SPEZIA-MONZA: 0-2 CIURRIA SPEGNE IL PICCO E INGUAIA UNA SQUADRA IMPAURITA

Che la serata del Picco si sarebbe messa male si è capito dalle palle gol fallite in avvio da Gyasi e compagni, alle quali è seguito il gol dell'ex Ciurria alla prima conclusione verso la porta degli ospiti. Da lì si è visto uno Spezia volenteroso ma sterile e attanagliato dalla paura. Il finale è brutto, con insulti al capitano e la contestazione della Ferrovia. Situazione difficile anche se non compromessa, saranno le prossime due gare a dirci molto del nostro destino.

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Una sconfitta che arriva nel momento sbagliato quella con il Monza di Palladino.
Un momento in cui tra assenze, gambe che tremano e una idiosincrasia conclamata con il gol, stanno mettendo a rischio la permanenza in categoria.

Non faremo l’errore di iniziare i processi, quelli, sia che vada bene, sia che giri male, si faranno a fine anno, va preso atto però che il filotto positivo del Verona ha interrotto la crescita di fiducia di una squadra che ora deve ritrovarsi al più presto e soprattutto ritrovare Nzola.

L’assenza del bomber si è fatta sentire, ma a complicare ancor più la serata è stato il gol del vantaggio degli ospiti, ironia della sorte segnato dall’ex Ciurria, dopo che per almeno tre volte i bianchi erano andati a un soffio dal vantaggio.
Ma ormai questo campionato ci ha insegnato che di regali dalla dea bendata ne avremo ben pochi e dovrà essere in tutto e per tutto un’impresa di squadra.

Di certo la sorte spesso va dove c’è il coraggio, e quindi visto almeno l’avvio di gara disputato, c’è probabilmente ancora margine per uscirne.
Semplici tiene a riposo Bourabia e Nikolaou, apparsi un po’ appannati a Genova, schierando Ampadu in difesa e Kovalenko mezzala.
Proprio l’ucraino si renderà protagonista di errori decisivi nella prima parte della gara.

Palladino ha l’imbarazzo della scelta, ma per non sbagliare mette dentro la squadra che ha vinto con la Fiorentina preferendo Mota a Petagna e con i due ex Ciurria e Pessina in campo.
Del resto che il Monza giochi sulle ali dell’entusiasmo lo dirà la prestazione dei biancorossi, bravi ad approfittare di uno Spezia veramente sprecone in avvio.

Kovalenko per ben due volte sciupa l’occasione per il vantaggio, specie quella su assist aereo di Shomurodov, con la conclusione a botta sicura a stamparsi sul ginocchio del portiere.
Li si inizia a capire che la serata potrebbe prendere la strada sbagliata.
Nel frattempo il Monza soffre, ma Caldirola salva sul crossi di Bastoni che avrebbe servito Shomurodov davanti alla porta, mentre dall’altra parte Ciurria non sbaglia cogliendo l’angolo basso alla destra di Dragowski, palo e gol, con anche quella percentuale di buona sorte che manca completamente ai ragazzi di Semplici.

Il gol subito è peggio di uno schiaffo con il mondo che crolla sui bianchi e la gara diventa ancor più ripida del previsto, tanto che nel finale di primo tempo vanno più gli ospiti vicini al gol.
Semplici non cambia subito, lascia passare il primo quarto del secondo tempo, iniziato almeno dal punto di vista della cattiveria agonistica, nel modo giusto.
Le conclusioni a rete della squadra di Semplici però non scalfiscono molto la retroguardia dei lombardi, serve l’ingresso di Agudelo per aver la sensazione di poter vedere il pari, anche se il colombiano ci mette velocità ma non è al meglio della condizione.

Il Monza si difende con ordine, come del resto fanno i difensori aquilotti sulle ripartenze biancorosse.
Ci mette del suo anche Dragowski, già protagonista nel finale del primo tempo, mentre per Di Gregorio di contro non corre grandi pericoli.
Nel frattempo sono già iniziati i cori insofferenti verso la squadra, da parte di una Curva Ferrovia che non perdona più nulla a Gyasi e compagni.

Dopo gli ingressi di Agudelo, Reca e Cipot, nel finale entrano Krollis e Nikolaou, ma che la palla non sarebbe entrata nella porta avversaria era già abbastanza chiaro a tutti.
A rendere la serata ancor più dura da digerire, il gol del due a zero in pieno recupero, a opera di Carlos Augusto su azione di contropiede.

Al triplice fischio il Picco si sfoga, mentre i tifosi ospiti festeggiano i 44 punti in campionato al primo anno di A, grazie soprattutto alla gestione extra lusso del Presidente Berlusconi.
Nel frattempo in zona panchina aquilotta si svolge un film ben poco edificante, con qualche tifoso che se la prende in maniera ben più che colorita con alcuni giocatori aquilotti, tra i quali capitan Gyasi.

Una forma di protesta ingiustificata e becera, specie ai danni di chi alla maglia bianca tiene davvero.
La squadra si prende gli improperi della Curva e si reca negli spogliatoi, per poi tornare sotto il settore dopo qualche minuto per un confronto con gli stessi tifosi, terminato con un’unione di intenti indispensabile se si vuole salvare la situazione venutasi a creare.

Di certo Cremonese-Verona di domenica diventa ancor più cruciale per la sorte del campionato dei bianchi, mai così risucchiati in zona rossa come oggi.
Ma, come detto all’inizio, non è tempo di processi sommari o della ricerca dei colpevoli, la Serie A è da preservare con le unghie e con i denti, non ci sono alternative, o bere o affogare, e le prossime due trasferte a Bergamo mercoledì e a Cremona sabato, sanno di crocevia vitale in questo senso.

Tutte le info sul match a questo indirizzo.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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