ZOET 6 – Primo tempo praticamente da spettatore, nella ripresa un ottimo intervento su Di Cesare e un’altra chiusura sul suo palo. I lavori forzati sono altri..
TANCO 6,5 – Finalmente in campo, conferma le ottime impressioni destate nei pochi scampoli di gioco nei quali è stato utilizzato nell’ultimo mese. Personalità sufficiente per tentare pronti/via un bolide da distanza siderale sul quale è attento l’estremo di casa. Rapido, roccioso, attento. Peccato l’errore di valutazione che porta il Bari a bucare per via centrale le linee di difesa e centrocampo in occasione del pareggio locale.
HRISTOV 6 – Indispensabile, attento a chiudere i pochi spifferi che si aprono attorno a lui nel primo tempo. Non deve strafare neppure nella ripresa, ha il demerito probabilmente di non affrontare il tiro di Sibilli col petto rivolto al pallone. Dettaglio piccolo, forse importante. Questione certamente di attimi.
NIKOLAOU 6,5 – Ordinaria amministrazione per quasi tutto l’arco del match, sbarazzino, essenziale ma sempre presente.
MATEJU 6,5 – Scende più nei primi 10′ rispetto a quanto fatto nei 90′ contro la Feralpisalò. Rimedia un giallo un po’ cosi al 18′, presidia la fascia con ordine, la mette in buca a inizio ripresa andando a raccogliere il meraviglioso invito di Jagiello: controllo, calma olimpica e tiro notevoli.
ELIA 6,5 – Intraprendente, a tratti imprendibile, se fosse anche mancino guai. Cala nella ripresa, e questo purtroppo è un suo marchio di fabbrica. Ha dato oltre il 100%.
NAGY 6 – Solito lavoro sporco, quasi impercettibile ma importantissimo per cucire il gioco e tenere uniti i reparti. Peccato il giallo abbastanza gratuito al 40′, non si fa però condizionare. A differenza di altri tiene botta fisicamente anche nella ripresa. Giocatore troppo importante per gli equilibri di una squadra in cerca di una rimonta difficilissima.
CASSATA 6 – Proposto dopo un po’ di tempo nel suo ruolo da mezzala, ci prova due volte in maniera pregevole dalla distanza, su di lui si supera Brenno. Entra anche lui in quella gestione palla un po’ superficiale in occasione della ripartenza che porta al pareggio del Bari nel momento più difficile per i padroni di casa. Esce stremato.
JAGIELLO 6 – Rimesso al proprio posto si trova più a suo agio pur in una gara senza particolari strappi, senza giocate ficcanti negli ultimi 25 metri. Si guadagna la sufficienza, però, per quel lancio di 40 metri che mette in porta Mateju per il vantaggio aquilotto. Un pezzo di bravura che poteva valere l’inizio di una rimonta.
DI SERIO 6 – Pochi palloni ricevuti ma sempre lavorati con intelligenza, facendo valere il fisico e la prestanza atletica. Il suo infortunio all’ora di gioco, negli istanti che seguono l’autogol di Hristov, risponde a una macumba non meglio identificata piovuta sotto questi cieli circa un anno fa.
ESPOSITO P. 5,5 – Corre, cerca in qualche modo di difendere qualche palla e procurarsi qualche fallo. Ma di incidere, ancora una volta, non se ne parla. Prova a fare cose, prova a dare peso offensivo, il tutto però appare piuttosto innocuo.
BERTOLA 6 – Giallo dopo pochi secondi dall’ingresso in campo, tiene negli uno contro uno.
FALCINELLI 5,5 – Non lascia traccia il suo ingresso in campo. Minuti nei quali lo Spezia non riesce più a spingersi in avanti e nei quali a lui non viene in mente alcuna idea malsana.
ESPOSITO S. 6 – Si piazza in regia in un contesto di gara difficile, quando le energie psico-fisiche del gruppo entrano presto in riserva.
BANDINELLI S.V.
MORO S.V.
ALL. D’ANGELO 6 – Non c’è molto da criticare oggi. Anzi. I suoi tengono fin da subito meglio il campo e meriterebbero il vantaggio a fine primo tempo, lo trovano nella ripresa e paiono addirittura controllare il match con buona personalità in palleggio nei 7 minuti immediatamente successivi al gol di Mateju.. Ma è solo illusione. Nel periodo nefasto di questa società, che dura ormai da più di un anno, gioca un ruolo anche la cattive sorte. Un ruolo tremendo, che appesantisce colpe che sono si indiscutibili, ma che potrebbero risultare anche meno determinanti se il vento soffiasse un briciolo di buona sorte. La deviazione di Hristov sul tiro senza grosse pretese di Sibilli non fa che portare avanti un libro nero che, sotto questo aspetto, pare senza fine. Alla lunga, certamente, è un demerito essere usciti dalla gara dopo il pareggio bianco-rosso, contro un avversario apparso tutt’altro che irresistibile, circondato da un pubblico in aperta contestazione.
Un punto tra Feralpisalò e il Bari visto oggi sono quindi una miseria imperdonabile, mentre davanti diverse formazioni continuano a correre e l’infortunio di Di Serio suggella un periodo davvero assurdo.
C’è bisogno di ottimismo e di ottimisti, disperatamente.
Arbitro MONALDI 5,5 – Non fa disastri, non ne avrebbe nemmeno l’opportunità, ma diverse decisioni lasciano a desiderare.
