 L’inizio non è semplice perché Motta decide di utilizzare la difesa alta e lui è quello che va in più in difficoltà, preso alle spalle da Karsdorp che gioca praticamente da ala avanzata. Nel corso della gara però prende le misure e inizia anche a macinare in fase offensiva, per quel che si poteva in 10 uomini.

SALA – S.V. La Roma quest’anno gli fa l’effetto dello iettatore, esce al 17esimo all’Olimpico per infortunio, al 13esimo al Picco. Macumba.

MAGGIORE – 6,5 Motta gli prepara un’ora di riposo per poi giocarselo nella ripresa, invece dopo meno di un quarto d’ora è già costretto a entrare. Va a far la lotta pressando tutti gioca una buona gara, di rimessa.

KIWIOR – 6,5 Di errori clamorosi ne commette pochi, forse uno solo, di certo sono gli appoggi e i lanci delle ripartenze, e le chiusure. Qualcosa sbaglia, ma è uno dei più lucidi in ogni momento.

BASTONI – 6,5 Si riappropria del suo ruolo di mezzala sinistra, anche se non ancora al cento per cento del rendimento. Dovrà infatti lasciare il campo a Gyasi nella ripresa. Buona l’interpretazione della gara, anche a livello dinamico, pochi gli errori, sta tornando.

VERDE – 6,5 Ci mette un quarto d’ora per inventarsi una giocata con il sinistro e relativa conclusione da posizione defilata che, se vincenti, avrebbero concorso al gol dell’anno. Si sbatte anche in copertura come non mai, ma gioca solo un tempo, perché Motta qualcuno deve sacrificare dopo l’espulsione di Amian.

NZOLA – 6,5 La partenza è timida, scherma le uscite della Roma dalla difesa, ma in fase offensiva ne prende poche. Con il passare dei minuti prende confidenza, sino all’azione solitaria della ripresa quando salta l’uomo sulla fascia – Zalewski – accentrandosi e impegnando severamente Rui Patricio con il sinistro. Da quel momento prova a incidere, creando problemi alla difesa romanista.

AGUDELO – 7 Questa volta parte titolare al posto di Gyasi, prendendone l’eredità anche dal punto di vista della corsa e del sacrificio. Non sempre è pulito nelle sue scorribande offensive, ma il suo cambio di passo è utile, specie quando i bianchi rimangono in 10. Potrebbe provare più volte la conclusione a rete, ma la limita al minimo, si becca un giallo e rischia il rosso, ma la sua resta una grande prestazione.

FERRER – 6,5 Al posto di Verde per contenere la Roma nel secondo tempo. L’inizio non è facile, ma una volta preso il ritmo contribuisce alla strenua difesa.

GYASI – 6,5 Prende il posto di Bastoni nel 4-4-1 della ripresa, provando a dar fastidio ai giallorossi in fase offensiva. Qualche bella giocata in contropiede, il solito sacrificio, anche da subentrante.

All. MOTTA – 6,5 Lui come la sua squadra, alla fine il pari lo meriterebbero, per la voglia di lottarsi una gara che pareva già persa, specie dopo il giallo ad Amian. Sceglie di far riposare inizialmente sia Maggiore che Gyasi, scelta prevedibile e anche logica, anche se nel caso del capitano deve comunque entrare dopo meno di un quarto d’ora dall’inizio. Teme le ripartenze degli ospiti e quindi alza la difesa per far giocare la sua squadra in pochi metri. In avvio non è così semplice per tutti gli interpreti, perché i giallorossi riescono a saltare il muro creando grattacapi. Peccato che venga espulso Amian proprio quando lo Spezia aveva preso le misure, sarebbe stata una ripresa tutta da vedere in parità numerica. A fine gara predica un calcio più dei calciatori che non delle decisioni cervellotiche di arbitri e VAR, invitando anche ragazzi giovani come Zalewski a usare più correttezza sul campo. Infine invita Fabbri a chiedere scusa, una chimera, visti anche i commenti di ex arbitri sulle tv nazionali, inadeguati al calcio moderno.

Arbitro FABBRI – 4 Quando vede i bianchi combina troppo spesso errori madornali. In evidente soggezione nei confronti della Roma, sventola il primo giallo ad Amian per una presunta sbracciata pericolosa che in realtà di pericoloso ha poco e non colpisce nemmeno l’avversario. Poco dopo punisce lo stesso terzino aquilotto reo di alzare le mani in un contrasto con Pellegrini che si fa già fatica a giudicare falloso. A questo punto il danno è fatto, perché sorvola sul secondo possibile fallo da giallo di Agudelo, nei confronti del quale però non si capisce il motivo del primo. Infine concede il penalty dopo minuti di apprensione e richiamo del VAR per la scarpa alta che colpisce il viso di Zaniolo, che in tuffo colpisce la traversa. Ad una attenta analisi, seppure Maggiore come minimo commetta fallo di gioco pericoloso, prima che Zaniolo colpisca la sfera, è proprio l’aquilotto a toccarla, dando un senso diverso al fischio arbitrale. Situazione al limite che viene comunque giudicata a sfavore dello Spezia. Ce ne sarebbe anche da dire sulla gestione della gara, ma ne abbiamo già dette sin troppe.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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