Il dopo Pisa – Alvini “Ora abbiamo identità e solidità, è mancata solo la concretezza”

A me oggi lo Spezia del primo tempo è piaciuto tanto e questa è la nostra identità. Tocca a me lavorare per migliorare la fase finale di gioco perché non possiamo creare così tanto e non concretizzare. Il nostro percorso è stato un po' rallentato a causa di alcune situazioni, ma io penso che questa squadra abbia delle qualità e sono certo che verranno fuori e che potrà crescere.

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Voleva vincerla la gara con il Pisa il tecnico aquilotto Massimiliano Alvini, lo testimonia la sua rabbia al termine del match sfogata contro la panchina.
Il suo Spezia per il gioco espresso questa vittoria l’avrebbe anche meritata. Il primo tempo è stato il migliore da inizio campionato. L’unico neo è stata la poca incisività sotto porta per la mole di gioco creata “Condivido questa analisi: oggi bisogna rendere onore alla squadra per quello che ha fatto – ha affermato in conferenza stampa – nel momento in cui abbiamo spinto tanto, è mancata la concretezza e non siamo riusciti a segnare. Questo è un difetto che abbiamo visto anche in altre partite, come a Catanzaro. Ovviamente in campo ci sono anche gli avversari, quindi si può anche rischiare qualcosa. Però tocca a me lavorare per migliorare la fase finale di gioco perché non possiamo creare così tanto e non concretizzare”.

La squadra pare essersi assestata con la difesa a tre che dà molta più solidità alla squadra e anche il trequartista dietro alle due punta sembra essere un’ottima soluzione davanti.
Con il Pisa però i subentrati, in particolare Verde e Moro, non sono entrati bene in campo “Quando la partita è cambiata in un certo momento ed ho fatto ricorso ai cambi, avremmo potuto essere più incisivi. Non voglio entrare nel giudizio dei singoli in questo momento, ma una cosa è chiara in questo momento, io la penso così: se un giocatore non è pronto per giocare un minuto, non ne può giocare nemmeno 90, in questo calcio. Un allenatore ha a disposizione 25 giocatori e tutti devono essere pronti. Ekdal a mio parere è entrato in campo molto bene, dando un equilibrio conservatore e forse quel fallo poteva non essere da espulsione. Poi la partita si è fermata per 12 minuti e ci siamo complicati le cose da soli”.

Aggressività, pressione caratterizzano il suo gioco, per completare lo step successivo serve anche più cattiveria agonistica in area di rigore “A me oggi lo Spezia del primo tempo è piaciuto tanto e questa è la nostra identità: poi all’interno di una partita si può cambiare la strategia di gara. È stata una partita molto intensa, ma la nostra identità è questa anche se cambia la strategia. Per esempio a Venezia abbiamo avuto moltissime occasioni, ma abbiamo perso e secondo me avremmo meritato un pareggio. Oggi probabilmente il pareggio è il risultato più giusto perché anche il Pisa ha avuto le sue occasioni, ma l’atteggiamento e l’intensità con cui i ragazzi hanno interpretato la partita è da lodare. Consideriamo che Pio Esposito, che secondo me ha giocato una gara straordinaria, è del 2005 e sta crescendo tantissimo, ma ovviamente ha bisogno di migliorare molto. Anche Moro, Kouda e Antonucci sono ragazzi molto giovani e con loro dobbiamo fare un grande lavoro”.

Proprio dal progressivo miglioramento di Pio Esposito e Kouda potranno dipendere molte delle soddisfazioni della squadra, specie quando capiranno come adattarsi a questa categoria, cosa non semplice per dei giovani “La classifica non è positiva e mi dispiace: a oggi abbiamo giocato 8 partite e abbiamo 6 punti, forse qualche punto in più lo avremmo meritato. Abbiamo fatto due gare brutte e sono stato il primo a riconoscerlo, ma oggi la squadra ha una sua identità e solidità e se la può giocare con tutti. Dobbiamo continuare su questa strada, anche se oggi sono un po’ arrabbiato perché penso che potremmo avere qualche punto in più, visto anche l’impegno in campo”.

Guardando proprio alle prime gare, è proprio li che c’è il grande cruccio di non aver fatto bene, specie nelle due casalinghe con Como e Reggiana, ma è stato più un problema di natura tattica o di giocatori che non avevano capito la categoria? “Il nostro percorso è stato un po’ rallentato a causa di alcune situazioni, ma io penso che questa squadra abbia delle qualità e sono certo che verranno fuori e che potrà crescere. La mia idea di calcio non si può metabolizzare dall’oggi al domani, è normale che ci voglia un po’ di tempo”.

C’è un dato però che la squadra si porta a casa, quei cori nel finale da parte del pubblico che ha elogiato la squadra per l’atteggiamento: sta crescendo la sintonia tra questi ragazzi e i propri supporters? “Non so cosa avrei dato per regalare oggi la vittoria ai nostri tifosi: ci hanno sostenuto sempre e mi dispiace per il risultato, ma penso che la squadra abbia dato tutto quindi sono certo che loro possano capire che ce la giocheremo sempre. I giocatori meritano quel coro perché hanno dato tutto, anche nella preparazione di questa partita. Questa è una squadra seria e responsabile che ha sofferto”.

Reca è un po’ diverso rispetto agli anni passati: ha forse perso un po’ di irruenza, ma è più disciplinato tatticamente. A che punto è questa metamorfosi? “Ci stiamo lavorando mentalmente, fisicamente e tatticamente: vogliamo farlo crescere e sono convinto che il suo sarà un percorso importante. C’è ancora qualcosa da migliorare a livello fisico e lo dobbiamo gestire per non ricadere in certi infortuni, ma facciamo grande affidamento su di lui e per me ha grandi margini di miglioramento”.

Poi Alvini parla di Kouda, uno dei giocatori che gli potranno dare più soddisfazione in futuro e del Pisa “Kouda è stato allenato molto bene lo scorso anno da un allenatore che lo ha fatto maturare e migliorare molto. Chi l’ha preso qualche anno fa alla Folgore Caratese ci aveva visto lungo. È in un percorso di crescita notevole ed ha ampi margini di miglioramento: deve lavorare molto, abbassare la testa e ascoltare lo staff e la società che vogliono farlo migliorare. È un ragazzo serio ed è un piacere allenarlo. Per quanto riguarda il Pisa, penso che sia una squadra forte, ha una delle migliori rose del campionato. Oggi avevano qualche assenza, ma comunque avevano in campo giocatori di estremo valore. Sono costruiti per fare un campionato importante e oggi è stata una buona partita contro un bello Spezia”.

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Giulia Lorenzini
Giulia Lorenzini
Nata a La Spezia, diplomata al Liceo Classico, giornalista pubblicista. Collabora con tuttob.com, prima dell'esperienza televisiva a Sportitalia e quella con la conduzione di uno spazio nella trasmissione Assist Show su Primo Canale. Collaboratrice del Secolo XIX online per la sezione eventi, è redattrice di SpeziaCalcioNews dal 2014.

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